Meteo: Buran a Milano e Val Padana. La Neve arriverà a breve. C’è la data


di  Redazione, 14-01-2025 ore 19:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno si appresta a mostrare il suo volto più rigido e spettacolare. Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, uno scenario meteorologico complesso potrebbe portare il Buran a colpire l’Europa e, di conseguenza, anche l’Italia. Le proiezioni attuali evidenziano un possibile disturbo del vortice polare, con il rischio concreto di una bilobazione delle masse artiche, ovvero la divisione del vortice polare in due lobi distinti. Uno di questi potrebbe spingersi verso l’Europa, favorendo l’arrivo di aria gelida direttamente dalla Siberia.

Questa dinamica, se confermata, aprirebbe la strada a un’ondata di freddo eccezionale, con neve che potrebbe arrivare fino alle pianure della Val Padana e su Milano, proprio in coincidenza dei giorni della merla, tradizionalmente i più freddi dell’anno.

Vortice polare disturbato: cosa accadrà

Il vortice polare è una vasta area di bassa pressione situata sopra il Polo Nord, che durante l’inverno contiene il freddo artico. Normalmente, questa struttura rimane stabile e compatta, mantenendo il gelo confinato alle regioni polari. Tuttavia, fattori atmosferici come il riscaldamento stratosferico improvviso (SSW) possono indebolire il vortice, creando turbolenze che si propagano fino alla troposfera, il livello dell’atmosfera più vicino alla superficie terrestre.

Nel caso attuale, i modelli meteorologici indicano che il vortice polare potrebbe subire un forte disturbo nei prossimi giorni, con un possibile evento di bilobazione. Questo significa che il vortice potrebbe dividersi in due grandi masse d’aria fredda, una delle quali potrebbe sbilanciarsi verso l’Europa. Se questa dinamica si realizzasse, il freddo artico si riverserebbe sul continente, raggiungendo anche l’Italia.

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Quando potrebbe accadere?

I tempi stimati per questa manovra atmosferica si collocano tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio. In particolare, i giorni della merla, dal 29 al 31 gennaio, rappresentano il periodo più probabile per l’arrivo del Buran. Tuttavia, gli effetti del freddo potrebbero prolungarsi anche nelle prime settimane di febbraio, rendendo questa fase invernale una delle più significative degli ultimi anni.

Le regioni più a rischio: neve e gelo sulla Val Padana

Se il Buran dovesse effettivamente arrivare, le conseguenze per l’Italia potrebbero essere rilevanti, con temperature in forte calo e nevicate diffuse, anche a bassa quota. La Val Padana sarebbe una delle aree più colpite, grazie alla conformazione geografica che favorisce l’accumulo di aria fredda al suolo, creando il famoso cuscinetto freddo. Questo fenomeno amplifica gli effetti del gelo e rende possibile la neve anche in pianura.
    •    Milano: La città meneghina potrebbe vedere fiocchi copiosi già durante i giorni della merla. In caso di perturbazioni atlantiche, il cuscinetto freddo potrebbe favorire accumuli significativi.
    •    Torino e Bologna: Anche queste città potrebbero essere imbiancate da nevicate abbondanti, con temperature che difficilmente supererebbero lo zero durante il giorno.
    •    Pianura Padana: Tutta l’area, dal Piemonte al Veneto, passando per l’Emilia-Romagna, potrebbe sperimentare nevicate estese e gelo intenso.

Temperature in picchiata

Il Buran non porta soltanto neve, ma anche un drastico abbassamento delle temperature. Se l’aria siberiana raggiungesse l’Italia, le minime in Val Padana potrebbero scendere sotto i -10°C, con gelate diffuse anche nelle aree urbane. Le massime, invece, si manterrebbero vicine o sotto lo zero, creando un clima tipicamente invernale.

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Tutto da monitorare

Va sottolineato che, al momento, si tratta di proiezioni a medio-lungo termine e che la complessità delle dinamiche atmosferiche rende necessario un monitoraggio costante. La formazione della bilobazione del vortice polare e il conseguente arrivo del Buran dipendono da numerose variabili che potrebbero modificare lo scenario. Gli aggiornamenti dei modelli meteorologici nei prossimi giorni saranno fondamentali per confermare o meno questa tendenza.

Consigli per affrontare il freddo e la neve
    •    Prepararsi alla viabilità: La neve potrebbe creare disagi sulle strade, soprattutto nelle aree urbane e nelle arterie principali. Si consiglia di dotarsi di pneumatici invernali o catene da neve.
    •    Protezione dal gelo: Le basse temperature potrebbero causare gelate estese, con rischi per le infrastrutture e gli impianti di riscaldamento. È importante proteggere adeguatamente tubature e altre strutture esposte.
    •    Aggiornamenti meteo: Seguire i bollettini meteorologici è essenziale per rimanere informati sull’evoluzione del maltempo.

Conclusioni

L’inverno potrebbe riservare il suo colpo di scena tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, con il rischio concreto di un’ondata di gelo e neve portata dal Buran siberiano. Se confermato, questo evento potrebbe trasformare Milano e la Val Padana in un paesaggio invernale da cartolina, con scenari suggestivi ma anche potenziali disagi. Tuttavia, tutto dipende dall’evoluzione delle prossime settimane: il vortice polare è sotto osservazione, e il suo comportamento sarà determinante per capire se questo spettacolo invernale diventerà realtà. Un finale di gennaio che potrebbe scrivere una pagina memorabile per l’inverno italiano.




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