Meteo: Neve in arrivo su molte nazioni europee. I rischi per l’Italia


di  Redazione, 08-03-2025 ore 13:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le ultime proiezioni meteo indicano un’importante svolta per il mese di marzo: una massa d’aria molto fredda sta per riversarsi sull’Europa settentrionale e nord-orientale, portando nevicate fino in pianura e accumuli al suolo in diverse nazioni. Il colpo di coda dell’inverno potrebbe non fermarsi lì, con l’Italia che resta in attesa degli eventi che potrebbero coinvolgerla nella seconda metà del mese.

L’elemento chiave di questa dinamica è lo stratwarming in atto nei giorni scorsi, che sta provocando importanti modifiche nella circolazione atmosferica. La conseguenza immediata sarà un raffreddamento molto intenso su ampie zone d’Europa, con il rischio che anche il nostro Paese possa essere investito dagli effetti di questa nuova configurazione climatica.

Neve abbondante in arrivo: le nazioni europee più colpite

Le proiezioni dei principali modelli meteorologici concordano sul fatto che, dopo il 12 marzo, l’aria fredda in discesa dalle latitudini artiche avrà un impatto deciso su diverse aree del continente. Le nazioni più esposte alla neve in pianura e agli accumuli al suolo saranno:
    •    Germania e Polonia, con temperature in forte calo e nevicate localmente abbondanti, soprattutto sui settori centro-orientali.
    •    Paesi Bassi e Belgio, che potrebbero vedere fiocchi bianchi spingersi fino a basse quote, una situazione piuttosto insolita per il mese di marzo.
    •    Repubblica Ceca, Slovacchia e Austria, dove l’aria gelida favorirà accumuli significativi anche nelle aree di pianura.
    •    Paesi Baltici e Russia occidentale, con un ritorno dell’inverno pieno e nevicate diffuse.

A rendere la situazione ancora più estrema sarà la possibile formazione di un’area depressionaria sull’Europa centrale, in grado di intensificare le precipitazioni nevose e prolungare il periodo di maltempo.

L’Italia resta in attesa: cosa potrebbe accadere dopo metà marzo?

Mentre il nord Europa e i Balcani si apprestano a fare i conti con l’ondata di gelo, l’Italia resta in una posizione intermedia, ancora incerta. La traiettoria dell’aria fredda sarà cruciale: se l’irruzione gelida dovesse abbassarsi ulteriormente, il nostro Paese potrebbe essere coinvolto in una fase fredda e nevosa tra il 15 e il 20 marzo.

I modelli meteorologici ancora non danno certezze assolute, ma alcune proiezioni iniziano a individuare possibili scenari per l’Italia:
    •    Centro-Nord a rischio gelo tardivo, con temperature in netto calo e possibilità di nevicate a quote collinari.
    •    Versante Adriatico sotto osservazione, in particolare per Abruzzo, Molise e Puglia, dove l’aria fredda potrebbe portare neve fino a bassa quota.
    •    Possibile coinvolgimento anche del Sud, ma in un secondo momento e in base alla posizione delle perturbazioni atlantiche.

Sarà fondamentale monitorare i prossimi aggiornamenti modellistici, perché piccole variazioni nella posizione del nucleo gelido potrebbero ribaltare completamente le previsioni per il nostro Paese.

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane?

La seconda metà di marzo potrebbe rivelarsi particolarmente dinamica, con un’alternanza tra fasi fredde e tentativi dell’anticiclone di riprendersi spazio. I modelli delineano scenari molto contrastanti:
    •    Se l’aria gelida riuscirà a scendere fino al Mediterraneo, l’Italia potrebbe vivere un episodio di freddo tardivo con neve a bassa quota.
    •    Se il nucleo freddo resterà confinato sull’Europa centrale e orientale, il nostro Paese potrebbe essere lambito solo marginalmente, con un calo termico meno incisivo.

La situazione è estremamente delicata e in continua evoluzione, motivo per cui sarà fondamentale seguire con attenzione gli aggiornamenti nei prossimi giorni.

Conclusione: l’Italia tra gelo e anticiclone, tutto ancora da scrivere

L’arrivo di una massa d’aria molto fredda su molte nazioni europee è ormai una certezza, e dopo il 12 marzo il continente vivrà una fase rigidamente invernale. L’Italia, invece, resta in attesa degli sviluppi, con la concreta possibilità di essere coinvolta nella seconda metà del mese.

Gli occhi restano puntati sulle prossime emissioni dei modelli, che nei prossimi giorni potrebbero delineare scenari sorprendenti. Se l’aria gelida troverà la giusta traiettoria, neve e freddo tardivi potrebbero arrivare anche sulle nostre regioni, prolungando l’inverno in un mese solitamente caratterizzato dall’arrivo della primavera.

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