Cresce l’attesa di un evento gelido a portata di meteo. Neve in pianura?


di  Redazione, 02-03-2025 ore 07:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Lo stratwarming cambia le carte in tavola

Il mese di marzo è noto per la sua imprevedibilità meteorologica e quest’anno sembra voler confermare la tradizione. Uno dei fattori chiave di questa evoluzione è lo stratwarming, ovvero il riscaldamento improvviso della stratosfera che può stravolgere la circolazione atmosferica fino a livelli troposferici, con possibili conseguenze dirette sul meteo in Europa e in Italia.

Secondo le ultime analisi, lo stratwarming di inizio marzo potrebbe scatenare un’ondata gelida dopo il 10-12 del mese, con possibilità di freddo intenso e nevicate fino in pianura su alcune zone della penisola. Gli effetti di questo fenomeno, tuttavia, sono ancora in fase di studio e necessitano di conferme nei prossimi giorni.

Che cos’è lo stratwarming e perché può cambiare tutto?

Lo stratwarming è un fenomeno atmosferico che si verifica nella stratosfera, generalmente a quote superiori ai 10-15 km, e comporta un aumento repentino delle temperature in quella fascia dell’atmosfera. Questo improvviso riscaldamento può alterare la circolazione del vortice polare, il grande serbatoio di aria gelida che normalmente rimane confinato tra Artico e Siberia.

Quando il vortice polare viene destabilizzato, le masse d’aria fredda possono riversarsi a latitudini più basse, raggiungendo l’Europa e, in alcuni casi, l’Italia. Ciò potrebbe portare a:
    •    Un’ondata di freddo tardiva con temperature ben al di sotto delle medie del periodo.
    •    Nevicate fino a quote molto basse, con possibilità di imbiancate anche in pianura.
    •    Un periodo di instabilità atmosferica, con alternanza tra fasi fredde e momenti più miti.

Quando potrebbe arrivare il grande freddo?

Gli ultimi aggiornamenti modellistici indicano che gli effetti dello stratwarming potrebbero manifestarsi dopo il 10-12 marzo. Se il vortice polare dovesse frammentarsi e spingere aria gelida verso l’Europa, potremmo assistere a un cambio di scenario piuttosto drastico, con l’arrivo di una massa d’aria molto fredda da est.

Le regioni più esposte a un’eventuale ondata di gelo sarebbero quelle adriatiche e il Sud Italia, ma molto dipenderà dalla traiettoria effettiva dell’aria fredda. Le possibilità di nevicate fino a quote pianeggianti non sono da escludere, soprattutto se si dovesse formare un’area depressionaria sul Mediterraneo in grado di esaltare i contrasti termici.

Regioni a rischio freddo e neve

Se la tendenza dovesse essere confermata nei prossimi giorni, le zone più esposte a un’ondata gelida potrebbero essere:
    •    Nord Italia: in caso di interazione con correnti umide, la neve potrebbe fare la sua comparsa anche in pianura.
    •    Regioni centrali adriatiche (Marche, Abruzzo, Molise): queste zone potrebbero essere le più colpite da nevicate fino a quote molto basse.
    •    Sud Italia (Puglia, Basilicata, Calabria, Campania): freddo e possibili episodi nevosi a bassa quota, specialmente nelle aree interne.

Cosa aspettarsi nelle prossime settimane?

Al momento è ancora presto per avere certezze, ma i modelli indicano una possibile svolta fredda a metà mese. Sarà importante monitorare l’evoluzione nei prossimi giorni per capire se lo stratwarming riuscirà effettivamente a influenzare la circolazione atmosferica sull’Europa.

Le possibili conseguenze sul meteo italiano potrebbero includere:
    •    Temperature ben sotto la media stagionale, con un ritorno improvviso dell’inverno.
    •    Nevicate tardive su diverse regioni, anche a quote basse.
    •    Un periodo instabile con alternanza tra fasi miti e rapide incursioni fredde.

Conclusioni: attesa per un marzo pieno di sorprese

L’inverno sembrava ormai destinato a lasciare spazio alla primavera, ma lo stratwarming potrebbe cambiare tutto. Con il rischio di un’ondata di gelo dopo il 10-12 marzo, la possibilità di neve fino in pianura torna prepotentemente d’attualità. Tuttavia, sarà fondamentale attendere i prossimi aggiornamenti per capire se e come l’aria fredda riuscirà a sfondare fino all’Italia. Un mese di marzo che si preannuncia estremamente dinamico e imprevedibile, pronto a regalare sorprese fino all’ultimo minuto.

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