Doppio Stratwarming e doppio effetto meteo. Gelo e Neve a più riprese


di  Redazione, 04-03-2025 ore 11:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Uno scenario meteorologico complesso: lo stratwarming si sdoppia

Gli ultimi aggiornamenti meteo confermano un evento piuttosto raro: un doppio stratwarming con effetti distinti sulla circolazione atmosferica. Il primo impulso è già in corso e sta modificando la struttura del Vortice Polare, ma senza una rottura definitiva. Il secondo, invece, potrebbe essere decisivo e portare gelo e neve sull’Europa e sull’Italia dopo metà marzo.

Primo step: un displacement del Vortice Polare e l’ondata fredda di metà marzo

Attualmente, lo stratwarming sta avvenendo in modalità displacement, ovvero un semplice allungamento del Vortice Polare senza una vera e propria divisione. Questo fenomeno comporta un cambiamento nell’assetto delle correnti atmosferiche, rendendo più probabile un afflusso di aria fredda verso il Mediterraneo dopo il 10-11 marzo.
    •    Effetti attesi: un primo calo termico generalizzato sull’Italia con possibile ondata fredda
    •    Regioni più esposte: Nord Italia, Adriatico centrale e meridionale con possibili precipitazioni nevose anche a bassa quota
    •    Temperature: valori sotto media, ma senza un collasso termico significativo

Questa fase rappresenta un primo assaggio dell’inverno fuori stagione, ma non sarebbe la più intensa. Il vero colpo di scena potrebbe arrivare dopo metà mese.

Secondo step: lo stratwarming evolve in split e attiva il gelo tardivo

Se le proiezioni più recenti verranno confermate, il secondo stratwarming potrebbe portare alla definitiva spaccatura del Vortice Polare, generando un cosiddetto split. Questo evento attiverebbe due onde planetarie che potrebbero scendere verso l’Europa, aumentando in maniera drastica il rischio di gelo tardivo e neve su diverse aree dell’Italia.
    •    Finestra temporale: gli effetti potrebbero iniziare a manifestarsi tra il 15 e il 17 marzo, con massima intensità nella terza decade del mese
    •    Regioni a rischio neve: l’Adriatico centrale e meridionale, ma anche parte della Pianura Padana e delle zone interne del Centro-Sud
    •    Temperature: rischio di gelo intenso con minime sottozero anche in pianura

Se questa seconda fase dovesse realizzarsi, marzo 2025 potrebbe essere ricordato come uno dei più freddi della storia recente, con un inverno tardivo che colpirebbe in pieno la primavera meteorologica.

Un marzo dal volto invernale? Tutto da confermare

Sebbene la dinamica sia molto interessante, restano ancora margini di incertezza. Non tutti i modelli prevedono un impatto diretto sull’Italia, e l’effettiva intensità del freddo dipenderà dalla traiettoria delle masse d’aria gelida. Tuttavia, le possibilità di un evento significativo dopo il 15 marzo stanno aumentando, ed è cruciale seguire gli aggiornamenti per capire se davvero gelo e neve potranno fare la loro comparsa su una parte d’Italia a stagione primaverile già avviata.

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