Inizia la Primavera meteorologica, ma il meteo è per Freddo e Neve. La data


di  Redazione, 01-03-2025 ore 17:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Primavera meteorologica al via, ma il meteo guarda al freddo

Oggi, 1° marzo, segna ufficialmente l’inizio della primavera meteorologica, una fase che, a differenza della primavera astronomica (che quest'annio inizia con l’equinozio del 20 marzo), è definita in base alla suddivisione climatica delle stagioni. Tuttavia, quest’anno la transizione verso la nuova stagione potrebbe essere tutt’altro che lineare. Le ultime proiezioni meteo indicano che, nonostante il calendario segni l’arrivo della primavera, il freddo e la neve potrebbero ancora dire la loro.

Stratwarming in atto: cosa significa per il meteo di marzo?

L’elemento chiave che potrebbe stravolgere l’andamento climatico delle prossime settimane è il forte Stratwarming che si sta sviluppando nella stratosfera. Questo fenomeno, che comporta un rapido riscaldamento della stratosfera sopra il Polo Nord, ha il potenziale di modificare profondamente la circolazione atmosferica, con effetti che si manifestano in troposfera dopo circa due settimane. Questo significa che, intorno alla metà di marzo, potremmo assistere a un’ondata di freddo tardiva, con il rischio di neve fino in pianura su alcune zone d’Europa e forse anche sull’Italia.

Quali saranno le regioni più esposte?

Secondo le prime indicazioni dei modelli meteorologici, le aree che potrebbero risentire maggiormente degli effetti di questa configurazione sono:
    •    Nord Italia: con rischio di neve sulle pianure del Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna
    •    Centro Italia: con particolare attenzione alle regioni adriatiche come Marche e Abruzzo, dove l’aria fredda da est potrebbe favorire precipitazioni nevose anche a bassa quota
    •    Sud Italia: Puglia, Molise e Basilicata potrebbero essere interessate da episodi di neve tardiva nelle zone interne e collinari

La data da tenere d’occhio per un possibile ritorno dell’inverno

Se lo scenario attuale venisse confermato, i giorni compresi tra il 15 e il 25 marzo potrebbero essere i più critici per l’arrivo di un’irruzione artica capace di riportare l’inverno su molte zone della Penisola. Non sarebbe la prima volta che marzo regala episodi di freddo tardivo: basti pensare al celebre marzo 1987, quando la neve arrivò fino alle coste del Centro-Sud.

Possibili conseguenze del freddo tardivo

Un’irruzione fredda così avanzata nella stagione potrebbe portare:
    •    Nevicate fuori stagione, con possibili disagi alla viabilità
    •    Gelate tardive, un rischio per le coltivazioni primaverili e la produzione agricola
    •    Sbalzi termici marcati, con giornate quasi primaverili alternate a colpi di freddo intensi

Tendenza ancora da confermare, ma occhio ai prossimi aggiornamenti

Al momento, la tendenza non è ancora certa e sarà necessario seguire i prossimi aggiornamenti per capire se lo Stratwarming avrà effetti diretti sull’Italia o se il freddo rimarrà confinato ad altre zone d’Europa. Una cosa è certa: la primavera meteorologica è appena iniziata, ma il meteo sembra avere ancora in serbo qualche sorpresa invernale.

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