Marzo è un mese imprevedibile e quest’anno potrebbe regalare un colpo di scena degno dei grandi eventi meteorologici. Secondo le ultime elaborazioni modellistiche, si sta facendo strada la possibilità di una nuova irruzione gelida, con neve su coste e pianure e temperature da pieno inverno. L’elemento chiave di questa dinamica sarebbe il Burian, il temuto vento gelido proveniente dalle steppe russe, capace di far crollare i termometri e portare nevicate fino al livello del mare. L’Europa orientale è già da giorni sotto il dominio dell’aria siberiana, con temperature ben al di sotto delle medie stagionali e accumuli nevosi significativi su vaste aree. Ora, però, l’attenzione si sposta verso l’Italia, perché alcuni modelli iniziano a ipotizzare uno sfondamento del Burian verso ovest, il che significherebbe un’ondata di gelo e neve che potrebbe colpire in pieno il nostro Paese, anche in zone insolite per il periodo. Le regioni più esposte a questa possibile furia bianca sarebbero le aree adriatiche e il Centro-Sud, ma con alcune configurazioni particolari anche il Nord Italia potrebbe finire sotto una nevicata tardiva. Se il Burian riuscisse a imporsi con forza, l’aria gelida sarebbe in grado di far precipitare le temperature sotto lo zero anche lungo le coste, favorendo nevicate fin sulla linea del mare, uno scenario che ricorda alcuni eventi storici come quelli del 1987 e del 2018. La chiave di tutto sarà la traiettoria della colata gelida, che al momento appare ancora incerta. Se il Burian riuscisse a sfondare con decisione sul Mediterraneo centrale, potrebbe formarsi un minimo di bassa pressione sul Tirreno, innescando precipitazioni diffuse e nevicate abbondanti fino in pianura. In questo caso, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Campania sarebbero le prime regioni a essere investite dalla neve, ma il coinvolgimento potrebbe estendersi fino alla Pianura Padana, con fiocchi su Emilia-Romagna e Lombardia. Un altro aspetto da considerare è il possibile shock termico. Se nei prossimi giorni le temperature dovessero mantenersi su valori relativamente miti, l’arrivo improvviso del Burian potrebbe causare una caduta verticale dei termometri anche di 15-20°C in poche ore, con conseguenze evidenti non solo sul clima ma anche sulle attività quotidiane. Un cambio di scenario così drastico renderebbe il mese di marzo uno dei più dinamici degli ultimi anni, confermando che l’inverno potrebbe avere ancora molto da dire. Attenzione anche ai venti, perché se il Burian dovesse arrivare in maniera decisa, si potrebbero registrare raffiche fortissime di Tramontana e Grecale, con possibili mareggiate lungo le coste adriatiche e condizioni di gelo intenso anche nei centri abitati. Tuttavia, va detto che la tendenza è ancora in fase di conferma, e nei prossimi giorni sarà fondamentale seguire attentamente gli aggiornamenti modellistici. L’ipotesi di un ritorno del Burian a marzo non è ancora certa, ma le probabilità stanno aumentando e la possibilità di neve su coste e pianure resta un’opzione concreta. Dopo questa fase, il tempo potrebbe cambiare nuovamente con un ritorno dell’anticiclone e un possibile rialzo termico, ma il rischio che un’ondata di freddo e neve colpisca l’Italia prima di un definitivo cambio di stagione è sempre più forte. Marzo si conferma ancora una volta un mese imprevedibile, capace di regalare sorprese invernali quando meno ce lo si aspetta. La furia bianca è davvero pronta a colpire? La risposta arriverà nei prossimi giorni, quando capiremo se il Burian farà il suo ingresso trionfale sull’Italia o se la tendenza subirà variazioni all’ultimo momento. Leggi anche: Marzo 1987, può accadere il Bis, Neve diffusa, ecco perchè Leggi anche: ad aprile può scoppiare l'Estate improvvisa, oltre 30 gradi! Leggi anche: a marzo può arrivare il Gelo e la Neve, ecco quando Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI