Meteo: Bufere di Neve nelle prossime settimane? Lo stratwarming dice di sì


di  Redazione, 06-03-2025 ore 13:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno sembra voler prendersi la sua rivincita proprio nel cuore di marzo, con scenari che potrebbero riportare neve e gelo su molte zone d’Europa, Italia compresa. A dare credito a questa ipotesi è il potente stratwarming in atto, che sta alterando profondamente l’assetto del Vortice Polare e potrebbe scatenare condizioni atmosferiche del tutto inaspettate per questo periodo dell’anno.

Stratwarming e Vortice Polare: perché tutto cambia

Il fenomeno dello stratwarming consiste in un riscaldamento improvviso della stratosfera sopra il Polo Nord, che può avere conseguenze molto significative per la circolazione atmosferica. Quando la stratosfera si riscalda rapidamente, il Vortice Polare viene destabilizzato e le masse d’aria gelida che normalmente restano confinate nelle latitudini artiche possono riversarsi a sud, colpendo l’Europa e il Mediterraneo con ondate di gelo e bufere di neve anche tardive.

Secondo le ultime elaborazioni dei modelli numerici, questo stratwarming è molto intenso e potrebbe evolvere in un evento di tipo split, ovvero una vera e propria rottura del Vortice Polare. Se questo scenario venisse confermato, le conseguenze potrebbero essere estremamente rilevanti per il meteo delle prossime settimane, con un rischio concreto di bufere di neve anche a bassa quota.

Bufere di neve e colpi di scena: chi rischia di più?

Con uno stratwarming così forte, diventa molto difficile prevedere con certezza gli effetti, ma alcuni scenari iniziano a delinearsi:
    •    Centro-Sud Italia sotto tiro? Se il freddo riuscisse a sfondare fino al Mediterraneo, le regioni adriatiche e meridionali potrebbero essere le più esposte a nevicate tardive.
    •    Nord Italia tra gelo e neve? Nel caso in cui il blocco anticiclonico rimanesse più alto, il rischio di bufere di neve si sposterebbe sulle regioni settentrionali, con coinvolgimento anche della Pianura Padana.
    •    Forti contrasti termici? L’ingresso di aria fredda in un contesto primaverile potrebbe generare fenomeni estremi, con temporali nevosi e nevicate improvvise anche su zone dove ormai l’inverno sembrava finito.

Quando potrebbe accadere?

I modelli meteorologici indicano che gli effetti dello stratwarming potrebbero iniziare a manifestarsi dopo il 10/12 marzo, con un graduale ingresso di aria fredda in Europa. Tuttavia, il momento clou potrebbe arrivare tra il 15 e il 20 marzo, quando il gelo potrebbe colpire con maggiore intensità, dando vita a bufere di neve inaspettate. Se lo scenario più estremo venisse confermato, potremmo assistere a una delle più tardive irruzioni fredde degli ultimi anni, con accumuli nevosi significativi anche a quote insolitamente basse per la stagione.

Marzo pazzo: tutto da verificare

Nonostante i segnali siano chiari e lo stratwarming stia agendo con forza, le dinamiche atmosferiche restano complesse e soggette a continue evoluzioni. Ogni aggiornamento modellistico potrebbe cambiare lo scenario, aumentando o ridimensionando il rischio di bufere di neve. Per questo motivo, è fondamentale seguire attentamente i prossimi sviluppi, perché il mese di marzo potrebbe riservare sorprese meteo davvero eccezionali.

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