Freddo continentale consolidato, ora in direzione Italia. Conferme di gelo e Neve


di  Redazione, 16-02-2025 ore 09:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il freddo continentale ad est dell’Italia è ormai una realtà consolidata. L’aria gelida proveniente dalla Siberia ha conquistato l’Europa orientale, con temperature crollate sotto lo zero anche in pianura e nevicate abbondanti che hanno imbiancato diverse zone dalla Russia fino ai Balcani. Il gelo ha messo radici, stazionando da giorni in quelle aree e rafforzandosi sempre di più. Ora l’attenzione è tutta rivolta a ciò che potrebbe accadere nelle prossime ore, perché parte di questa massa gelida sembra intenzionata a muoversi verso ovest, puntando il Mediterraneo centrale. Ma riuscirà realmente a penetrare sull’Italia?

Gli aggiornamenti modellistici continuano a essere contrastanti e la partita si gioca su dettagli molto sottili. Alcuni scenari vedono l’affondo del gelo sull’Italia, con un interessamento diretto soprattutto delle regioni adriatiche e del Centro-Sud. In questo caso assisteremmo a un calo drastico delle temperature, con valori che potrebbero scendere ben al di sotto dello zero anche in pianura e la possibilità di nevicate fino alle coste, specialmente lungo l’Adriatico. Sarebbe una configurazione perfetta per un’irruzione gelida di grande impatto, simile agli episodi storici che hanno segnato gli inverni più rigidi del passato.

Altri modelli, però, vedono una situazione leggermente diversa, con il freddo che lambisce l’Italia senza entrare in modo deciso. In questo scenario, il gelo resterebbe più concentrato sull’Europa orientale, con un’interazione più marginale per il nostro Paese. Le regioni settentrionali e l’alto Adriatico potrebbero comunque sperimentare un raffreddamento significativo, ma senza il classico affondo gelido capace di portare nevicate diffuse. In questo caso, avremmo un freddo più secco, con temperature rigide ma meno precipitazioni rispetto a un’irruzione completa.

La chiave di tutto sta nella posizione dell’anticiclone delle Azzorre, che potrebbe fungere da spartiacque per l’evoluzione futura. Se si posizionerà in modo favorevole, il gelo avrà via libera per scendere verso l’Italia, portando neve e temperature polari anche sulle nostre regioni. Se invece dovesse rimanere più defilato, il freddo potrebbe scivolare più a est, lasciando l’Italia in una zona di transizione tra il gelo e le miti correnti atlantiche.

Tutto questo rende la previsione ancora aperta e soggetta a possibili ribaltoni nei prossimi aggiornamenti. La sfida tra il freddo continentale e l’aria più mite atlantica è solo all’inizio, e il risultato finale potrebbe cambiare rapidamente a seconda di come si evolveranno le configurazioni atmosferiche nei prossimi giorni. L’incertezza è massima e ogni piccolo spostamento delle figure bariche potrebbe fare la differenza tra un’Italia gelida e innevata o un’Italia solo sfiorata dal grande freddo.

Ciò che è certo è che il gelo c’è, è forte e ben strutturato, e sta già colpendo duramente l’Europa orientale. La massa d’aria siberiana continuerà a rafforzarsi e a sedimentarsi nei bassi strati, aumentando il suo potenziale impatto nelle prossime settimane. L’Italia è sul filo del rasoio e potrebbe essere coinvolta in maniera significativa, ma per avere conferme bisognerà attendere ancora qualche giorno. I prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per capire se il freddo continentale riuscirà a sfondare sul Mediterraneo e se il nostro Paese dovrà prepararsi a un evento gelido di rilievo.

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