Freddo e Neve? Può succedere a Bari, Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce. Ecco quando


di  Redazione, 02-03-2025 ore 13:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Marzo cambia volto: possibile svolta fredda dopo il 10/12 marzo

Dopo un inizio di mese caratterizzato da temperature miti e da un clima quasi primaverile, il meteo potrebbe riservare una sorpresa decisamente invernale. Secondo gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici, una nuova ondata di freddo potrebbe raggiungere l’Italia dopo il 10/12 marzo, colpendo in particolare il versante adriatico. Le regioni della Puglia, con città come Bari, Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce, potrebbero essere interessate da un calo termico significativo, con il rischio concreto di neve anche a bassa quota.

Cosa sta succedendo nell’atmosfera?

Tutto ruota attorno allo stratwarming, un riscaldamento anomalo della stratosfera sopra il Polo Nord che potrebbe destabilizzare il Vortice Polare. Quando il Vortice Polare si indebolisce o si divide in più lobi, l’aria gelida può scendere fino alle medie latitudini, portando ondate di freddo tardive sull’Europa e sul Mediterraneo.

Negli ultimi giorni, gli esperti stanno monitorando un possibile collasso del Vortice Polare, che potrebbe innescare una discesa di aria fredda di matrice artico-continentale. Se questo scenario dovesse concretizzarsi, l’Italia potrebbe trovarsi esposta a una fase meteo invernale tardiva, con il rischio di temperature sotto la media e possibili nevicate su alcune regioni del Centro-Sud.

Le regioni più a rischio neve e freddo tardivo

Le zone più esposte a questa possibile ondata di gelo sono quelle del versante adriatico e del Sud Italia. In particolare:
    •    Puglia: rischio di temperature molto basse, con possibilità di neve su colline e zone interne. Bari, Foggia e Brindisi potrebbero vedere fiocchi coreografici in caso di precipitazioni più intense.
    •    Molise e Abruzzo: le prime regioni a essere colpite dall’aria fredda, con neve probabile già a quote medio-basse.
    •    Basilicata: forte raffreddamento con possibili nevicate in Appennino, ma anche nelle zone interne della regione.
    •    Campania e Calabria: possibile coinvolgimento delle aree appenniniche, con fiocchi fino a quote collinari.

Temperature in picchiata: quanto freddo potrebbe arrivare?

L’eventuale irruzione fredda prevista dopo il 10/12 marzo potrebbe portare un calo termico repentino, con valori anche di 10-12 gradi sotto la media stagionale. Se l’aria fredda dovesse arrivare con decisione fino al Sud Italia, non sarebbe da escludere la possibilità di gelate notturne anche sulle pianure pugliesi, con valori minimi vicini allo zero persino lungo le coste.

I modelli indicano che le temperature potrebbero portarsi su valori più tipici di gennaio piuttosto che della seconda metà di marzo. Il freddo sarà accompagnato anche da forti venti di Tramontana e Grecale, che acuiranno la sensazione di gelo e potrebbero causare un crollo delle temperature percepite.

Neve in pianura? Scenario possibile, ma da confermare

Se il freddo tardivo dovesse incontrare una perturbazione atlantica o un minimo depressionario sul basso Adriatico, si potrebbero creare le condizioni per nevicate anche a quote molto basse. Al momento, l’ipotesi di neve fino in pianura è ancora da confermare, ma non si può escludere del tutto, specialmente nelle zone interne della Puglia, Basilicata e Molise.

Eventuali fiocchi potrebbero comparire anche a ridosso delle coste, in particolare tra il Gargano e la Murgia barese. Lecce e Taranto potrebbero vedere scenari simili a quelli del marzo 2018, quando un’irruzione artica portò neve fino sulle spiagge del Salento.

Quanto durerà il freddo tardivo?

Secondo le proiezioni attuali, l’eventuale fase di freddo e neve potrebbe durare almeno 4-5 giorni, con un picco attorno al 15/16 marzo. Dopo questa fase, l’anticiclone potrebbe tentare una nuova rimonta, riportando temperature più miti, ma la situazione resta molto incerta e sarà necessario attendere ulteriori aggiornamenti.

Cosa aspettarsi nei prossimi giorni?
    •    Conferme o smentite dai modelli meteorologici sull’intensità del freddo in arrivo.
    •    Monitoraggio delle temperature previste per valutare il rischio di gelate tardive.
    •    Evoluzione delle precipitazioni, per capire se e dove potrebbe nevicare.
    •    Possibile ritorno della primavera subito dopo questa parentesi gelida.

Conclusioni: marzo non smette di sorprendere

Dopo un inizio di mese all’insegna della mitezza, marzo potrebbe cambiare drasticamente volto dopo il 10/12 marzo, con un possibile ritorno del freddo e della neve fino in Puglia. Tutto dipenderà dall’evoluzione dello stratwarming e dall’eventuale discesa di aria gelida sull’Europa.

Le città di Bari, Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce potrebbero ritrovarsi a fare i conti con una fase invernale tardiva, che potrebbe portare temperature sotto la media e persino qualche nevicata a bassa quota. Sarà fondamentale seguire gli aggiornamenti nei prossimi giorni per avere un quadro più chiaro di quello che ci aspetta.

Leggi anche: Split del Vortice Polare, marzo da Neve e Gelo

Leggi anche: Neve a Milano? A marzo molto probabile

Leggi anche: Neve alla conquista dell'Italia a marzo, ecco perchè

Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI

siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA

Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI




LEGGI ANCHE