Meteo: Tripudio di neve a partire da fine mese per oltre due settimane, gelo e accumuli consistenti, vediamo dove


di  Redazione, 18-02-2025 ore 20:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


A partire dalla fine del mese, i settori alpini e le alture del Nord Italia si preparano ad affrontare un periodo meteorologico di notevole impatto, con accumuli costanti di neve previsti per almeno due settimane. Le forti perturbazioni atlantiche, che stanno per interessare la nostra penisola, scaricheranno ingenti quantitativi di neve, con particolare intensità sui versanti esteri delle Alpi. Tuttavia, l’azione sinergica di questi sistemi perturbati interesserà anche il versante italiano, arrivando a coinvolgere a quote relativamente basse numerose aree montane e collinari, aumentando così il rischio di interruzioni dei collegamenti e di condizioni stradali particolarmente difficili.

Le previsioni dei principali centri meteorologici indicano che le perturbazioni atlantiche, provenienti dall’Oceano Atlantico, stanno evolvendo in sistemi di media-alta intensità. Questi porteranno ad una serie di abbassamenti di pressione che, entrando in contatto con le masse d’aria fredda presenti nelle alture del Nord Italia, genereranno condizioni ideali per la formazione di nevicate persistenti. I modelli meteorologici mostrano una struttura complessa: se da un lato i versanti esposti a ovest e a nord delle catene alpine saranno interessati da abbondanti precipitazioni nevose, dall’altro i flussi d’aria che interagiranno con le formazioni orografiche causeranno fenomeni di "neve a strati", che a fasi alterne interesseranno anche il versante italiano, permettendo alla neve di discendere fino a quote non troppo elevate.

Questa dinamica orografica rappresenta un fattore critico per il trasporto e la sicurezza in montagna. Le autorità locali e le squadre di soccorso sono già allertate e si stanno preparando ad attivare piani di intervento tempestivi. In particolare, le aree di montagna e le strade di collegamento saranno oggetto di monitoraggio continuo per evitare situazioni di emergenza dovute a valanghe o al blocco totale delle vie di comunicazione. Gli abitanti delle zone montane sono invitati a rimanere aggiornati tramite i bollettini meteo e a prestare particolare attenzione alle indicazioni delle autorità locali.

Sul versante tecnico, la combinazione di abbondanti precipitazioni e venti provenienti dall’ovest, che si prevede incalzeranno intensamente nelle stesse aree, potrebbe determinare fenomeni di accumulo rapido della neve. In questo contesto, la formazione di ghiaccio e strati scivolosi sulla superficie stradale non è da escludere, rendendo l’uso di pneumatici invernali e catene da neve un elemento imprescindibile per chi si appresta a viaggiare. I servizi di manutenzione delle infrastrutture stradali si stanno già mobilitando per intervenire tempestivamente in caso di emergenze, mentre le autorità raccomandano di evitare spostamenti non indispensabili nelle ore di maggiore intensità perturbativa.

Mentre le alture del Nord sono chiamate a fare i conti con condizioni meteorologiche rigide e nevose, il Centro-Sud Italia vivrà un quadro climatico del tutto diverso. Le stesse perturbazioni che interessano il Nord, infatti, daranno origine a venti occidentali intensi e a temperature quasi primaverili nelle regioni meridionali e centrali del paese. Questo contrasto evidente, frutto delle differenti configurazioni orografiche e delle masse d’aria in gioco, sottolinea come l’Italia, pur essendo unita sotto un’unica cornice geografica, possa vivere scenari climatici molto diversificati in un medesimo periodo.

Il clima mite che interesserà il Centro-Sud porterà con sé giornate soleggiate e temperature in ascesa, segnando un netto contrasto con la situazione invernale che imperversa sulle Alpi. Questo cambiamento di regime termico potrebbe far pensare ad un anticipo della primavera nelle regioni meridionali, sebbene le previsioni a medio termine suggeriscano che tale condizione potrebbe essere solo transitoria. Gli esperti del settore ricordano, infatti, che il passaggio tra un sistema meteorologico freddo e uno mite può portare a sbalzi termici significativi, in grado di creare non poche criticità anche per la salute e per l’ambiente urbano.

Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione è rappresentato dalla variabilità del fenomeno: se da un lato la presenza di numerose perturbazioni attiverà un ciclo continuo di nevicate sulle zone montane del Nord, dall’altro il Centro-Sud potrà sperimentare un clima instabile, con passaggi da giornate inaspettatamente miti a brevi ritorni di temporali estivi. Questa alternanza impone una certa prudenza agli agricoltori e agli operatori del settore, i quali dovranno adattare le proprie attività alle condizioni meteorologiche in continua evoluzione.

In conclusione, l’arrivo di forti perturbazioni atlantiche a partire dalla fine del mese rappresenta un evento di notevole portata per l’intero territorio italiano. Mentre le Alpi e le alture del Nord si preparano ad affrontare nevicate costanti e abbondanti, il Centro-Sud potrà godere di temperature quasi primaverili e venti occidentali. Tale scenario evidenzia ancora una volta come le dinamiche meteorologiche possano variare sensibilmente in funzione delle condizioni locali, rendendo fondamentale l’adozione di misure di prevenzione e la diffusione tempestiva di informazioni utili alla popolazione. Resta, dunque, la raccomandazione di monitorare costantemente gli aggiornamenti meteo e di adottare comportamenti prudenti, in modo da affrontare al meglio questo periodo di transizione climatica così particolare e diversificato.

 

Ecco le previsioni nel dettaglio delle principali città della Puglia:

 




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