Marzo, Gelo e Neve per 15 giorni consecutivi. Ghiaccio al Centro-Sud e in Puglia


di  Redazione, 27-02-2025 ore 17:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Un marzo da incubo: il gelo storico del 1987

Quando si parla di ondate di freddo tardive, il marzo 1987 è uno degli esempi più eclatanti della storia meteorologica italiana. In quel mese, un’irruzione artica senza precedenti colpì il Centro-Sud, con nevicate che si protrassero per oltre due settimane consecutive, trasformando molte regioni in un paesaggio invernale fuori stagione.

L’Italia si ritrovò immersa in una fase gelida eccezionale, con temperature abbondantemente sotto lo zero e accumuli nevosi che raggiunsero valori straordinari, soprattutto lungo il versante adriatico. La Puglia fu una delle regioni più colpite, con neve abbondante che arrivò a imbiancare persino le coste, un evento che ancora oggi rimane impresso nella memoria di chi lo visse.

Le cause del grande freddo di marzo 1987

L’ondata gelida di marzo 1987 fu il risultato di una configurazione meteorologica eccezionale. Un vortice polare fortemente disturbato aveva già portato episodi freddi a febbraio, ma il vero colpo di scena avvenne proprio a marzo, quando un’imponente massa d’aria artica continentale si riversò sull’Europa.

Le condizioni perfette per un’ondata di gelo tardiva furono determinate da:
    •    Blocco anticiclonico sull’Atlantico, che favorì la discesa di aria gelida direttamente dalla Russia verso il Mediterraneo
    •    Venti gelidi di Bora e Grecale, che intensificarono il raffreddamento e spinsero il freddo fino alle basse latitudini
    •    Un cuscino freddo preesistente, che permise alla neve di cadere fin sulle coste, senza bisogno di perturbazioni particolarmente intense

Puglia sommersa dalla neve, temperature sottozero per giorni

Tra le regioni più colpite dal gelo del marzo 1987, la Puglia visse uno degli eventi nevosi più importanti della sua storia. La combinazione di aria fredda e umida in arrivo dall’Adriatico provocò nevicate eccezionali, con accumuli fino a 50 cm nelle zone interne e neve che cadde persino sulle spiagge.

Le città più colpite
    •    Bari: la città vide una delle sue nevicate più intense del secolo, con strade completamente imbiancate e traffico in tilt
    •    Foggia: temperature rigidissime e accumuli nevosi che superarono i 40 cm in provincia
    •    Brindisi e Lecce: anche le città più a sud furono coinvolte dall’ondata di gelo, con fiocchi che raggiunsero il livello del mare
    •    Taranto: la neve cadde abbondante, rendendo difficile la circolazione e creando un paesaggio quasi irreale

Le temperature furono da vero e proprio inverno, con minime che raggiunsero valori tra -5°C e -8°C nelle zone interne e punte di -10°C sulle Murge e nel Subappennino Dauno. Il gelo si protrasse per circa 15 giorni consecutivi, impedendo alla neve di sciogliersi e creando uno scenario quasi surreale per il mese di marzo.

Il confronto con altri eventi storici

Nonostante marzo sia generalmente considerato un mese di transizione tra inverno e primavera, in passato si sono verificate altre ondate di freddo tardive degne di nota, anche se quella del 1987 resta tra le più intense mai registrate.

Ecco alcuni degli episodi più significativi di neve tardiva in Italia:
    •    Marzo 2005: un’irruzione gelida colpì soprattutto il Centro-Sud, con neve fino in pianura
    •    Marzo 2018 (Burian Bis): un nuovo impulso freddo portò neve su molte regioni italiane, inclusa la Puglia
    •    Marzo 1971: un altro evento gelido colpì l’Italia con temperature sotto lo zero e nevicate abbondanti

Marzo 1987: un evento irripetibile?

A distanza di oltre 35 anni, il marzo 1987 rimane un mese impresso nella storia climatica del nostro paese, specialmente per le regioni del Centro-Sud e l’Adriatico. La domanda è: potrebbe accadere di nuovo?

Le attuali tendenze climatiche vedono un generale riscaldamento globale che rende sempre più difficile il verificarsi di eventi simili, ma non impossibile. Gli ultimi anni hanno dimostrato che anche marzo può riservare sorprese invernali, specialmente se il vortice polare subisce forti disturbi.

In definitiva, il gelo e la neve di marzo 1987 rappresentano un esempio storico di come la meteorologia possa sorprendere, con scenari inaspettati che si verificano anche quando l’inverno sembra ormai alle spalle. Un evento straordinario che ha lasciato un segno indelebile nella memoria di chi l’ha vissuto e che ancora oggi viene ricordato come uno dei mesi più freddi e nevosi della storia recente italiana.

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