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Le prime proiezioni per l’estate 2025 non lasciano presagire nulla di buono. I modelli climatici iniziano a delineare una stagione caratterizzata da forti ondate di caldo africano, con temperature estreme che potrebbero superare la soglia dei 40°C in diverse aree del Mediterraneo e dell’Italia. Dopo una primavera instabile e caratterizzata da sbalzi termici, l’atmosfera potrebbe prendere una direzione ben precisa con l’anticiclone africano pronto a dominare la scena per lunghi periodi. Se questa tendenza venisse confermata, potremmo trovarci di fronte a un’estate tra le più calde mai registrate, con lunghi periodi di siccità e possibili picchi di calore davvero preoccupanti. I segnali di una stagione estrema: cosa dicono i modelli Le tendenze stagionali, pur essendo ancora da confermare, evidenziano alcuni fattori chiave che potrebbero rendere l’estate 2025 bollente e con temperature record: Le zone più colpite: dove farà più caldo? Se l’attuale tendenza trovasse conferme nei prossimi aggiornamenti, le regioni più a rischio di ondate di caldo estremo sarebbero: Siccità e rischio incendi: un’estate da allarme rosso? Un’estate dominata dall’anticiclone africano non significa solo caldo estremo, ma anche siccità e rischio incendi in aumento. Quanto durerà il caldo? Le proiezioni parlano di un’estate lunga, con temperature elevate che potrebbero prolungarsi fino a settembre inoltrato. Conclusione: estate da record in arrivo? Al momento, tutti i segnali puntano verso un’estate 2025 estremamente calda e con temperature da record. Tuttavia, è ancora presto per avere certezze assolute, ed è necessario seguire gli aggiornamenti meteo nelle prossime settimane. Se la tendenza fosse confermata, prepariamoci a un’estate rovente, con lunghe fasi di caldo africano, temperature estreme e possibili disagi legati alla siccità. La speranza è che ci siano almeno brevi pause più fresche per attenuare gli effetti di un caldo che, se persistente, potrebbe mettere a dura prova persone e ambiente. Leggi anche: Puglia, Neve a marzo come il 1987? Non sarebbe una novità Leggi anche: Stratwarming? Rischio di Gelo e Neve sull'Italia Leggi anche: Aria africana ad aprile? Pasqua bollente? La tendenza Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
• Anticiclone africano dominante: a differenza degli anni scorsi, in cui l’anticiclone delle Azzorre riusciva a contrastare in parte l’aria rovente proveniente dal Sahara, le prime previsioni mostrano un rafforzamento delle risalite calde dall’Africa, con incursioni che potrebbero essere persistenti e durature.
• Temperature sopra la media: già a giugno si potrebbero toccare valori oltre i 35°C, con picchi più estremi a luglio e agosto. Alcuni modelli vedono superamenti dei 40°C in diverse regioni italiane, specialmente al Sud e nelle zone interne del Centro.
• Possibili anomalie da record: se questa tendenza si consolidasse, l’estate 2025 potrebbe rientrare tra le più calde di sempre, con anomalie termiche positive fino a +3/+5°C rispetto alla media del periodo.
• Sicilia, Calabria e Puglia: le prime a sentire gli effetti del caldo africano, con temperature che potrebbero spingersi oltre i 42-44°C nelle zone interne.
• Sardegna e Basilicata: anche qui il caldo potrebbe risultare opprimente, con valori che supererebbero facilmente i 40°C nei mesi centrali dell’estate.
• Lazio, Toscana e Umbria: possibile coinvolgimento con ondate di calore forti, anche se alternate a episodi di instabilità.
• Pianura Padana: non esclusi periodi di caldo afoso, con valori percepiti estremamente elevati a causa dell’umidità.
• Le piogge potrebbero essere molto scarse, con conseguenze dirette sui bacini idrici e sull’agricoltura.
• Il rischio incendi potrebbe aumentare, specialmente nelle regioni più esposte alla siccità prolungata, come Sardegna, Calabria e Sicilia.
• Eventuali temporali estivi potrebbero essere molto violenti, con fenomeni estremi come grandinate e downburst, dovuti all’accumulo di energia generato dal forte riscaldamento del suolo.
• Giugno potrebbe già presentare anomalie termiche positive, con giornate roventi a partire dalla seconda metà del mese.
• Luglio e agosto rischiano di essere i mesi più caldi, con una persistenza di ondate di calore senza particolari pause.
• Settembre potrebbe mantenere temperature oltre la media, con un rallentamento del caldo solo verso la fine del mese.