di Redazione, 17-12-2021 ore 19:30 |
La stagione invernale è una di quelle che sicuramente non passa inosservata. Noi cercheremo di analizzare quello che potrebbe essere l'andamento climatico più vicino alla realtà, tenendo sempre presente che, trattandosi di evoluzioni a lungo termine, non possono rappresentare una linea previsionale certa, bensì soggetta invece a possibili cambi di tendenza con i continui aggiornamenti. Dunque, le ultime proiezioni stagionali dei modelli matematici confermano un avvio di inverno contraddistinto da valori termici oltre le medie climatiche di riferimento di circa 1/1,5°C sulla Groenlandia e tra Canada e Stati Uniti, sottomedia sul comparto nord europeo tra Scandinavia e Russia occidentale, più in media invece alle medie-basse latitudini, esattamente sul bacino del Mediterraneo, con tendenza però a valori al di sotto della media. Questa anomalia, che potrebbe sembrare insignificante, comporta invece un'importante modifica a livello di circolazione atmosferica planetaria. In Italia, infatti, il fenomeno della Niña si sta traducendo con un aumento significativo delle precipitazioni a causa delle perturbazioni atlantiche che stanno trovando facile strada per giungere sul nostro Paese, intervallate da aria talvolta di origine polare. La prima parte dell’inverno quindi ipotizziamo possa risultare abbastanza nevosa sulle nostre montagne per poi aspettarci sorprese bianche fino in pianura specie al nord. Nel proseguo del mese di dicembre, ci aspettiamo una disposizione barica che dovrebbe favorire diverse discese fredde di origine artica, spesso marittima, ma anche continentale. Questo ovviamente, non sta a significare che tutta la restante parte del mese, possa proseguire con freddo e gelo, ma che ci sia una predisposizione comunque ad avere periodi più freddi della media. Dopo questa pausa del freddo durante la seconda decade, a causa della ripartenza delle correnti zonali, il clima potrebbe nuovamente cambiare. Nella terza decade infatti, ci aspettiamo un cambio di programma, con freddo in intensificazione. Pensiamo infatti che possano verificarsi condizioni per nevicate anche a quote basse in prossimità del Natale o comunque nel contesto di tutto il periodo delle feste natalizie. Durante il mese di gennaio, la tendenza dei modelli matematici indicherebbe un periodo ancora molto freddo, soprattutto nella prima parte, con continui attacchi freddi e probabilmente gelidi di origine continentale un pò su tutta l'Italia. Prevedere le zone più colpite sarebbe ovviamente impossibile a tale distanza. Ci aspettiamo quindi una prima parte di gennaio molto fredda, se non la più fredda degli ultimi 30 anni. Verso la terza decade del mese però, una ripresa delle correnti zonali farebbe ristabilire un clima più nella media del periodo. Nel mese di febbraio, ci attendiamo una situazione climatica inizialmente in media, con aria atlantica intervallata da periodi più stabili e precipitazioni inferiori alla norma. Verso la fine del mese invece, una nuova disposizione più favorevole a blocchi atlantici permetterebbe delle discese fredde artico-continentali, per poi ripercuotersi anche durante la prima parte di marzo. In sunto, ci sentiamo di affermare che il trimestre invernale dovrebbe segnare una temperatura di circa 1°C al di sotto delle media su buona parte del bacino del mediterraneo e dell'Italia, con la possibilità di periodi davvero gelidi, specie tra metà dicembre e la prima metà di gennaio. SCOPRI le PREVISIONI del TEMPO per la tua CITTA' (CLICCA QUI)