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L’inizio di marzo in Puglia sta regalando giornate dal sapore quasi primaverile, con temperature ben sopra la media del periodo e un clima che sembra voler anticipare l’arrivo della bella stagione. Da giovedì 6 marzo e nei prossimi giorni, infatti, l’influenza di un’area di alta pressione di matrice subtropicale ha determinato un aumento significativo delle temperature, con valori che in alcune zone hanno sfiorato i 20°C. Questo trend potrebbe però essere solo un’illusione temporanea, perché da metà mese lo scenario potrebbe ribaltarsi completamente, con il rischio di un’ondata di gelo e neve che potrebbe sorprendere la regione. Marzo in due fasi: prima caldo anomalo, poi gelo tardivo? L’elemento chiave di questa evoluzione risiede nello stratwarming in atto proprio in questi giorni. Il riscaldamento stratosferico che si sta sviluppando sul comparto polare potrebbe avere ripercussioni significative anche sulla troposfera, ovvero sullo strato atmosferico più vicino alla superficie terrestre. Questo processo potrebbe portare a un forte raffreddamento nella seconda parte di marzo, con una possibile incursione di aria fredda continentale diretta verso l’Europa e l’Italia. Se questa dinamica dovesse concretizzarsi, la Puglia potrebbe trovarsi nel mirino di un’ondata di freddo e neve tardiva, specialmente tra il 15 e il 20 marzo. Un’evoluzione che, se confermata, potrebbe portare un netto crollo delle temperature, con differenze anche di 15-20°C rispetto ai valori attuali. Possibili effetti del gelo in Puglia Nel caso in cui lo stratwarming generasse un’incisiva discesa di aria gelida sull’Europa orientale e sul Mediterraneo centrale, la Puglia potrebbe essere esposta a condizioni meteo molto diverse da quelle attuali. Tra i possibili effetti: Previsioni per la Puglia: cosa aspettarsi dopo metà marzo? Le ultime tendenze modellistiche indicano un periodo di forte instabilità a partire dalla seconda decade di marzo, con un possibile cambio radicale dello scenario climatico. Se fino al 10-12 marzo il protagonista sarà il caldo anomalo, con temperature spesso sopra i 18-20°C, dal 13-15 marzo la situazione potrebbe mutare drasticamente, con il possibile arrivo di una massa d’aria molto più fredda. Le aree maggiormente a rischio di neve potrebbero essere: Perché lo stratwarming può ribaltare tutto? Lo stratwarming è un fenomeno che non garantisce sempre lo stesso tipo di effetti, ma quando è particolarmente intenso può generare un rafforzamento dell’anticiclone russo-siberiano, favorendo così l’irruzione di aria gelida verso l’Europa. Se questo dovesse accadere, l’Italia potrebbe trovarsi nel mezzo di un raffreddamento tardivo, con conseguenze che potrebbero protrarsi anche fino alla fine di marzo. Marzo da record? Caldo e freddo a confronto Questo mese si sta rivelando estremamente dinamico, con una prima parte caratterizzata da temperature ben oltre la norma e una seconda parte che potrebbe vedere un ribaltamento totale delle condizioni meteo. Non sarebbe una novità per la Puglia assistere a episodi di freddo e neve a marzo: negli archivi storici esistono numerosi casi di neve tardiva, anche in anni recenti. Cosa accadrà nei prossimi giorni? Leggi anche: Puglia, Neve a marzo come il 1987? Non sarebbe una novità Leggi anche: Stratwarming? Rischio di Gelo e Neve sull'Italia Leggi anche: Aria africana ad aprile? Pasqua bollente? La tendenza Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
• Calo repentino delle temperature, con valori sotto la media stagionale e possibilità di gelate tardive nelle aree interne.
• Neve fino a bassa quota, in particolare sulle zone collinari e interne, ma con possibili sorprese anche su alcune città costiere se il freddo dovesse risultare particolarmente intenso.
• Fenomeni intensi a causa dei contrasti termici, con temporali di neve o rovesci accompagnati da venti forti, specialmente nel versante adriatico.
• Gargano e Subappennino Dauno, dove la neve potrebbe cadere fino a quote basse.
• Murge e zone interne della Puglia centrale, con possibili accumuli sulle alture.
• Salento, in caso di configurazioni favorevoli e temperature abbastanza rigide da permettere la neve fino a bassa quota.
Al momento, le conferme definitive arriveranno solo con l’aggiornamento dei modelli meteorologici, ma il rischio di un ritorno del freddo dopo il 12-15 marzo è sempre più concreto. Seguiremo gli sviluppi per capire se il caldo anomalo di questi giorni sarà davvero sconfitto dal gelo e dalla neve nella seconda metà del mese.