Meteo: Freddo dopo metà marzo? Situazione rischiosa da neve su molte regioni
 di Redazione, 11-03-2025 ore 17:00  
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Marzo è spesso sinonimo di instabilità e colpi di scena, ma quest’anno potrebbe superare ogni aspettativa. Dopo un avvio di mese segnato da temperature miti e persino da punte sopra i 20 gradi in alcune regioni, il meteo potrebbe cambiare radicalmente dopo metà marzo. Il motivo? Il Final Warming in atto potrebbe portare un’irruzione di aria gelida tardiva, con il rischio di neve su molte regioni italiane. Perché il freddo potrebbe tornare dopo il 15 marzo? L’attenzione è puntata sulla dinamica stratosferica che sta caratterizzando questo periodo. Il Final Warming, ovvero il riscaldamento improvviso della stratosfera che segna la fine della stagione fredda, potrebbe avere ripercussioni sulla troposfera, scatenando una discesa di aria gelida verso l’Europa centrale e il Mediterraneo. Se tale dinamica dovesse concretizzarsi, potremmo assistere a: Alcuni modelli meteorologici mostrano una configurazione molto favorevole a un nuovo episodio invernale, con masse d’aria gelida in arrivo dalla Russia o dal Nord Europa. Quali regioni potrebbero essere colpite dal freddo e dalla neve? Se l’irruzione fredda si concretizzasse, le aree maggiormente a rischio sarebbero: Neve in pianura? Possibile tra il 17 e il 21 marzo L’elemento più interessante riguarda la possibilità di neve fino in pianura. In alcuni casi, le incursioni fredde di marzo riescono a produrre nevicate anche su città come Torino, Bologna, Firenze e perfino Roma, se l’aria gelida interagisce con le perturbazioni atlantiche. Secondo le ultime proiezioni, il periodo più critico potrebbe essere tra il 17 e il 21 marzo, quando un vortice ciclonico potrebbe svilupparsi nel Mediterraneo e interagire con l’aria fredda in discesa dal Nord Europa. Final Warming: rischio di un colpo di coda invernale? A rendere la situazione ancora più incerta è la difficoltà dei modelli nel prevedere gli effetti reali del Final Warming. Questo fenomeno, infatti, può avere impatti diversi: Questa incertezza rende cruciale seguire gli aggiornamenti nei prossimi giorni, perché tutto potrebbe cambiare all’ultimo momento. Conclusione: marzo non ha ancora finito di sorprendere Dopo metà mese, il meteo potrebbe subire un vero stravolgimento, con freddo e neve su molte regioni. Il Final Warming potrebbe spingere una massa d’aria gelida sull’Europa, con effetti anche sull’Italia. Le regioni del Centro-Nord e il versante adriatico saranno le più esposte, ma non si escludono sorprese anche al Sud. Conferme o smentite arriveranno nei prossimi giorni, ma una cosa è certa: la primavera potrebbe tardare ancora un po’ a imporsi, lasciando spazio a un ultimo colpo di coda invernale. Leggi anche: Puglia, Neve a marzo come il 1987? Non sarebbe una novità Leggi anche: Stratwarming? Rischio di Gelo e Neve sull'Italia Leggi anche: Aria africana ad aprile? Pasqua bollente? La tendenza Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
• Un calo termico significativo, con temperature anche sotto la media del periodo.
• Nevicate a quote basse, specialmente nelle regioni del Centro-Nord e lungo il versante adriatico.
• Un possibile affondo artico, che potrebbe coinvolgere l’Italia con piogge, venti sostenuti e persino neve in pianura.
• Nord Italia: possibilità di nevicate su Alpi e Appennini settentrionali, ma con episodi anche in pianura, specie tra Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
• Centro Italia: attenzione alle regioni adriatiche come Marche, Abruzzo e Molise, dove la neve potrebbe scendere a bassa quota.
• Sud Italia: il freddo potrebbe raggiungere anche Puglia, Campania, Basilicata e Calabria, con nevicate sui rilievi e un abbassamento delle temperature anche nelle città costiere.
• Se il raffreddamento troposferico sarà diretto, allora l’aria gelida si riverserà sull’Europa e sull’Italia, con temperature sotto la media e neve fino a bassa quota.
• Se invece l’effetto sarà più diluito, l’Italia potrebbe ritrovarsi in una posizione meno esposta, con semplici episodi di maltempo senza un vero tracollo termico.
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