di Redazione, 31-01-2023 ore 10:30 |
Nella meteorologia, non si può mai dare nulla per scontato, questo ovviamente resta assolutamente un fattore di notevole importanza. Di certo però, si può cercare di individuare un pattern di riferimento sull'intero emisfero settentrionale (quello che in sunto ci ruguarda) capace poi di determinare il tempo.
La predisposizione di tale pattern, finisce appunto con il condizionare gran parte dei giorni successivi su determinate porzioni territoriali. Per i modelli matematici globali, una parte di una nazione, rappresenta un puntino sull'intero globo, ecco perchè molte volte per entrare nei dettagli è auspicabile farlo soltanto a distanza massima di 3 giorni. Come diciamo spesso, entro questo range temporale, l'affidabilità risulta molto alta, anche se non del tutto scontata, perchè subentrano anche le variabili "non calcolate". Non a caso l'atmosfera resta un mondo totalmente a parte ricco di spunti e di caos quantistico.
Di aiuto ai modelli globali intervengono poi i modelli a scala più ridotta, ovvero i WRF, quella tipologia di elaboratori atta ad analizzare porzioni locali di territorio. Essi diventano più precisi proprio per l'esclusività del loro lavoro, ma sempre come riferimento di un range temporale ridotto. Ma torniamo a noi.
Quale sarà il pattern generale per i prossimi giorni di febbraio?
La disposizione barica a grande scala, sarà impostata con un regime di blocco alle correnti zonali. Ora, poter affermare con certezza le conseguenze che il blocco può generare, resta un'ipotesi, ma avere un'idea di ciò che potrebbe comunque comportare, è un'attività analizzativa che si può prendere comunque in considerazione.
A partire dai primi giorni di febbraio quindi, l'anticiclone delle azzorre troverà spazio verso nord, approfittando di una tensione zonale meno preponderante e di una contrazione delle vorticità polari sull'asse canadese. Da qui partirà un blocco decisamente importante. Dapprima le correnti fredde si dirigeranno sull'Europa orientale, puntando spesso il mar nero e la Turchia. Freddo e neve in aumento quindi sull'Europa dell'est e quella sud-orientale. Leggi anche: SVOLTA GELIDA ad un PASSO
Successivamente dopo il 4/5 febbraio, una nuova pulsazione azzorriana, favorirà la discesa di correnti dalla Russia, quindi molto fredde perchè continentali, anche verso l'Europa centrale e meridionale. Questa dinamica continuerà a divenire quella di riferimento per tutto il quadro barico del comparto europeo. Difatti nei giorni successivi aria molto fredda, gelida, proveniente dalla Siberia, si metterà rapidamente in moto per raggiungere in retrogressione i Paesi verso sud-ovest rispetto al suo cammino. In questi ci sarà anche l'Italia.
La massa d'aria gelida colpirà il nostro Paese proprio dal 5/6 febbraio in poi, apportando condizioni di freddo intenso e nevicate molto probabilmente su coste e pianure di tutte le regioni adriatiche e su gran parte del Sud. Non escludiamo comunque un interessamento anche di altre regioni tirreniche e centro-settentrionali, a causa della formazione di basse pressione ad ora difficilmente inquadrabili.
Ci aspetta quindi un'ondata di neve furiosa su coste e pianure. Il Burian! Irromperà dopo circa 6 anni (CLICCA QUI per LEGGERE L'ARRIVO del BURIAN) dalla sua ultima apparizione gelida. Naturalmente le temperature precipiterebbero su valori al di sotto delle medie stagionali su tutta l'Italia e le precipitazioni insisterebbero in maniera diffusa. Gli accumuli previsti sin da ora dalle mappe lasciano intravedere la possibilità di maggiori centimetri su tutta la fascia adriatica, il Sud e le zone appenniche, dove varieranno dai 3/10cm di coste e pianure, ai 20/30cm sulle colline anche a bassa quota ed oltre i 40cm sulle zone interne appenniniche.
Ricordiamo che siamo ancora nel campo della tendenza, ma le frequentazioni dei modelli vanno sempre più in questa direzione. Restate aggiornate con noi.
Ecco le mappe delle possibili precipitazioni nevose
Ecco le mappe dei possibili accumuli previsti fino a giovedì 9 febbraio
Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: