![]() ![]() ![]() |
Una dinamica storica in arrivo: possibile evento simile al 1987 Marzo si preannuncia un mese di svolta per il meteo sull'Italia, in particolare per le regioni adriatiche e meridionali. Gli ultimi aggiornamenti modellistici indicano una discesa di aria artica che potrebbe riproporre uno scenario simile a quello del febbraio-marzo 1987, quando l'Italia centro-meridionale visse un'ondata di gelo e neve senza precedenti. Le condizioni atmosferiche sembrano favorire un'importante irruzione di aria gelida dall'Europa orientale che potrebbe investire direttamente l'Abruzzo, il Molise e la Puglia, portando temperature ben al di sotto della media stagionale e nevicate a quote molto basse. Le dinamiche atmosferiche che porteranno il gelo L'evento potrebbe essere generato da un collasso del Vortice Polare, accompagnato da un riscaldamento stratosferico improvviso (stratwarming), che avrebbe il compito di spingere l’aria fredda direttamente verso il Mediterraneo centrale. Il risultato sarebbe un afflusso di aria gelida continentale che attraverserebbe prima l’Europa orientale e poi l'Italia, scatenando condizioni meteorologiche invernali pienamente mature tra il 5 e il 15 marzo. Le regioni maggiormente colpite dal gelo e dalla neve Se questa dinamica verrà confermata, le regioni che potrebbero subire gli effetti più significativi della neve e del gelo saranno: Abruzzo e Molise: nevicate diffuse fino a quote pianeggianti, con accumuli importanti tra l’entroterra e le aree costiere Puglia: possibilità di neve fino al livello del mare, soprattutto sul Gargano e sulle Murge, ma con episodi nevosi possibili anche nel Salento Basilicata: forte rischio di precipitazioni nevose abbondanti, in particolare sulla parte orientale In caso di ingresso di perturbazioni atlantiche, il contrasto con l’aria gelida potrebbe generare neve abbondante e diffusa in queste aree, un fenomeno che potrebbe ricordare da vicino quanto accadde nel marzo del 1987. Temperature in netto calo e gelo intenso Le temperature potrebbero crollare ben al di sotto delle medie del periodo, con valori minimi ampiamente sotto lo zero anche in pianura. I venti di Bora e Grecale accentueranno la sensazione di freddo, portando il wind chill a livelli estremamente bassi. Anche le massime faranno fatica a superare i 3-5°C in molte aree del centro-sud, mentre nelle zone interne e montuose si potrebbero registrare valori di diversi gradi sotto zero per più giorni consecutivi. Un evento da monitorare con attenzione L'ipotesi di un ritorno del gelo e della neve da Abruzzo alla Puglia si fa sempre più concreta, ma sarà fondamentale seguire i prossimi aggiornamenti per valutare l'esatta traiettoria dell’aria fredda e l’effettiva entità delle nevicate. L’evento potrebbe segnare un capitolo importante dell’inverno 2024, con caratteristiche simili a quelle del 1987, quando molte zone del centro-sud rimasero sotto la neve per giorni, con accumuli record e disagi diffusi. L’attenzione rimane alta, perché marzo potrebbe riservare sorprese inaspettate. Leggi anche: Split del Vortic Polare, marzo da Neve e Gelo Leggi anche: Neve a Milano? A marzo molto probabile Leggi anche: Neve alla conquista dell'Italia a marzo, ecco perchè Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI