Meteo: Il Polo va a fuoco, Stravolgimenti inaspettati e repentini. Botta siberiana?


di  Redazione, 06-03-2025 ore 19:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Gli equilibri atmosferici globali sembrano sempre più instabili, e il Polo Nord sta vivendo un’anomalia termica senza precedenti. Questo fenomeno potrebbe innescare stravolgimenti meteorologici improvvisi, portando a una serie di effetti a cascata sul clima europeo e italiano. Se da una parte il riscaldamento anomalo dell’Artico destabilizza il Vortice Polare, dall’altra apre le porte a scambi meridiani molto marcati, con la concreta possibilità che l’Europa venga colpita da una botta siberiana tardiva.

Il Polo Nord si surriscalda: effetti sulla circolazione atmosferica

Le ultime analisi indicano che il Polo Nord sta registrando temperature ben oltre la media stagionale, con anomalie anche di 10-15 gradi sopra il normale in alcune aree. Questo significa che il Vortice Polare, il motore delle dinamiche invernali, potrebbe subire un dislocamento o addirittura uno split, con conseguenze significative sul clima di marzo e aprile.

Il riscaldamento dell’Artico comporta un rilassamento del Vortice Polare, che si traduce in un indebolimento della corrente a getto. Questo processo facilita le irruzioni di aria gelida siberiana verso l’Europa, creando condizioni favorevoli per un possibile colpo di coda dell’inverno, anche quando la primavera meteorologica è già iniziata.

Botta siberiana in arrivo? Quali conseguenze per l’Italia

L’ipotesi di una botta siberiana tardiva non è da escludere, soprattutto nella seconda metà di marzo. Le configurazioni atmosferiche lasciano aperto lo scenario di un’irruzione di aria gelida direttamente dalla Russia, capace di far crollare le temperature su gran parte dell’Europa e dell’Italia. Se confermata, questa dinamica potrebbe portare:
    •    Un drastico calo delle temperature, con valori sotto la media fino a 8-10 gradi
    •    Nevicate fino a bassa quota, specie sulle regioni adriatiche e interne del Centro-Sud
    •    Ventilazione sostenuta di bora e tramontana, con raffiche anche oltre i 70 km/h
    •    Gelo notturno marcato, con minime sotto lo zero anche in pianura

Questa ondata di gelo potrebbe colpire in modo particolare le regioni centro-meridionali, con particolare attenzione a Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Campania, dove i contrasti termici potrebbero generare temporali nevosi improvvisi.

Marzo tra estremi: dal caldo precoce alla possibilità di un colpo di coda invernale

Il vero problema di queste dinamiche è rappresentato dagli scarti termici estremi. Se nei primi giorni di marzo il clima potrebbe risultare insolitamente mite, con temperature fino a 20 gradi al Centro-Sud, una successiva discesa artica potrebbe ribaltare il quadro in poche ore. Questo comporterebbe una fase di gelo tardivo con conseguenze anche per l’agricoltura, specialmente nelle aree dove gli alberi da frutto sono già in fase di fioritura.

Non si esclude nemmeno la possibilità che il Mediterraneo risponda a questi contrasti con la formazione di depressioni cicloniche particolarmente intense, capaci di scatenare temporali violenti e nevicate fin sulle coste dell’Adriatico.

Quando potrebbe arrivare la svolta gelida?

Gli effetti dello stratwarming in corso dovrebbero concretizzarsi dopo il 12-14 marzo, con possibili ripercussioni su tutta la seconda parte del mese. Le ultime proiezioni modellistiche mostrano un’instabilità crescente attorno a metà mese, con l’ingresso di sacche di aria molto fredda provenienti dall’Europa dell’Est.

Se questa tendenza dovesse trovare conferma, l’Italia potrebbe vivere uno degli episodi freddi più tardivi degli ultimi anni, con un marzo che, invece di consolidare l’arrivo della primavera, potrebbe riportare scenari invernali improvvisi.

Situazione da monitorare: cosa aspettarsi nei prossimi giorni?

Le prossime emissioni modellistiche saranno cruciali per comprendere l’intensità e la traiettoria della possibile botta siberiana. In un contesto climatico sempre più estremo, gli scambi meridiani possono intensificarsi all’ultimo momento, portando a scenari imprevedibili e violenti.

Al momento, non si può escludere né una fase fredda con gelo e neve, né un rapido ritorno del clima mite, a seconda di dove si posizionerà il nucleo gelido in discesa dalla Siberia. Quel che è certo è che marzo sarà un mese di forti contrasti, dove il caldo anomalo e il freddo tardivo potrebbero alternarsi in modo repentino.

Gli aggiornamenti dei prossimi giorni saranno fondamentali per delineare meglio le dinamiche di questo periodo. Se il Vortice Polare cederà definitivamente, la seconda parte di marzo potrebbe rivelarsi molto più invernale del previsto, con nuove sorprese pronte a sconvolgere le previsioni.

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