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Il gelo siberiano è ormai una presenza consolidata sull’Europa orientale, con nevicate diffuse che stanno imbiancando vaste aree dalla Russia ai Balcani. Le temperature in quelle zone sono precipitate ben al di sotto dello zero, con valori da pieno inverno polare anche sulle pianure. La coltre bianca sta già avvolgendo città e campagne, segno che la massa d’aria gelida ha messo radici solide sul continente. Ora manca solo l’ultimo passaggio: il coinvolgimento diretto dell’Italia. Tutto dipenderà dall’evoluzione delle prossime ore, con un possibile affondo del freddo dopo il 19/20 febbraio, quando il gelo potrebbe finalmente riuscire a sfondare verso il Mediterraneo centrale. Le dinamiche atmosferiche in gioco sono estremamente delicate e ancora in fase di assestamento. L’anticiclone delle Azzorre è in una posizione che potrebbe risultare determinante per il destino della Penisola. Se dovesse spingere con forza verso nord, favorirebbe la discesa del gelo siberiano direttamente sull’Italia, creando le condizioni ideali per nevicate fino in pianura. Al contrario, se dovesse arretrare leggermente, il freddo potrebbe trovare resistenza e rimanere confinato più a est, con effetti meno incisivi sul nostro Paese. È una vera e propria contesa tra le forze atmosferiche, una battaglia che si sta giocando sul filo dei dettagli e che potrebbe cambiare volto da un aggiornamento all’altro. I modelli previsionali stanno cercando di decifrare questa complicata partita meteorologica. Alcuni aggiornamenti vedono già l’Italia coinvolta, con una traiettoria del gelo che punta dritta verso la Penisola. Altri, invece, mantengono il freddo più a oriente, facendo slittare l’eventuale ondata gelida di qualche giorno. Ma una cosa è certa: la situazione è in bilico e il gelo siberiano è al confine, pronto a conquistare nuove aree. Se questa massa d’aria gelida riuscisse a sfondare, potremmo assistere a uno scenario invernale di grande impatto. Le regioni più esposte a questo tipo di dinamica sono quelle del versante adriatico, dall’Emilia-Romagna fino alla Puglia, ma anche parte delle aree interne del Centro e del Sud potrebbero risentire degli effetti dell’irruzione fredda. Le temperature scenderebbero in picchiata e, in presenza di umidità sufficiente, la neve potrebbe scendere fino in pianura, interessando persino le coste in alcune aree. L’ultima volta che l’Italia ha vissuto un evento di questa portata risale agli episodi storici del 2012 e del 2017, quando il Burian riuscì a sfondare in modo deciso, portando nevicate eccezionali anche su città che solitamente non vedono la neve con facilità. Se questo nuovo evento dovesse concretizzarsi, potremmo essere di fronte a una situazione meteorologica di rilevanza storica. Ma tutto dipenderà dagli sviluppi delle prossime ore. L’atmosfera è in fermento e i prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per capire se l’Italia sarà realmente investita dal gelo siberiano o se il freddo resterà confinato a est. I modelli stanno affinando le previsioni e ogni piccolo dettaglio potrebbe fare la differenza tra un’irruzione diretta e un semplice sfioramento. Resta quindi da monitorare attentamente la situazione, perché il gelo è lì, a due passi, e l’Italia è nel mirino. L’affondo siberiano potrebbe riscrivere la storia di questo inverno, portando neve diffusa e temperature rigidissime. I prossimi aggiornamenti saranno cruciali per confermare o smentire questa possibilità, ma l’attenzione resta alta perché il meteo potrebbe riservare sorprese davvero notevoli. Leggi anche: Il GELO minaccia il CENTRO-SUD, NEVE diffusa vicina Leggi anche: Regioni ADRIATICHE vicine a GELO senza SOSTA Leggi anche: Primo caldo estivo già a MARZO? Possibili 30 gradi! Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI