Primavera dai due volti. Gelo e Neve prima parte, caldo bollente e 30 gradi dopo


di  Redazione, 20-02-2025 ore 20:30      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


La primavera di quest’anno potrebbe essere caratterizzata da un andamento tutt’altro che lineare, con una netta divisione tra una prima parte ancora dominata da condizioni invernali e una seconda che potrebbe invece vedere un improvviso balzo verso il caldo. Sarà quindi una stagione dai due volti, con una fase iniziale fredda, addirittura con neve possibile fino in pianura, e un cambio di passo deciso verso temperature quasi estive già dopo il 20-21 marzo.

Le proiezioni a lungo termine dei modelli numerici iniziano a delineare uno scenario interessante. La prima parte della primavera, in particolare il mese di marzo, potrebbe essere influenzata dal persistere di un vortice polare instabile, con possibilità di irruzioni fredde che potrebbero coinvolgere l’Italia. Non sarebbe la prima volta che marzo porta nevicate tardive, anche fino in pianura, specie sul Centro-Nord e lungo il versante adriatico. Il freddo residuo presente sull’Europa orientale rappresenta un serbatoio gelido ancora attivo e, se le condizioni configurative lo permetteranno, potrebbe influenzare la nostra Penisola con nuove ondate di gelo fuori stagione.

Ovviamente, è ancora presto per stabilire con precisione quali saranno le zone più colpite, ma il segnale generale di un marzo freddo e instabile è piuttosto evidente nei principali modelli di riferimento. La dinamica potrebbe quindi vedere un avvio di primavera invernale, con temperature ben sotto la media e il rischio di nevicate a bassa quota prima che il vero cambiamento atmosferico avvenga nella seconda metà del mese.

Dopo il 20-21 marzo, invece, lo scenario potrebbe cambiare completamente. L’anticiclone africano potrebbe iniziare a spingere verso nord con maggiore intensità, determinando una rapida impennata delle temperature. Questo comporterebbe un netto passaggio dal freddo al caldo, con la possibilità concreta che alcune zone d’Italia registrino i primi picchi di 30 gradi, soprattutto sulle regioni meridionali e sulle due isole maggiori. Se questa evoluzione dovesse concretizzarsi, non sarebbe affatto escluso che già entro la fine del mese si possano registrare i primi record termici stagionali.

L’alternanza tra fasi fredde e improvvise risalite di aria calda dal Nord Africa è un fenomeno che negli ultimi anni si è manifestato sempre più spesso, segno di una primavera che fatica a trovare un equilibrio stabile. Quest’anno, però, la transizione potrebbe essere ancora più brusca, con una prima parte dal sapore invernale e un successivo salto verso un clima quasi estivo in tempi molto rapidi.

Tutto resta ancora da confermare e gli aggiornamenti delle prossime settimane saranno fondamentali per comprendere l’evoluzione precisa di questa primavera dai due volti. Ma se le attuali proiezioni dovessero trovare conferma, potremmo assistere a un marzo caratterizzato da gelo e neve prima di un vero e proprio ribaltone che porterà a temperature bollenti e ai primi 30 gradi già prima della fine del mese. Un contrasto netto che renderebbe questa primavera particolarmente estrema e difficile da prevedere con largo anticipo.

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