Ondata di freddo invernale nel cuore della primavera. Neve su regioni adriatiche?


di  Redazione, 28-03-2025 ore 17:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Freddo e neve in arrivo: ipotesi sempre più concreta

La primavera sembrava ormai avviata, ma qualcosa potrebbe cambiare in modo drastico nei prossimi giorni. Le ultime proiezioni indicano una possibile ondata di freddo invernale nel cuore della primavera, con neve sulle regioni adriatiche fino a quote piuttosto basse.

La causa di questa svolta inattesa sarebbe una discesa di aria artica direttamente dal Nord Europa, alimentata da un blocco anticiclonico sull’Atlantico che favorirebbe l’affondo di masse d’aria gelide sul Mediterraneo. Il risultato potrebbe essere un primo aprile dal sapore pienamente invernale, con temperature abbondantemente sotto la media e fiocchi di neve fino a quote collinari.

Perché potrebbe nevicare sulle regioni adriatiche?

Le condizioni atmosferiche stanno assumendo una configurazione molto particolare. Il vortice polare, già fortemente disturbato nelle scorse settimane, potrebbe favorire la formazione di un’area di bassa pressione sul Mediterraneo centrale, attirando verso l’Italia aria molto fredda da est.

Questa situazione meteo sarebbe ideale per neve sulle regioni adriatiche, in particolare tra Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, con la possibilità di accumuli nevosi anche a quote di 400-600 metri nelle zone più esposte.

Elementi chiave di questa ondata di freddo invernale:
    •    Correnti artiche in arrivo dall’Europa nord-orientale
    •    Bassa pressione sul Mediterraneo, con instabilità diffusa
    •    Temperature sotto la media stagionale fino a 8-10°C
    •    Possibili nevicate sulle regioni adriatiche, specie tra Abruzzo e Puglia

Se questa evoluzione dovesse essere confermata, il cuore della primavera sarebbe improvvisamente investito da un clima tipicamente invernale, con piogge, neve e forti venti su molte regioni.

Le zone più a rischio neve e temperature sotto media

L’aria fredda colpirebbe in maniera più evidente il versante adriatico e le regioni centro-meridionali. Le Marche, l’Abruzzo, il Molise e la Puglia potrebbero essere le aree maggiormente coinvolte dalle precipitazioni nevose, con la possibilità di accumuli significativi soprattutto nei settori interni.

Previsioni per le principali zone coinvolte:
    •    Nord Italia: Freddo accentuato, ma neve solo sulle Alpi a quote medio-alte.
    •    Centro Italia: Nevicate tra 500 e 700 metri su Abruzzo e Molise, con qualche sconfinamento a quote più basse nelle vallate interne.
    •    Sud Italia: Più instabilità, con piogge diffuse e possibili nevicate sulle Murge e in Basilicata sopra i 600-800 metri.

Le temperature, come detto, subiranno un tracollo considerevole, con minime vicine allo zero nelle zone interne e massime che faranno fatica a superare i 10°C su molte città del Centro-Sud.

Quanto durerà questa fase fredda?

L’ondata di freddo potrebbe insistere almeno per 4-5 giorni, con valori sotto la media fino alla seconda settimana di aprile. Successivamente, i modelli ipotizzano una graduale risalita delle temperature, ma non si esclude che il Mediterraneo possa rimanere sede di ulteriori instabilità.

Se la previsione venisse confermata, vivremmo un inizio aprile dal sapore pienamente invernale, un evento raro ma non impossibile, come già avvenuto in passato. La neve sulle regioni adriatiche non sarebbe una sorpresa assoluta, ma un fenomeno comunque degno di nota in un periodo dell’anno in cui solitamente si attendono i primi tepori primaverili.

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