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Le continue elaborazioni dei modelli numerici mostrano una tendenza chiara: il gelo rimane appena ad est dell’Italia, ma la sua presenza così vicina rappresenta una minaccia concreta, soprattutto per il Centro-Sud, con le zone adriatiche in prima linea. Non stiamo parlando di un freddo qualsiasi, ma di aria continentale molto fredda che si estende al suolo, con termiche inferiori a -15°C a 850 hPa. Una massa d’aria gelida che, se trovasse il modo di spostarsi verso ovest, potrebbe cambiare rapidamente lo scenario meteorologico anche per il nostro Paese. Quello che rende la situazione particolarmente delicata è l’incertezza sulla reale evoluzione di questa configurazione. I modelli numerici continuano a riproporre la stessa dinamica, con il gelo confinato sull’Europa orientale e un’Italia ancora in bilico tra due influenze opposte. Ma non possiamo escludere che, con il passare dei giorni, gli aggiornamenti rivedano questa impostazione e lascino più spazio al gelo per avanzare verso il Mediterraneo. La distanza che separa questa massa d’aria fredda dal nostro territorio è talmente ridotta che basta una lieve modifica nei flussi per innescare cambiamenti significativi. Le zone più esposte a un’eventuale evoluzione fredda restano quelle adriatiche, dal medio versante fino al Sud, proprio perché sono le prime a intercettare eventuali spifferi gelidi in arrivo dall’est. Al momento, l’anticiclone presente sull’Europa occidentale sembra voler bloccare l’avanzata del gelo, ma questa situazione potrebbe non durare a lungo. Una variazione della pressione tra la Scandinavia e la Russia potrebbe aprire la strada a un affondo freddo più deciso, con conseguenze anche per l’Italia. Intanto, mentre il gelo resta in attesa di una possibile espansione verso ovest, la neve sarà diffusa su tutti i paesi dell’Est Europa, dove le condizioni sono già pienamente invernali. In Polonia, Romania, Ucraina e fino ai Balcani, i modelli prevedono accumuli nevosi importanti e temperature estremamente rigide. La domanda che sorge spontanea è se questa neve riuscirà a spingersi anche in Italia. Al momento non possiamo ancora escludere nulla. La presenza di una goccia fredda in movimento rende il quadro ancora più incerto. Se questa struttura depressionaria dovesse interagire con l’aria gelida presente poco a est, potrebbe attivare dinamiche favorevoli alle precipitazioni nevose anche sulle nostre regioni centro-meridionali. È uno scenario che i modelli stanno ancora valutando, e proprio per questo la situazione va seguita con la massima attenzione. Ciò che è certo è che la stagione invernale non ha ancora detto l’ultima parola. Il respiro gelido resta una minaccia concreta per il Centro-Sud e l’incognita della goccia fredda aggiunge ulteriore imprevedibilità all’evoluzione meteo dei prossimi giorni e settimane. Se il gelo dovesse avanzare anche solo di pochi chilometri verso ovest, gli effetti potrebbero essere significativi, con un possibile ritorno della neve anche sull’Italia. Gli aggiornamenti modellistici saranno decisivi per capire se questo rischio diventerà una realtà o se il gelo resterà confinato all’Europa orientale. Leggi anche: Russia chiama ITALIA, GELO ad un PASSO Leggi anche: Anticiclone africano o Gelo russo? La risposta Leggi anche: Primo caldo estivo già a MARZO? Possibili 30 gradi! Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI