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Dopo un inverno segnato da lunghi periodi miti e un avvio di marzo dalle caratteristiche quasi primaverili, la situazione potrebbe presto subire un ribaltamento radicale, soprattutto sulla Puglia. Gli ultimi aggiornamenti modellistici evidenziano un rischio crescente di freddo tardivo nella seconda metà del mese, con un possibile coinvolgimento dell’Italia meridionale. Il motivo principale di questa evoluzione è legato al Final Warming, un evento atmosferico che, se confermato nei prossimi giorni, potrebbe determinare l’ultima vera ondata di gelo della stagione, coinvolgendo anche la Puglia. Dopo il 17/18 marzo, gli effetti dello stratwarming inizieranno a farsi sentire sulla troposfera, creando le condizioni ideali per discese fredde anche verso il Mediterraneo. Final Warming: perché può cambiare le sorti della primavera? Ogni anno, tra fine inverno e l’inizio della primavera, la stratosfera subisce un cambiamento importante, noto come Final Warming. A differenza di uno stratwarming classico, che può favorire ondate fredde intermittenti nel cuore dell’inverno, il Final Warming è l’evento che segna la chiusura della stagione invernale a livello stratosferico. Quest’anno, i segnali suggeriscono che il Final Warming potrebbe risultare piuttosto intenso, con ripercussioni sullo schema barico europeo. Da qui nasce il rischio di un nuovo raffreddamento tardivo sulla Puglia. Freddo tardivo in Puglia: i precedenti non mancano Sebbene marzo e aprile siano mesi di transizione, con sbalzi termici anche marcati, non è la prima volta che la Puglia sperimenta un’ondata di freddo tardivo. Questi eventi ci ricordano che la primavera può riservare colpi di scena, soprattutto quando è in atto una dinamica stratosferica complessa come quella che stiamo osservando in questi giorni. Cosa può succedere in Puglia dopo il 17/18 marzo? Le possibilità di un nuovo colpo di coda invernale sulla regione stanno aumentando e i prossimi giorni saranno fondamentali per capire l’effettiva evoluzione. Le principali ipotesi attualmente in gioco sono due: Le città pugliesi più esposte al freddo tardivo Se la discesa fredda si concretizzasse, le aree più colpite sarebbero: Cosa aspettarsi per il proseguo della primavera? L’incertezza è ancora elevata, ma una cosa è certa: la primavera 2025 potrebbe essere caratterizzata da forti contrasti termici. Dopo l’eventuale fase fredda di fine marzo, la tendenza successiva potrebbe vedere un rapido rialzo delle temperature, con le prime vere ondate di caldo africano già ad aprile. L’alternanza tra aria fredda e risalite calde sarà una costante, rendendo questa primavera particolarmente instabile e imprevedibile. Conclusioni: attenzione agli aggiornamenti Il possibile freddo tardivo in Puglia dopo il 17/18 marzo è una tendenza da monitorare con attenzione. Gli effetti del Final Warming potrebbero essere determinanti per l’evoluzione meteo delle prossime settimane, e non è da escludere che l’Italia venga coinvolta in una nuova irruzione fredda prima della fine del mese. Nei prossimi giorni sarà fondamentale seguire gli aggiornamenti dei modelli meteorologici per capire quanto questo scenario sia realmente possibile e quali saranno le regioni più coinvolte. Leggi anche: Puglia, Neve a marzo come il 1987? Non sarebbe una novità Leggi anche: Stratwarming? Rischio di Gelo e Neve sull'Italia Leggi anche: Aria africana ad aprile? Pasqua bollente? La tendenza Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
• Se il Final Warming avviene in modo brusco e deciso, il Vortice Polare viene destabilizzato, portando masse d’aria fredda a scivolare verso sud.
• Se invece il processo è più graduale, il freddo rimane confinato alle alte latitudini senza particolari effetti in Europa.
• Marzo 1987: una delle più intense ondate fredde di fine stagione, con neve fino in pianura su diverse aree della Puglia.
• Marzo 2005: irruzione fredda tardiva con gelate notturne e temperature di gran lunga inferiori alla media del periodo.
• Aprile 2021: un’anomalia gelida portò nevicate sugli Appennini e un calo termico improvviso anche in Puglia.
1. Afflusso freddo da est
• Una massa d’aria gelida dalla Russia potrebbe scendere fin verso il Mediterraneo, interessando in modo particolare il versante adriatico.
• In questo scenario, la Puglia vedrebbe un calo delle temperature significativo, con possibilità di venti forti di Tramontana e qualche fenomeno nevoso nelle zone interne.
2. Discesa artica diretta verso il Mediterraneo centrale
• Se il Final Warming dovesse avere effetti più incisivi, potremmo assistere a un’ondata di gelo tardivo più marcata, con una vera e propria irruzione artica.
• Questo porterebbe temperature in picchiata, piogge e persino episodi nevosi a quote molto basse, situazione più rara ma comunque possibile in caso di configurazione favorevole.
• Foggia e il Tavoliere: rischio maggiore di temperature vicine allo zero e possibili gelate notturne.
• Bari e la Murgia: possibilità di rovesci accompagnati da aria molto fredda, con possibili fiocchi nelle zone collinari.
• Lecce e il Salento: il calo termico potrebbe essere più attenuato, ma il forte vento potrebbe far percepire temperature molto più basse.