![]() ![]() ![]() |
Stratwarming e Final Warming: quale impatto sulla primavera? La stagione primaverile potrebbe aprirsi con uno scenario meteo fortemente anomalo, a causa degli effetti dello stratwarming che si è verificato nel mese di marzo. Questo riscaldamento della stratosfera, ormai assimilabile a un final warming, potrebbe avere un ruolo chiave nel modellare le condizioni atmosferiche delle prossime settimane. Il rischio principale è che questa dinamica amplifichi le anomalie ereditate dall’inverno, mantenendo un pattern persistente che potrebbe tradursi in temperature nettamente sopra la media. L’andamento degli ultimi mesi ha visto un dominio di configurazioni bariche che hanno spesso favorito fasi miti e perturbate, alternate a brevi incursioni fredde. Ora, con la fine dell’inverno meteorologico e l’avvicinarsi della primavera, il final warming potrebbe non solo consolidare questa tendenza, ma addirittura accentuarla. L’effetto potrebbe essere quello di un ulteriore riscaldamento delle temperature, soprattutto su Europa e Mediterraneo, con conseguenze dirette anche sull’Italia. Rischio di una primavera bollente: anomalie termiche in aumento? Se il final warming dovesse amplificare il quadro già visto in inverno, allora la primavera 2024 potrebbe essere caratterizzata da una persistente anomalia termica positiva. Ciò significa che le temperature potrebbero mantenersi costantemente sopra la media, con periodi di caldo anticipato e scarti significativi rispetto ai valori tipici del periodo. Le proiezioni attuali suggeriscono che: La persistenza di un pattern ereditato dall’inverno, unita agli effetti dello stratwarming, potrebbe quindi creare una primavera bollente, con temperature in costante aumento e anomalie termiche che potrebbero risultare anche più accentuate di quelle registrate negli ultimi anni. Non è esclusa un’ondata di freddo tardiva Nonostante il rischio di una primavera insolitamente calda, non si può escludere del tutto la possibilità di una ondata di freddo tardiva. Eventuali movimenti del vortice polare, ancora in fase di riassestamento dopo lo stratwarming, potrebbero favorire colpi di coda invernali, soprattutto tra fine marzo e aprile. Questi episodi di freddo tardivo potrebbero manifestarsi con: Tuttavia, qualora si verificasse un’ondata fredda, potrebbe trattarsi di un evento rapido e isolato, con un successivo ritorno delle temperature sopra media nel giro di pochi giorni. Primavera 2024: caldo anticipato o nuovi sbalzi termici? L’evoluzione meteo resta complessa e ancora da definire nei dettagli. La presenza di un final warming in stratosfera potrebbe spingere il quadro termico verso anomalie positive durature, ma resta aperta l’ipotesi di episodi instabili e di brevi irruzioni fredde tardive. Le prossime settimane saranno decisive per capire quale sarà l’impatto reale dello stratwarming sulla stagione primaverile. Se il pattern invernale dovesse persistere e intensificarsi, il rischio di una primavera bollente diventerebbe sempre più concreto, con temperature fuori norma e periodi di caldo precoce su buona parte dell’Italia. Leggi anche: Puglia, Neve a marzo come il 1987? Non sarebbe una novità Leggi anche: Stratwarming? Rischio di Gelo e Neve sull'Italia Leggi anche: Aria africana ad aprile? Pasqua bollente? La tendenza Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
• Le aree mediterranee, Italia compresa, potrebbero sperimentare temperature superiori alla norma, con un anticipo dell’estate già tra aprile e maggio.
• Il Nord Europa potrebbe invece restare più esposto a incursioni perturbate e sbalzi termici più marcati.
• Il rischio di periodi siccitosi potrebbe aumentare, specialmente sulle regioni centrali e meridionali.
• Aria fredda continentale in arrivo da est, con temperature in picchiata soprattutto sulle regioni adriatiche.
• Nevicate fuori stagione in Appennino, con possibili fiocchi fino a quote collinari in caso di irruzioni più intense.
• Gelo primaverile nelle zone interne del Nord e del Centro, con possibili danni alle coltivazioni.