di Redazione, 14-01-2025 ore 14:00 |
L’inverno 2024-2025 potrebbe entrare nella sua fase più intensa e spettacolare a causa di un mix di fenomeni atmosferici globali e dinamiche meteorologiche locali. Tra i protagonisti, il fenomeno de La Niña, che sta condizionando in maniera significativa i movimenti del vortice polare, aumentando la turbolenza alle quote stratosferiche. Le proiezioni attuali indicano che questa instabilità potrebbe portare a una scissione del vortice polare, con conseguenze dirette sull’Europa e sull’Italia, dove potrebbe arrivare il Buran, il vento gelido siberiano, proprio nei giorni della merla, tradizionalmente i più freddi dell’anno. La Niña e il vortice polare: una relazione complessa La Niña è un fenomeno climatico globale caratterizzato dal raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico equatoriale. Questa anomalia ha ripercussioni su scala mondiale, influenzando le correnti atmosferiche e i regimi meteorologici di molte aree, compresa l’Europa. Nel contesto attuale, La Niña sta contribuendo a destabilizzare il vortice polare, una vasta area di bassa pressione situata sopra il Polo Nord, che in condizioni normali contiene il freddo artico. Durante i giorni a venire, le analisi indicano una crescente turbolenza alle quote stratosferiche, con la possibilità concreta di una scissione del vortice polare. Questo fenomeno, noto come Sudden Stratospheric Warming (SSW), comporta un improvviso riscaldamento della stratosfera che indebolisce il vortice polare, provocandone la divisione in due o più lobi. Uno di questi lobi potrebbe spingersi verso l’Europa, trascinando con sé masse d’aria gelida direttamente dalla Siberia. Leggi anche: Ciclone ARTICO pronto a colpire Il Buran e l’aria siberiana sull’Italia La conseguenza più temuta di questa dinamica è l’arrivo del Buran, il vento gelido siberiano che trasporta aria artica verso l’Europa centrale e meridionale. Questo vento è noto per i suoi effetti devastanti, con un calo drastico delle temperature e nevicate che spesso raggiungono anche le pianure. Se le attuali previsioni verranno confermate, il Buran potrebbe raggiungere l’Italia durante i giorni della merla, ovvero tra il 29 e il 31 gennaio, prolungandosi eventualmente nei primi giorni di febbraio. Questa finestra temporale rappresenta il periodo più probabile per l’irruzione gelida, ma, come sempre, sarà necessario monitorare gli aggiornamenti nei prossimi giorni per avere conferme più precise. Gli effetti sull’Italia: cosa aspettarsi Qualora il Buran dovesse effettivamente raggiungere l’Italia, le conseguenze potrebbero essere significative: Le regioni più a rischio Tutto da confermare: l’importanza di monitorare l’evoluzione Va sottolineato che, al momento, si tratta di tendenze meteorologiche a medio-lungo termine e che la complessità delle dinamiche atmosferiche rende necessario un monitoraggio costante. La scissione del vortice polare è un fenomeno raro e complesso, e la sua effettiva evoluzione dipenderà da molte variabili. Gli aggiornamenti nei prossimi giorni saranno fondamentali per capire se il Buran raggiungerà effettivamente l’Italia e con quale intensità. Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI Conclusioni Il fenomeno de La Niña e la probabile scissione del vortice polare potrebbero segnare una svolta decisiva per l’inverno in corso. L’arrivo del Buran sull’Italia, previsto tra il 29 e il 31 gennaio, rappresenterebbe un evento meteorologico di grande rilevanza, con freddo intenso e nevicate diffuse su gran parte del Paese. Tuttavia, come sempre, sarà importante attendere conferme dai modelli meteorologici per avere un quadro più preciso. Un finale di gennaio che promette di essere spettacolare, ma anche impegnativo, per tutta l’Italia.
• Temperature in picchiata: Il Buran porterebbe un drastico abbassamento delle temperature, con valori che potrebbero scendere ben al di sotto dello zero in molte regioni. Al Nord, le minime potrebbero raggiungere i -10°C in pianura, mentre al Centro-Sud si registrerebbero valori negativi anche lungo le coste.
• Nevicate a bassa quota: L’arrivo dell’aria gelida combinata con l’umidità proveniente dal Mediterraneo potrebbe generare nevicate estese su gran parte dell’Italia. Al Nord, la neve potrebbe coprire anche le città di pianura come Milano, Torino e Bologna. Al Centro-Sud, le regioni adriatiche e appenniniche sarebbero le più colpite, con nevicate che potrebbero raggiungere le coste, specie su Abruzzo, Molise, Puglia e Calabria.
• Venti intensi: Il Buran è accompagnato da venti forti e gelidi, che accentuano la percezione del freddo e creano condizioni di disagio, soprattutto nelle aree esposte.
• Nord Italia: La Pianura Padana potrebbe sperimentare un’ondata di gelo eccezionale, con nevicate diffuse e temperature che difficilmente supereranno lo zero durante il giorno.
• Centro Italia: Le regioni adriatiche, come Marche, Abruzzo e Molise, potrebbero vedere nevicate significative fino a quote pianeggianti.
• Sud Italia: Puglia, Basilicata e Calabria sarebbero tra le regioni più colpite, con nevicate abbondanti sui rilievi e possibili imbiancate anche lungo le coste.