![]() ![]() ![]() |
Il Papa soffre di una lieve insufficienza renale. Dietro la quale potrebbe esserci una sepsi. Allo stato è sotto controllo. Ma si aggiunge alla polmonite. E alla crisi asmatica «di entità prolungata nel tempo». Che ha reso necessario immettere ossigeno ad alti flussi nelle vie respiratorie, attraverso una macchina con cannule nasali. È stato trattato con l’ossigenoterapia ad alti flussi. La piastrionopenia resta stabile. Jorge Mario Bergoglio «ha effettuato le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina». Ma c’è una differenza: venerdì sera i medici dicevano che il pontefice non era fuori pericolo ma non era in pericolo di vita. A partire da sabato i bollettini recitano soltanto la formula «non è fuori pericolo». La vita del Papa dipende quindi dalle prossime ore. «È un buon segno che non abbia avuto crisi respiratorie e che il valore dell’emoglobina, la cui mancanza causa anemia, sia risalito con le trasfusioni . Uno dei motivi della riduzione di globuli rossi è la frequenza con cui sono effettuati i prelievi di sangue, necessari per controllare un paziente», dice a Repubblica il direttore della clinica di anestesia e rianimazione Abele Donati. L’insufficienza renale «potrebbe segnalare la presenza di una sepsi in fase iniziale. È la risposta dell’organismo a un’infezione in atto, in questo caso ai due polmoni. Il sistema immunitario per difendersi produce sostanze la cui diffusione provoca malfunzionamento di organi e apparati». Si attende che le terapie farmacologiche «diano qualche riscontro». Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia: L’insufficienza renale e la sepsi