Meteo: forte neve, Appennini sepolti. Accumuli da paura sin da bassa quota


di  Redazione, 09-01-2025 ore 11:45      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno sembra finalmente deciso a entrare nel vivo, portando con sé una svolta meteorologica tanto attesa quanto temuta. Da domenica, infatti, una discesa di aria fredda artica si insinuerà sul nostro Paese, accompagnando un deciso peggioramento delle condizioni meteo su gran parte del Centro-Sud. Il protagonista assoluto di questa nuova fase sarà la neve, che imbiancherà gli Appennini con accumuli straordinari e si spingerà a quote insolitamente basse per il periodo.

Domenica: aria fredda e prime piogge

L’avvio del peggioramento è atteso già dalla mattinata di domenica, quando un sistema di bassa pressione posizionato sul Mediterraneo centrale richiamerà correnti fredde dai quadranti nordorientali. Le prime regioni a essere interessate saranno quelle del versante adriatico e del Sud, dove le temperature inizieranno a calare sensibilmente. In pianura, al Centro-Sud, la giornata sarà caratterizzata da piogge diffuse e locali temporali, con fenomeni più intensi lungo la dorsale adriatica.

Grande NOVITA'! Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI

Neve sugli Appennini: accumuli eccezionali

Il vero spettacolo, però, si vedrà in montagna. La neve cadrà abbondante su tutta la dorsale appenninica, dalla Romagna fino alla Calabria, con accumuli particolarmente abbondanti su Abruzzo e Basilicata. Su queste regioni, le precipitazioni saranno tanto intense da trasformare i rilievi in un autentico paesaggio artico, con accumuli che potrebbero sfiorare i 100 cm sopra i 1.200 metri.

Ma non solo: a differenza delle ultime perturbazioni, questa volta la neve scenderà a quote molto più basse, imbiancando le colline già intorno ai 400-500 metri, specialmente sul settore adriatico. In Abruzzo, località come Roccaraso e Campo Imperatore potrebbero registrare accumuli record già entro la serata di lunedì. Situazione simile in Basilicata, dove le aree montuose del Pollino e della Val d’Agri vedranno nevicate incessanti.

Leggi anche: Temperature in crollo di -15 gradi!

Leggi anche: Buran entro fine mese, neve forte

Effetti sulle strade e sui collegamenti

Con nevicate così abbondanti, non mancheranno disagi per chi deve mettersi in viaggio. Le arterie principali che attraversano gli Appennini – come l’autostrada A24 Roma-L’Aquila e l’A3 Salerno-Reggio Calabria – rischiano di diventare difficilmente percorribili senza l’uso di catene o pneumatici invernali. Anche i collegamenti con i piccoli borghi montani potrebbero subire interruzioni temporanee a causa dell’accumulo di neve e delle possibili valanghe.

Le autorità locali sono già al lavoro per organizzare squadre di soccorso e mezzi spazzaneve, ma si raccomanda comunque massima prudenza per chiunque debba viaggiare nelle zone interessate.

Le regioni più colpite
    •    Abruzzo: Previsti accumuli di oltre 1 metro sopra i 1.200 metri. Nevicate possibili fino ai 400-500 metri.
    •    Basilicata: Neve incessante sulle zone del Pollino e delle Dolomiti Lucane, con accumuli significativi già dai 600 metri.
    •    Molise e Campania: Nevicate abbondanti sulle aree interne, specialmente nella provincia di Isernia e sulle alture del Matese.
    •    Calabria: Fiocchi intensi sul Massiccio della Sila e sull’Aspromonte.

Uno sguardo alla prossima settimana

L’ondata di freddo e neve non si esaurirà in pochi giorni. I modelli meteo attuali indicano che le correnti artiche potrebbero insistere sull’Italia per buona parte della prossima settimana, mantenendo condizioni invernali rigide e favorendo nuove precipitazioni nevose. Le temperature, in particolare, rimarranno sotto la media stagionale su gran parte del Centro-Sud, rendendo probabile la persistenza del manto nevoso fino alle quote più basse.

Se per gli appassionati di sci e sport invernali questa situazione rappresenta una vera manna dal cielo, per gli agricoltori delle aree collinari e di pianura il rischio è quello di gelate improvvise, che potrebbero compromettere alcune colture invernali. Anche in pianura, il mix tra freddo intenso e piogge abbondanti potrebbe creare disagi, con allagamenti localizzati e difficoltà nei trasporti.

Conclusioni

La neve, dunque, sarà la grande protagonista dei prossimi giorni, regalando scenari mozzafiato ma imponendo anche grande attenzione a chi vive o si sposta nelle zone montane e collinari. La natura, con la sua forza incontrollabile, torna a ricordarci che l’inverno non è ancora finito, e che gli Appennini sono pronti a vestirsi di bianco come non si vedeva da anni.

Non resta che prepararsi al freddo e, per chi ama il fascino delle nevicate, godersi lo spettacolo che ci attende.




LEGGI ANCHE