di Redazione, 14-01-2025 ore 11:00 |
Un nuovo episodio di maltempo sta per interessare alcune regioni italiane, portando neve anche a quote molto basse o di pianura. Domani, mercoledì 15 gennaio, e giovedì 16, una goccia fredda proveniente da est raggiungerà l’Italia, impattando sulle Marche, la Romagna, il Piemonte e la bassa Lombardia. Le condizioni atmosferiche saranno caratterizzate da temperature estremamente fredde in quota, che insieme a un flusso freddo alle basse quote, creeranno instabilità e favoriranno la caduta di fiocchi di neve su molte località. Il ruolo della goccia fredda La goccia fredda, un nucleo di aria molto fredda in quota (-30°C a 500 hPa), rappresenta uno dei fenomeni più incisivi per la formazione di instabilità atmosferica. Quando questa massa d’aria incontra il terreno più mite e umido dell’Italia, si innescano movimenti ascendenti che favoriscono la formazione di nubi e precipitazioni. In questo caso, le temperature rigide a tutte le altitudini renderanno possibile la caduta di neve anche su pianure e coste. Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI Le aree coinvolte Ecco una panoramica delle regioni che saranno interessate e di ciò che ci si può aspettare: Leggi anche: il BURAN è pronto a colpire duramente l'Italia Cosa aspettarsi: instabilità e fenomeni localizzati La goccia fredda porterà con sé instabilità marcata, ma non uniforme. I fenomeni nevosi saranno distribuiti in modo irregolare, con precipitazioni più consistenti concentrate nelle aree collinari delle Marche e della Romagna. Altrove, i fiocchi di neve potranno cadere senza però accumularsi, creando un’atmosfera suggestiva ma senza impatti significativi sulla viabilità. Temperature e condizioni atmosferiche Le temperature saranno molto rigide, sia in quota che al suolo. A 500 hPa si raggiungeranno i -30°C, mentre al livello del mare le massime difficilmente supereranno i 2-4°C nelle zone interessate dal maltempo. Nelle ore serali e notturne, le temperature potrebbero scendere sotto lo zero, favorendo la formazione di gelate, specialmente nelle zone interne. I venti da est/nord-est contribuiranno a rendere il clima ancor più rigido, specialmente lungo le coste adriatiche, dove si percepirà un ulteriore abbassamento delle temperature. Accumuli: chi vedrà più neve? Nonostante la possibilità di nevicate anche a quote molto basse, gli accumuli significativi saranno limitati alle aree collinari delle Marche e della Romagna. Qui, si prevede che possano depositarsi alcuni centimetri di neve, sufficienti a creare disagi alla circolazione. Nelle città di pianura, come Rimini, Riccione, Torino e parte della bassa Lombardia, i fiocchi saranno più probabilmente coreografici, senza però creare accumuli rilevanti. Prossimi giorni: migliora o peggiora? Secondo le attuali previsioni, la goccia fredda dovrebbe esaurire il suo effetto entro giovedì sera, lasciando spazio a un miglioramento graduale delle condizioni meteo. Tuttavia, l’aria fredda potrebbe persistere, mantenendo le temperature rigide e favorendo ulteriori gelate notturne. Conclusioni La goccia fredda in arrivo domani e giovedì porterà un tocco d’inverno su molte regioni italiane, con nevicate sparse e instabilità atmosferica. Anche se gli accumuli saranno limitati alle zone collinari, l’arrivo dei fiocchi di neve su pianure e coste creerà uno scenario suggestivo e invernale. Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti per monitorare eventuali cambiamenti nel percorso di questa goccia fredda.
• Marche e Romagna: Queste regioni saranno tra le più colpite dalla goccia fredda. La neve potrebbe raggiungere località di pianura come Rimini e Riccione, mentre sulle colline romagnole e marchigiane sono previsti accumuli più significativi, con qualche centimetro di neve che potrebbe depositarsi al suolo.
• Piemonte: Torino potrebbe vedere fiocchi di neve, specialmente nelle ore più fredde. Tuttavia, non si prevedono accumuli significativi in pianura.
• Bassa Lombardia: Anche qui sono attesi fiocchi sparsi, ma gli accumuli saranno generalmente assenti, se non nelle zone collinari limitrofe.