Gelo e Neve sulla Puglia. Temperature sottozero, ghiaccio e grossi disagi


di  Redazione, 03-03-2025 ore 15:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Lunedì 3 marzo 1987: l’inizio di un’ondata di freddo storica

Era il 3 marzo 1987 quando la Puglia si svegliò sotto un’ondata di gelo senza precedenti. Un’irruzione artica di proporzioni storiche colpì non solo la regione, ma anche gran parte del Medio Adriatico e del Sud Italia, portando temperature sottozero, ghiaccio e abbondanti nevicate anche in pianura. Un evento che ancora oggi viene ricordato come uno dei più intensi colpi di coda invernali mai registrati nel mese di marzo.

Come si sviluppò l’ondata di gelo del marzo 1987?

Tutto iniziò nei primi giorni di marzo, quando una poderosa discesa di aria gelida direttamente dalla Russia e dall’Europa orientale riuscì a sfondare sul Mediterraneo centrale. Il freddo intenso si propagò rapidamente su gran parte della Penisola, con effetti particolarmente violenti lungo le regioni adriatiche. Il 3 marzo 1987 segnò il giorno di svolta: la colata artica si incuneò nel cuore dell’Italia, facendo crollare le temperature e portando le prime nevicate diffuse fino alle coste pugliesi.

Le condizioni meteorologiche peggiorarono rapidamente nelle ore successive, con la Puglia investita da bufere di neve e temperature che scesero fino a valori record. Il contrasto tra l’aria gelida in ingresso e l’umidità presente nel Mediterraneo generò nevicate abbondanti, che in alcune zone si trasformarono in vere e proprie tormente.

Neve e gelo in tutta la regione: le città più colpite

La neve imbiancò praticamente tutta la Puglia, con accumuli significativi sia nelle aree interne che lungo la costa. Tra le città più colpite ci furono:
    •    Foggia: temperature scese sotto i -5°C, con accumuli nevosi superiori ai 20 cm in molte zone della provincia
    •    Bari: neve abbondante e persistente, con il capoluogo che si trovò sotto un manto bianco come raramente accaduto a marzo
    •    Brindisi e Lecce: episodi nevosi significativi anche nel Salento, con accumuli particolarmente elevati nell’entroterra
    •    Taranto: fiocchi di neve fino alle zone costiere, con temperature che scesero ben al di sotto dello zero
    •    Valle d’Itria e Murgia: uno degli epicentri dell’ondata di gelo, con accumuli record in città come Alberobello, Martina Franca e Altamura

Temperature da record e disagi in tutta la regione

L’ondata di gelo del marzo 1987 non fu solo caratterizzata dalle nevicate, ma anche da un calo termico eccezionale. In molte località pugliesi, le temperature scesero abbondantemente sotto lo zero, causando gelate estese e disagi pesantissimi. Le minime più basse registrate in quei giorni furono:
    •    Foggia: -7°C
    •    Bari: -5°C
    •    Brindisi: -4°C
    •    Taranto: -3°C
    •    Lecce: -4°C
    •    Zone interne della Murgia: fino a -10°C

Il gelo persistette per diversi giorni, aggravando ulteriormente la situazione. Strade ghiacciate, trasporti in tilt e danni all’agricoltura furono solo alcune delle conseguenze di un freddo che sembrava interminabile.

Le conseguenze della storica ondata di gelo

L’evento del marzo 1987 ebbe un impatto notevole su più settori:
    •    Disagi nei trasporti: molte strade furono bloccate dal ghiaccio, con difficoltà nei collegamenti tra le principali città della regione
    •    Agricoltura in ginocchio: le temperature estreme danneggiarono gravemente le colture, in particolare uliveti, vigneti e agrumeti
    •    Scuole chiuse e attività rallentate: in molte città pugliesi le scuole rimasero chiuse per giorni a causa delle avverse condizioni meteo

L’eccezionalità di questa ondata di freddo risiedeva proprio nella durata e nell’intensità del gelo. Solitamente, nel mese di marzo le ondate fredde durano pochi giorni, ma nel 1987 il freddo si prolungò per oltre due settimane, lasciando la Puglia sotto condizioni prettamente invernali fino alla metà del mese.

Un evento raro, ma non impossibile

L’ondata di gelo del marzo 1987 resta uno degli eventi meteorologici più estremi mai registrati nel Sud Italia in questo periodo dell’anno. Tuttavia, come dimostrato anche da altre irruzioni fredde più recenti, marzo può ancora riservare sorprese gelide, specie quando il Vortice Polare risulta instabile.

L’inverno, a volte, può colpire quando meno ce lo si aspetta. E il 1987 ne è stata una prova concreta, con un marzo che si è trasformato in un mese di ghiaccio e neve come raramente accaduto nella storia della Puglia.

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