Puglia, tendenza Aprile: risalite africane con 30 gradi, ma pericolo elevato di Freddo e Neve


di  Redazione, 20-03-2025 ore 13:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Un mese di aprile tra estremi: dal freddo alle ondate di caldo africano

Il mese di aprile si preannuncia particolarmente dinamico sulla Puglia, con una sequenza di fasi meteorologiche molto diverse tra loro. Dopo un marzo segnato da sbalzi termici e incursioni fredde tardive, il nuovo mese potrebbe iniziare sotto il segno del freddo, con temperature sotto la media e possibili episodi nevosi sui rilievi. Tuttavia, nella seconda metà del mese, il tempo cambierà radicalmente, con l’arrivo di masse d’aria più miti e piovose di origine atlantica. Infine, nella terza decade, potrebbe verificarsi una decisa risalita africana, con temperature fino a 30 gradi.

Prima decade di aprile: freddo e possibili nevicate

La prima parte del mese sarà caratterizzata da una circolazione atmosferica ancora invernale. Il vortice polare, dopo il forte stratwarming delle scorse settimane, potrebbe generare nuove irruzioni fredde, con conseguenze anche per l’Italia. La Puglia potrebbe essere investita da correnti fredde provenienti dall’Europa orientale, con temperature inferiori alla media stagionale.

Gli scenari più probabili prevedono:
    •    Temperature in calo, con valori massimi compresi tra 8 e 12°C nelle zone interne e tra 12 e 15°C lungo la costa
    •    Possibili gelate tardive nelle aree più interne della regione
    •    Nevicate sui rilievi del Gargano e delle Murge, soprattutto sopra i 700-900 metri
    •    Venti tesi da nord e sensazione termica rigida

La persistenza di un blocco anticiclonico sull’Atlantico favorirà la discesa di masse d’aria fredde dai Balcani, mantenendo un contesto instabile e a tratti perturbato.

Seconda decade di aprile: più piogge e clima umido

Dopo la fase fredda, l’anticiclone atlantico potrebbe allungarsi verso l’Europa occidentale, favorendo l’ingresso di perturbazioni più miti ma umide. La seconda decade di aprile potrebbe quindi essere caratterizzata da:
    •    Piogge diffuse, specialmente nelle giornate centrali del mese
    •    Temperature in graduale aumento, con massime tra 15 e 20°C
    •    Alternanza tra schiarite e annuvolamenti compatti, tipici delle fasi atlantiche
    •    Ventilazione più umida, con possibili episodi di Scirocco

Le precipitazioni potrebbero risultare abbondanti, soprattutto nelle zone del Salento e del Tavoliere, mentre le temperature rimarranno comunque contenute, senza particolari eccessi di caldo.

Terza decade di aprile: possibile ondata di caldo con 30 gradi

L’ultima parte del mese potrebbe segnare un cambiamento radicale del quadro meteorologico. Le proiezioni a lungo termine indicano un possibile affondo di una depressione sull’Atlantico, che potrebbe attivare una decisa risalita africana verso l’Italia meridionale. Se questo scenario venisse confermato, la Puglia sperimenterebbe una forte impennata termica, con valori tipicamente estivi.

Le conseguenze di questa risalita subtropicale potrebbero essere:
    •    Temperature massime fino a 30°C, soprattutto nelle zone interne di Foggia, Bari e Taranto
    •    Clima afoso e secco, con cieli spesso lattiginosi per la presenza di pulviscolo sahariano
    •    Pochissime precipitazioni e aumento del rischio di incendi nelle aree più aride
    •    Mare calmo, con venti deboli o assenti

Questo tipo di configurazione, tipico della primavera avanzata, segnerebbe un drastico passaggio dal freddo invernale alla prima ondata di caldo estivo, con effetti significativi sulla vegetazione e sull’agricoltura.

Un aprile dagli estremi: cosa aspettarsi nei prossimi giorni?

L’evoluzione meteo di aprile sulla Puglia appare ancora molto incerta, ma una cosa è chiara: sarà un mese caratterizzato da forti contrasti termici. Si passerà dal pericolo di freddo e neve nella prima parte del mese a una fase più instabile e umida nella seconda, per poi arrivare a una risalita africana con temperature estive nell’ultima decade. Il quadro meteorologico andrà monitorato con attenzione, perché la primavera del 2025 potrebbe riservare sorprese estreme e improvvisi cambi di scenario.

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