Estate infuocata? Proiezione bollente con caldo africano. Temperature estreme


di  Redazione, 08-03-2025 ore 20:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le prime proiezioni per l’estate 2025 non lasciano presagire nulla di buono. I modelli climatici iniziano a delineare una stagione caratterizzata da forti ondate di caldo africano, con temperature estreme che potrebbero superare la soglia dei 40°C in diverse aree del Mediterraneo e dell’Italia.

Dopo una primavera instabile e caratterizzata da sbalzi termici, l’atmosfera potrebbe prendere una direzione ben precisa con l’anticiclone africano pronto a dominare la scena per lunghi periodi. Se questa tendenza venisse confermata, potremmo trovarci di fronte a un’estate tra le più calde mai registrate, con lunghi periodi di siccità e possibili picchi di calore davvero preoccupanti.

I segnali di una stagione estrema: cosa dicono i modelli

Le tendenze stagionali, pur essendo ancora da confermare, evidenziano alcuni fattori chiave che potrebbero rendere l’estate 2025 bollente e con temperature record:
    •    Anticiclone africano dominante: a differenza degli anni scorsi, in cui l’anticiclone delle Azzorre riusciva a contrastare in parte l’aria rovente proveniente dal Sahara, le prime previsioni mostrano un rafforzamento delle risalite calde dall’Africa, con incursioni che potrebbero essere persistenti e durature.
    •    Temperature sopra la media: già a giugno si potrebbero toccare valori oltre i 35°C, con picchi più estremi a luglio e agosto. Alcuni modelli vedono superamenti dei 40°C in diverse regioni italiane, specialmente al Sud e nelle zone interne del Centro.
    •    Possibili anomalie da record: se questa tendenza si consolidasse, l’estate 2025 potrebbe rientrare tra le più calde di sempre, con anomalie termiche positive fino a +3/+5°C rispetto alla media del periodo.

Le zone più colpite: dove farà più caldo?

Se l’attuale tendenza trovasse conferme nei prossimi aggiornamenti, le regioni più a rischio di ondate di caldo estremo sarebbero:
    •    Sicilia, Calabria e Puglia: le prime a sentire gli effetti del caldo africano, con temperature che potrebbero spingersi oltre i 42-44°C nelle zone interne.
    •    Sardegna e Basilicata: anche qui il caldo potrebbe risultare opprimente, con valori che supererebbero facilmente i 40°C nei mesi centrali dell’estate.
    •    Lazio, Toscana e Umbria: possibile coinvolgimento con ondate di calore forti, anche se alternate a episodi di instabilità.
    •    Pianura Padana: non esclusi periodi di caldo afoso, con valori percepiti estremamente elevati a causa dell’umidità.

Siccità e rischio incendi: un’estate da allarme rosso?

Un’estate dominata dall’anticiclone africano non significa solo caldo estremo, ma anche siccità e rischio incendi in aumento.
    •    Le piogge potrebbero essere molto scarse, con conseguenze dirette sui bacini idrici e sull’agricoltura.
    •    Il rischio incendi potrebbe aumentare, specialmente nelle regioni più esposte alla siccità prolungata, come Sardegna, Calabria e Sicilia.
    •    Eventuali temporali estivi potrebbero essere molto violenti, con fenomeni estremi come grandinate e downburst, dovuti all’accumulo di energia generato dal forte riscaldamento del suolo.

Quanto durerà il caldo?

Le proiezioni parlano di un’estate lunga, con temperature elevate che potrebbero prolungarsi fino a settembre inoltrato.
    •    Giugno potrebbe già presentare anomalie termiche positive, con giornate roventi a partire dalla seconda metà del mese.
    •    Luglio e agosto rischiano di essere i mesi più caldi, con una persistenza di ondate di calore senza particolari pause.
    •    Settembre potrebbe mantenere temperature oltre la media, con un rallentamento del caldo solo verso la fine del mese.

Conclusione: estate da record in arrivo?

Al momento, tutti i segnali puntano verso un’estate 2025 estremamente calda e con temperature da record. Tuttavia, è ancora presto per avere certezze assolute, ed è necessario seguire gli aggiornamenti meteo nelle prossime settimane.

Se la tendenza fosse confermata, prepariamoci a un’estate rovente, con lunghe fasi di caldo africano, temperature estreme e possibili disagi legati alla siccità. La speranza è che ci siano almeno brevi pause più fresche per attenuare gli effetti di un caldo che, se persistente, potrebbe mettere a dura prova persone e ambiente.

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