Primavera da estremi climatici. Caldo africano ma forte gelo in agguato


di  Redazione, 11-03-2025 ore 20:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Marzo e aprile 2025 potrebbero regalare una delle primavere più bizzarre e instabili degli ultimi anni, caratterizzata da un’alternanza tra ondate di caldo africano e incursioni fredde tardive. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici indicano la possibilità di scarti termici impressionanti, con giornate che potrebbero superare i 25 gradi seguite da bruschi crolli delle temperature sotto la media stagionale.

Perché la primavera 2025 sarà così estrema?

Alla base di questa dinamica c’è un fattore chiave: lo stratwarming in atto. Il riscaldamento della stratosfera, che ha raggiunto il suo apice nei primi giorni di marzo, potrebbe generare effetti a lungo termine anche nei mesi primaverili. La conseguenza principale è un indebolimento del vortice polare, che favorisce la discesa di masse d’aria fredda verso le medie latitudini.

Tuttavia, l’Europa e l’Italia si trovano in una posizione delicata: da un lato le correnti fredde artiche o continentali, dall’altro l’anticiclone africano pronto a risalire con prepotenza. Questo scenario lascia spazio a:
    •    Forti sbalzi termici, con giornate molto calde seguite da ritorni improvvisi di freddo.
    •    Temporali e grandinate intense, causati dai contrasti tra masse d’aria di diversa origine.
    •    Nevicate tardive, specialmente sulle Alpi e sull’Appennino, ma con possibili sorprese anche a quote più basse.

Quando potrebbe arrivare il caldo africano?

Le proiezioni a medio termine mostrano una prima fase calda tra il 20 e il 25 marzo, quando l’anticiclone africano potrebbe espandersi sull’Italia portando temperature fino a 25-27 gradi. Le regioni più coinvolte da questa ondata di caldo fuori stagione potrebbero essere:
    •    Centro-Sud Italia, con punte oltre i 25 gradi su Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia.
    •    Pianura Padana, con massime superiori ai 20 gradi, specie tra Emilia-Romagna e Veneto.
    •    Tirreno e Isole Maggiori, con aria calda e venti di scirocco che potrebbero spingere le temperature verso livelli quasi estivi.

Gelo in agguato dopo il caldo?

Nonostante la spinta calda, l’inverno potrebbe non essere ancora del tutto finito. Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, alcuni modelli ipotizzano una nuova discesa di aria artica o addirittura continentale, capace di ribaltare completamente la situazione.

Se tale tendenza si confermasse, potremmo assistere a un ritorno del freddo con possibili episodi di neve tardiva. Le regioni più a rischio sarebbero:
    •    Nord Italia, con un crollo termico improvviso e possibili nevicate sulle Alpi e localmente anche in pianura.
    •    Versante Adriatico, da Romagna a Molise, con possibili precipitazioni nevose fino a quote basse.
    •    Centro-Sud Appennino, dove il freddo potrebbe riportare la neve anche sotto i 1000 metri.

Perché questa primavera è così estrema?

La colpa di questa situazione è da ricercare nei grandi movimenti atmosferici. Il Final Warming, che segna il termine dell’inverno stratosferico, ha destabilizzato il vortice polare, creando forti ondulazioni nel flusso atmosferico. Questo significa che nei prossimi mesi:
    •    L’anticiclone africano potrà risalire con maggiore facilità, portando temperature fuori scala per il periodo.
    •    L’aria fredda potrà scendere in modo più incisivo, generando episodi invernali tardivi anche in piena primavera.

Se questi due elementi si alterneranno con rapidità, il meteo sarà caratterizzato da sbalzi estremi, con giornate dal sapore estivo seguite da crolli termici improvvisi.

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane?

I prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per capire quanto sarà forte l’anticiclone africano e se le incursioni fredde riusciranno a scendere fino all’Italia. Alcuni scenari ipotizzano:
    •    Ultima decade di marzo con una fase calda intensa, con valori sopra la media anche di 8-10 gradi.
    •    Possibile ondata di freddo tra fine marzo e inizio aprile, con neve tardiva su diverse regioni.
    •    Forti contrasti termici, con temporali violenti e possibili grandinate improvvise.

Conclusione: una primavera dalle mille sfumature

Il meteo della primavera 2025 potrebbe risultare uno dei più estremi degli ultimi anni, con caldo africano e incursioni di gelo a sorpresa. L’alternanza tra picchi termici e brusche discese delle temperature renderà il clima imprevedibile, con periodi quasi estivi seguiti da colpi di coda invernali.

Per ora, non si può escludere nulla, ma una cosa è certa: la primavera non sarà affatto monotona e ci riserverà ancora molte sorprese.

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