di Redazione, 28-01-2025 ore 13:00 |
I modelli matematici continuano a proporre scenari che sembrano portare dritti verso un evento meteorologico di portata storica. Se le ultime elaborazioni si confermeranno, il Burian potrebbe fare il suo ingresso trionfale sull’Italia a partire dal 3 febbraio, portando con sé gelo intenso e nevicate diffuse, soprattutto dal versante adriatico, dalla Romagna alla Puglia. Quella che si profila è una configurazione climatica che, per intensità e durata, potrebbe entrare nella memoria collettiva come uno degli inverni più significativi degli ultimi anni. La possibile irruzione del Burian, il vento gelido proveniente dalle steppe siberiane, è uno degli eventi atmosferici più affascinanti e temuti del nostro emisfero. Questo vento, capace di trasportare masse d’aria con temperature eccezionalmente basse, può trasformare rapidamente il volto dell’Europa e, nel caso specifico, dell’Italia. Secondo le proiezioni di modelli come ECMWF, GEM e GFS, le condizioni atmosferiche sarebbero ideali per una discesa di aria gelida direttamente dalla Siberia, attraversando l’Europa orientale e raggiungendo il nostro Paese con un impatto significativo. Le prime zone a risentire dell’arrivo del Burian, qualora le proiezioni trovassero conferma, sarebbero quelle del versante adriatico. Dalla Romagna alla Puglia, passando per Marche, Abruzzo e Molise, il freddo intenso si accompagnerebbe a fenomeni nevosi anche in pianura. La combinazione tra l’aria gelida di matrice continentale e la presenza di umidità nel bacino del Mediterraneo potrebbe creare un mix perfetto per nevicate estese e di forte intensità. Secondo le prime stime, città come Rimini, Ancona, Pescara, Bari e Lecce potrebbero vedere accumuli significativi, trasformando i rispettivi panorami urbani in scenari fiabeschi. Quello che rende questo possibile evento particolarmente interessante è l’ampiezza della sua portata. Le nevicate potrebbero non limitarsi alle zone tipicamente esposte, ma estendersi anche alle aree più interne e meno abituate a fenomeni del genere. Lo stesso Tavoliere delle Puglie, noto per il suo clima mite, potrebbe vivere giornate di gelo e neve, riportando alla memoria episodi rari come quelli avvenuti negli anni ’80 o, per i più appassionati, nel 1956, anno che rimane un punto di riferimento per gli eventi nevosi estremi in Italia. Va però sottolineato che, al momento, i dettagli restano incerti. La traiettoria esatta del Burian e la sua interazione con altre masse d’aria sono ancora da definire. Un piccolo spostamento del blocco anticiclonico atlantico o un ritardo nel raffreddamento delle masse d’aria continentali potrebbe modificare radicalmente l’impatto sul nostro Paese. Per questo motivo, gli esperti invitano alla cautela e attendono i prossimi aggiornamenti per delineare con maggiore precisione le aree più colpite e l’intensità degli eventi. Se tutto dovesse andare secondo le attuali proiezioni, il Burian non solo porterà freddo intenso, ma potrebbe anche lasciare una traccia indelebile nell’inverno 2025. Le temperature previste dai modelli più avanzati, infatti, lasciano poco spazio all’immaginazione: valori ben al di sotto dello zero per giorni consecutivi, con picchi di -10 gradi in pianura nelle ore notturne e sensazioni di freddo ancora più accentuate a causa del forte vento. Uno scenario che, per intensità, potrebbe avvicinarsi a quello vissuto nel febbraio 2012, quando una straordinaria ondata di gelo paralizzò gran parte del Paese. L’elemento che rende questo possibile evento ancora più affascinante è la sua collocazione temporale. Un’irruzione di Burian a inizio febbraio coinciderebbe con uno dei momenti climaticamente più interessanti dell’anno, quello che precede i famosi “giorni della merla”, tradizionalmente considerati i più freddi dell’inverno. La sovrapposizione di un simile evento con un periodo già di per sé significativo potrebbe trasformare l’inizio di febbraio in un momento storico per la meteorologia italiana. Nonostante l’incertezza che ancora circonda i dettagli di questa possibile irruzione, una cosa è certa: le condizioni atmosferiche stanno cambiando rapidamente e lasciano intravedere la possibilità di un episodio di gelo e neve che coinvolgerebbe gran parte del nostro Paese. Gli occhi sono puntati sui prossimi aggiornamenti, che saranno determinanti per capire se davvero stiamo per vivere un episodio che segnerà l’inverno 2025 come uno dei più memorabili degli ultimi decenni. La strada verso la storia climatica sembra essere tracciata, ma tutto dipenderà da come si evolveranno i prossimi giorni. Leggi anche: GELO in PUGLIA, quando? Leggi anche: Tempeste di NEVE da Milano a Lecce, ci sono possibilità? Ecco perchè Leggi anche: Neve in PUGLIA Bis 1987, ecco il motivo Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI