Meteo: bufere di neve al Centro-Sud e gelo estremo. Ecco il miglior momento


di  Redazione, 09-01-2025 ore 18:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il grande freddo è pronto a bussare alle porte dell’Italia. L’inverno sembra finalmente deciso a mostrare il suo volto più rigido, con bufere di neve, gelo estremo e temperature ben al di sotto delle medie stagionali. Tutto inizierà domenica 12 gennaio, quando correnti fredde da est porteranno pioggia, neve a bassa quota e un calo termico marcato su gran parte del Paese. Tuttavia, le proiezioni meteo suggeriscono che il vero gelo, quello che arriva direttamente dalla Russia, potrebbe colpire il nostro territorio in un momento successivo, tra la seconda metà del mese e la terza decade. Una tendenza da confermare, ma che preannuncia scenari da vero inverno.

Domenica 12 gennaio: il primo assaggio di freddo intenso

L’inizio del cambiamento è fissato per domenica 12 gennaio, quando l’Italia sarà investita da un flusso di correnti fredde provenienti dai Balcani. Il versante adriatico e il Centro-Sud saranno le aree più colpite da questa ondata di maltempo, che porterà piogge diffuse e nevicate fino a quote basse, soprattutto lungo l’Appennino. Le temperature, che attualmente oscillano su valori miti per il periodo, subiranno un crollo drastico, con cali di oltre 10 gradi in molte zone.

La neve è attesa a partire dai 300-400 metri sulle regioni del medio Adriatico, come Marche, Abruzzo e Molise, mentre al Sud le nevicate interesseranno quote intorno ai 500-600 metri, coinvolgendo Campania, Basilicata e Puglia interna. Localmente, i fiocchi potrebbero scendere anche a quote più basse, specie durante le precipitazioni più intense. Questo primo episodio di freddo intenso rappresenta solo l’inizio di un inverno che potrebbe riservare ulteriori sorprese.

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Dopo la metà del mese: una pausa prima del gelo russo

Dopo l’ondata di freddo del 12 gennaio, il quadro meteorologico potrebbe temporaneamente stabilizzarsi grazie all’arrivo di un campo anticiclonico. Questa pausa, seppur breve, garantirà condizioni di tempo più stabile, con un rialzo delle temperature e una temporanea attenuazione del maltempo. Tuttavia, i modelli previsionali lasciano intravedere una nuova evoluzione verso condizioni invernali più rigide nella seconda metà di gennaio.

Il periodo più interessante dal punto di vista meteorologico potrebbe essere proprio quello compreso tra la terza settimana di gennaio e l’inizio della terza decade. In questo frangente, l’Italia potrebbe essere raggiunta da masse d’aria gelida di origine russa, capaci di portare un crollo termico ancora più marcato e di favorire la formazione di bufere di neve su molte regioni. Questo scenario, tipico delle configurazioni da “Burian”, vede il coinvolgimento di ampie porzioni del nostro territorio, con gelo intenso al Nord, nevicate fino a bassa quota al Centro e Sud, e temperature che potrebbero scendere ben al di sotto dello zero anche in pianura.

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Freddo russo: ecco cosa aspettarsi

Le masse d’aria provenienti dalla Russia sono tra le più fredde e secche che possono raggiungere il Mediterraneo. Quando queste correnti gelide si incontrano con l’umidità del Mare Adriatico e del Tirreno, si creano le condizioni ideali per nevicate abbondanti, anche in zone normalmente poco esposte a fenomeni di questo tipo. Le regioni più interessate potrebbero essere quelle del versante adriatico, dall’Emilia-Romagna fino alla Puglia, e l’Appennino centrale e meridionale.

Gli ultimi aggiornamenti suggeriscono che le temperature durante questa fase potrebbero scendere di 10-15 gradi rispetto alle medie del periodo, con valori minimi che potrebbero raggiungere i -5°C o -10°C nelle pianure del Nord e del Centro, e persino inferiori nelle aree montane. Il Sud, invece, potrebbe vedere nevicate significative già a partire dai 300-400 metri, con accumuli rilevanti soprattutto in Basilicata e Calabria.

Tendenza da confermare

È importante sottolineare che, a oggi, la tendenza per la seconda metà di gennaio rimane ancora incerta. Gli scenari delineati dai modelli matematici necessitano di ulteriori conferme nei prossimi giorni, soprattutto per quanto riguarda l’intensità e la traiettoria delle correnti fredde di origine russa. Tuttavia, gli elementi in gioco fanno pensare che l’Italia potrebbe trovarsi davanti a un periodo invernale intenso e prolungato, con effetti significativi soprattutto sulle regioni centro-meridionali.

Conclusione

L’Italia si prepara quindi a vivere un gennaio dai due volti: una prima ondata di freddo intenso a partire dal 12 gennaio, seguita da una pausa temporanea, e poi, forse, il gelo estremo nella seconda metà del mese. Se questa tendenza verrà confermata, potremmo assistere a un vero e proprio ritorno del “Generale Inverno”, con bufere di neve, gelo diffuso e un clima che farà dimenticare rapidamente il tepore anomalo di inizio anno. Non resta che attendere i prossimi aggiornamenti per capire se le previsioni verranno rispettate, ma una cosa è certa: l’inverno, quello vero, sembra finalmente essere arrivato.




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