Scenario in evoluzione: dopo il 10 marzo cambia tutto?
Le condizioni meteorologiche potrebbero subire una svolta significativa dopo il 10 marzo, con un possibile attacco artico che riporterebbe freddo intenso e neve fino in pianura. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli numerici segnalano un quadro ancora incerto, ma il segnale di un possibile affondo gelido sul Mediterraneo sta prendendo sempre più piede.
Lo Stratwarming e i suoi effetti in arrivo
La chiave di questa evoluzione risiede nello stratwarming, un improvviso riscaldamento della stratosfera che sta avvenendo proprio in questi giorni e che potrebbe avere ripercussioni significative sulla troposfera nel corso della seconda decade di marzo. Un evento di questo tipo può destabilizzare il Vortice Polare, favorendo lo scivolamento di masse d’aria gelida dalle latitudini artiche verso l’Europa.
Se questa dinamica dovesse concretizzarsi, l’Italia potrebbe trovarsi al centro di un’irruzione fredda con neve fino in pianura su diverse regioni. Le zone più esposte potrebbero essere:
• Nord Italia, con fiocchi possibili anche in pianura tra Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia
• Versante adriatico, con possibili nevicate fino alle coste tra Marche, Abruzzo e Molise
• Sud Italia, specie tra Puglia, Basilicata e Calabria, con neve a quote collinari
Temperature in picchiata e gelo tardivo?
L’eventuale ingresso di una massa d’aria artica potrebbe provocare un sensibile crollo delle temperature, con valori ben sotto la media stagionale. Se confermato, il rischio di gelate tardive potrebbe diventare concreto, con ripercussioni per l’agricoltura e il settore primario, soprattutto al Centro-Sud.
Alcuni scenari ipotizzano minime fino a -5°C in pianura padana e valori sottozero anche nelle vallate interne del Centro e del Sud. Anche le massime potrebbero restare molto contenute, con difficoltà a superare i 5-6°C in molte città, persino al Sud.
Quali sono le probabilità che accada davvero?
Sebbene lo scenario di un’ondata di freddo tardiva sia ancora da confermare, alcuni elementi suggeriscono che il rischio di un attacco artico su larga scala sia in aumento. Tuttavia, la distanza temporale impone cautela: sarà necessario monitorare gli aggiornamenti nei prossimi giorni per capire se questa dinamica riuscirà davvero a imporsi sul Mediterraneo o se verrà deviata verso l’Europa orientale.
Se il gelo dovesse concretizzarsi, marzo 2025 potrebbe entrare nella storia meteo come uno dei mesi primaverili più freddi degli ultimi anni.
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di Redazione, 04-03-2025 ore 06:45 
