Esplosione di caldo su Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Ecco quando

di  Redazione, 27-02-2025 ore 11:00

L’anticiclone africano porta temperature primaverili

L’inizio di marzo sembra voler regalare un assaggio anticipato di primavera su diverse regioni del Centro-Sud Italia. Tra giovedì 6 e domenica 9 marzo, una poderosa risalita di aria calda dall’Africa interesserà Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, portando un significativo rialzo delle temperature. Secondo le ultime proiezioni, le massime potrebbero superare i 20 gradi, soprattutto nelle zone interne e costiere della Sicilia e della Calabria, così come nel foggiano. Un’ondata di caldo anomala per il periodo che potrebbe segnare una delle prime parentesi primaverili del 2025.

Temperature in netto aumento: le regioni più calde

L’afflusso di aria mite sarà favorito dalla presenza di un campo di alta pressione ben strutturato che si espanderà dal Nord Africa fino al Mediterraneo centrale. Di conseguenza, le temperature saliranno sensibilmente:
    •    Abruzzo e Molise: massime comprese tra 16 e 18°C, con punte localmente superiori nelle zone costiere.
    •    Puglia: valori intorno ai 19-21°C, specie nelle zone interne della provincia di Foggia e sulla costa adriatica.
    •    Basilicata: temperature attese tra i 17 e i 20°C, con valori più alti nelle aree pianeggianti e costiere.
    •    Calabria e Sicilia: possibili picchi di 22-23°C, con giornate quasi dal sapore estivo nelle zone interne e ioniche.

Perché arriva questo caldo anomalo a marzo?

Questa ondata di caldo è dovuta all’espansione dell’anticiclone subtropicale, il quale trasporterà masse d’aria calda direttamente dal Sahara verso l’Italia meridionale. Un fenomeno non insolito per il periodo, ma che sembra assumere caratteristiche particolarmente intense rispetto alla media di inizio marzo.

Tra le cause principali troviamo:
    •    Alta pressione africana persistente: che blocca l’arrivo delle perturbazioni atlantiche e favorisce temperature sopra la media.
    •    Mitezza dei mari circostanti: il Mediterraneo conserva ancora calore accumulato nei mesi precedenti, amplificando l’effetto delle correnti calde.
    •    Dinamiche atmosferiche globali: le attuali condizioni della circolazione stratosferica potrebbero contribuire a sbilanciare il vortice polare, favorendo fasi calde seguite da bruschi raffreddamenti.

Una tregua primaverile… ma il gelo può tornare

Non bisogna farsi ingannare da questo periodo insolitamente mite. Le ultime proiezioni a medio termine indicano che dopo la metà di marzo la situazione potrebbe subire un drastico cambiamento. Un possibile raffreddamento improvviso potrebbe riportare il gelo e la neve fino a quote basse, specie sulle regioni adriatiche.

Gli elementi da monitorare nei prossimi giorni saranno:
    •    Possibile ritorno del vortice polare con discese fredde dalla Russia.
    •    Interferenze tra l’aria calda africana e nuovi impulsi gelidi dal Nord Europa.
    •    Neve tardiva su Appennini e forse fin sulle pianure adriatiche, in base agli sviluppi della circolazione atmosferica.

Conclusioni: un marzo tra caldo e gelo

L’ondata di caldo primaverile tra il 6 e il 9 marzo sarà solo una parentesi temporanea prima di un nuovo possibile colpo di scena. L’inverno non sembra voler cedere completamente il passo, e già dopo la metà di marzo potrebbero verificarsi nuove irruzioni fredde, con effetti ancora da definire. Restiamo in attesa dei prossimi aggiornamenti per capire se il mese ci regalerà un colpo di coda invernale o una definitiva svolta primaverile.

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