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Marzo è da sempre un mese di transizione, ma quest’anno le dinamiche meteorologiche sembrano voler esaltare ancora di più i contrasti termici, portando l’Italia a vivere una situazione potenzialmente estrema tra gelo siberiano e anticiclone africano. Dall’Abruzzo alla Puglia, lo scenario che si prospetta nelle prossime settimane potrebbe essere caratterizzato da sbalzi termici significativi, con periodi di freddo intenso alternati a fasi in cui il caldo potrebbe prendere il sopravvento. Contrasti estremi tra gelo e caldo L’elemento che più colpisce delle proiezioni per marzo è la netta contrapposizione tra due masse d’aria molto diverse: da un lato l’aria gelida di origine siberiana, dall’altro la spinta dell’anticiclone africano. Questa battaglia atmosferica potrebbe portare a situazioni meteo molto movimentate, con precipitazioni, venti intensi e sbalzi di temperatura da record. L’ingresso di aria gelida dalla Siberia, alimentato da un forte stratwarming, potrebbe condizionare la seconda metà di marzo, con una possibile ondata di freddo tardivo. Nel frattempo, le pulsazioni dell’anticiclone africano potrebbero rispondere con fiammate di caldo improvvise, facendo impennare le temperature anche oltre i 25 gradi in alcune zone del Sud. Le regioni più esposte alle oscillazioni termiche Se il gelo dovesse davvero spingersi verso l’Italia, le prime aree a essere colpite sarebbero Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, con particolare attenzione alle zone interne e collinari. I contrasti termici più forti potrebbero verificarsi proprio tra il versante adriatico e quello tirrenico, con sbalzi di temperatura che nel giro di pochi giorni potrebbero portare da condizioni quasi primaverili a scenari tipicamente invernali. Alcuni dei possibili effetti di questa situazione includono: Cosa dicono i modelli previsionali? Al momento, i modelli meteorologici mostrano una notevole incertezza sull’evoluzione della seconda metà di marzo. Tuttavia, due scenari principali sembrano emergere: Ciò che sembra certo è che la battaglia tra gelo siberiano e anticiclone africano sarà il vero tema dominante del mese di marzo, portando un meteo estremamente dinamico e ricco di sorprese. Tendenza da monitorare Se nelle prossime settimane lo stratwarming dovesse concretizzarsi in uno split del vortice polare, gli effetti sulla troposfera potrebbero risultare decisivi per il nostro Paese. Questo scenario favorirebbe un afflusso di aria gelida tardiva, con conseguenze che potrebbero manifestarsi proprio tra il 14 e il 20 marzo. D’altra parte, l’anticiclone africano potrebbe rispondere con altrettanta forza, creando una situazione di forti contrasti termici, con il rischio di temporali violenti e grandinate nelle zone di scontro tra masse d’aria opposte. Conclusioni: marzo sarà davvero estremo? I presupposti per un marzo caratterizzato da forti contrasti termici tra gelo siberiano e anticiclone africano ci sono tutti. Le regioni dell’Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia potrebbero vivere giornate con sbalzi termici clamorosi, passando da un clima quasi estivo a un ritorno improvviso dell’inverno nel giro di poche ore. Sarà fondamentale monitorare gli aggiornamenti dei modelli meteorologici per capire quale delle due forze avrà la meglio e in che misura l’Italia sarà coinvolta in questi cambiamenti estremi. Il mese di marzo potrebbe riservare sorprese davvero eccezionali, e la sfida tra il gelo e il caldo sarà la vera protagonista del periodo. Leggi anche: Puglia, Neve a marzo come il 1987? Non sarebbe una novità Leggi anche: Stratwarming? Rischio di Gelo e Neve sull'Italia Leggi anche: Aria africana ad aprile? Pasqua bollente? La tendenza Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI
• Neve tardiva in Appennino, con fiocchi che potrebbero scendere fino a quote basse se il gelo dovesse imporsi
• Forti venti di tramontana e grecale, che aumenterebbero la sensazione di freddo in diverse città costiere
• Piogge intense e possibili temporali, soprattutto nelle zone di confine tra aria fredda e calda
• Escursioni termiche elevate, con differenze di temperatura anche di 15-20 gradi nell’arco di pochi giorni
1. L’aria fredda riuscirà a imporsi, provocando un colpo di coda dell’inverno con freddo intenso e possibili nevicate tardive, specialmente tra Abruzzo, Molise e Puglia
2. L’anticiclone africano riuscirà a resistere, portando giornate molto miti e addirittura calde, con temperature che potrebbero raggiungere livelli quasi estivi nel Sud Italia