Meteo: Stratwarming, ecco cosa sono. Probabile sconquasso anche a breve


di  Redazione, 01-03-2025 ore 15:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Cosa sono gli Stratwarming e perché possono sconvolgere il meteo?

Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di Stratwarming, un fenomeno che può alterare in modo significativo la circolazione atmosferica e influenzare il meteo su larga scala. Ma cos’è esattamente? Il termine deriva dall’inglese “Stratospheric Warming”, che letteralmente significa riscaldamento stratosferico. Si tratta di un fenomeno che avviene nella stratosfera, a circa 30 km di altezza, e che porta a un rapido aumento della temperatura in questa regione dell’atmosfera, con conseguenze che possono ripercuotersi fino alla troposfera, ovvero la fascia in cui avvengono i fenomeni meteorologici che ci riguardano direttamente.

Tipologie di Stratwarming: Minor, Major e Final Warming

Esistono diversi tipi di Stratwarming, ognuno con caratteristiche e impatti differenti:
    •    Minor Stratwarming: Un aumento localizzato della temperatura in stratosfera, che generalmente non ha effetti significativi sul meteo troposferico.
    •    Major Stratwarming: Un evento più intenso che porta alla rottura o allo spostamento del Vortice Polare, con conseguenze potenzialmente molto importanti. Questo tipo di riscaldamento può causare ondate di gelo anche a distanza di settimane.
    •    Final Stratwarming: Avviene generalmente in primavera e segna la fine della stagione invernale con la progressiva perdita di forza del Vortice Polare e il passaggio alla circolazione tipica della stagione calda.

Cosa provoca uno Stratwarming e come impatta sul meteo?

Quando un Major Stratwarming si verifica, il Vortice Polare stratosferico può subire una forte deformazione o addirittura una divisione in più lobi. Questo significa che l’aria fredda, che normalmente rimane confinata nelle regioni artiche, può essere spinta verso latitudini più basse, determinando ondate di gelo tardive.

Gli effetti di un evento di questo tipo possono manifestarsi con:
    •    Ondate di freddo estreme su Europa, Asia e Nord America
    •    Nevicate abbondanti fino in pianura
    •    Sbalzi termici repentini, con un’alternanza tra fasi gelide e brevi risalite calde
    •    Vortici ciclonici intensi, che possono portare a condizioni di forte maltempo

Cosa sta accadendo in questi giorni: rischio Stratwarming e impatto su marzo

Nei primi giorni di marzo, le analisi dei modelli meteorologici stanno evidenziando la possibilità che un nuovo Stratwarming significativo sia in fase di sviluppo. Questo evento potrebbe destabilizzare il Vortice Polare, che già si presenta piuttosto debole e frammentato. Se questa tendenza venisse confermata, potremmo assistere a una seconda metà di marzo ricca di sorprese meteorologiche, con il ritorno di correnti gelide e nevose su molte zone d’Europa e forse anche sull’Italia.

Quali potrebbero essere le conseguenze per l’Italia?

Al momento, è ancora presto per stabilire con certezza gli effetti di questo possibile Stratwarming sul nostro Paese, ma alcuni scenari iniziano a delinearsi. Se il riscaldamento stratosferico dovesse effettivamente influenzare la troposfera, potrebbero verificarsi i seguenti eventi:
    •    Un’irruzione di aria fredda tardiva tra il 15 e il 25 marzo, con possibili nevicate a bassa quota
    •    Temperature sotto la media, con gelate tardive che potrebbero avere un impatto sulla vegetazione e sull’agricoltura
    •    Alternanza tra fasi molto fredde e brevi ondate di caldo precoce, tipico degli inverni influenzati da Stratwarming

Le regioni più a rischio sarebbero quelle del Centro-Sud, in particolare lungo il versante adriatico, che storicamente subisce le conseguenze più dirette delle ondate di gelo provocate da Stratwarming intensi.

Ci sono precedenti storici?

Sì, nella storia meteorologica recente si sono verificati diversi episodi di Stratwarming che hanno avuto un impatto diretto sull’Italia:
    •    Febbraio-Marzo 1987: Un forte Stratwarming portò gelo e neve su gran parte del Paese, con accumuli record in molte città del Centro-Sud
    •    Febbraio 2012: Un evento simile portò temperature estremamente basse e nevicate storiche anche sulle coste
    •    Febbraio-Marzo 2018: Il famigerato Burian colpì l’Europa con un’ondata di freddo tardiva, portando neve in molte zone italiane

Conclusioni: tutto da monitorare, ma lo Stratwarming potrebbe cambiare le carte in tavola

Anche se al momento la situazione è ancora incerta, gli ingredienti per un marzo dal sapore invernale ci sono tutti. Sarà fondamentale monitorare l’evoluzione del Vortice Polare nei prossimi giorni per capire se lo Stratwarming avrà un impatto rilevante sul nostro meteo. Gli aggiornamenti saranno decisivi per determinare se l’inverno è davvero finito o se ci riserverà ancora un colpo di scena.

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