Ruggisce l’inverno, marzo pieno di sorprese gelide. Neve a larghe falde


di  Redazione, 04-03-2025 ore 13:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Uno scenario meteorologico anomalo: il ritorno dell’inverno a marzo?

Il mese di marzo è notoriamente imprevedibile, capace di alternare fasi miti e primaverili a incursioni fredde di stampo invernale. Quest’anno, però, gli ultimi aggiornamenti meteo lasciano spazio a ipotesi clamorose, con il rischio concreto di un ritorno del freddo tardivo e della neve a larghe falde su alcune zone d’Italia. Le analisi modellistiche indicano un’importante svolta dopo il 15 marzo, quando una discesa di aria artica potrebbe colpire il Mediterraneo, riportando condizioni tipicamente invernali.

La causa del possibile colpo di scena: lo Stratwarming in atto

Alla base di questa possibile evoluzione c’è un forte riscaldamento stratosferico (Stratwarming) avvenuto nei primi giorni di marzo. Questo fenomeno, spesso responsabile di eventi estremi invernali tardivi, ha indebolito e destabilizzato il Vortice Polare, creando le condizioni per discese di aria molto fredda dalle alte latitudini verso l’Europa. Gli effetti in troposfera potrebbero manifestarsi proprio nella seconda metà del mese, con conseguenze da monitorare attentamente.

Possibili scenari dopo il 15 marzo: freddo e neve anche in pianura?

Se la tendenza attuale dovesse essere confermata, l’Italia potrebbe essere investita da un’ondata di freddo con caratteristiche invernali ben definite, portando nevicate a basse quote e temperature sotto media per diversi giorni.
    •    Zone a rischio neve: le aree più esposte sarebbero quelle dell’Adriatico centrale e meridionale, ma anche la Pianura Padana potrebbe vedere fiocchi, specie se si instaurasse un cuscinetto freddo nelle vallate
    •    Temperature: valori in forte calo, con minime sottozero in diverse regioni, specie nelle zone interne e collinari
    •    Durata dell’evento: le proiezioni suggeriscono una fase di almeno 4-5 giorni di freddo intenso, con possibilità di nuove irruzioni fino a fine mese

Un marzo che somiglia a febbraio: tutto da confermare

Sebbene l’affidabilità dei modelli a lungo termine non sia ancora altissima, i segnali di una seconda parte di marzo fortemente condizionata dal freddo e dalla neve stanno diventando sempre più concreti. L’Italia potrebbe ritrovarsi nel bel mezzo di una dinamica atmosferica tipicamente invernale, a dispetto del calendario. Occorrerà seguire gli aggiornamenti per comprendere meglio la traiettoria delle masse d’aria fredda e l’intensità dell’evento, ma il rischio di un marzo più simile a febbraio appare ormai reale.

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