Nessuna certezza, Gelo e Neve sull’Europa. Dall’Abruzzo alla Puglia incognita forte freddo


di  Redazione, 19-02-2025 ore 06:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Lo scenario meteorologico attuale è tutt’altro che stabile e le prossime settimane potrebbero riservare sorprese importanti. Con il gelo e la neve che stanno colpendo duramente gran parte dell’Europa orientale, l’Italia resta in bilico tra due forze opposte. Da un lato, le correnti atlantiche cercano di mantenere un clima più temperato, dall’altro il freddo estremo accumulato a est continua a premere e basta una piccola variazione per far cambiare completamente lo scenario. Non c’è alcuna certezza che l’Italia resti fuori da questa dinamica e le regioni più esposte, come Abruzzo e Puglia, potrebbero trovarsi di fronte a un’ondata di freddo improvvisa con neve anche in pianura.

Analizzando i modelli numerici, emerge chiaramente che la situazione è altamente instabile. Non esiste una linea definitiva che possa escludere con sicurezza un coinvolgimento italiano. Il gelo è estremamente vicino ai confini orientali e, se dovesse trovare il giusto varco, potrebbe scendere rapidamente verso ovest, coinvolgendo direttamente l’Adriatico. Questo tipo di evoluzione non è semplice da prevedere con largo anticipo, perché dipende da piccole variazioni nelle configurazioni bariche che i modelli possono rilevare anche all’ultimo momento.

L’incertezza è quindi totale. Se una delle varianti possibili dovesse prendere il sopravvento, l’intero quadro potrebbe ribaltarsi e portare effetti inaspettati anche su Abruzzo e Puglia. Un piccolo cedimento dell’anticiclone o una modifica nei flussi potrebbe innescare un movimento dell’aria fredda che oggi non appare ancora evidente nei modelli ufficiali. Proprio per questo è fondamentale seguire attentamente ogni aggiornamento, perché una sorpresa potrebbe emergere improvvisamente, stravolgendo le attuali previsioni.

Se anche solo una parte del gelo presente a est dovesse riuscire a sfondare, il rischio di nevicate fino in pianura su queste regioni diventerebbe concreto. L’Abruzzo e la Puglia, per la loro posizione esposta alle correnti da nord-est, sarebbero le prime a risentire di un’eventuale irruzione fredda tardiva. E in quel caso, le temperature potrebbero crollare rapidamente, creando le condizioni ideali per la formazione di neve anche a quote molto basse.

La situazione resta dunque un’incognita, con il gelo che continua a rimanere in agguato a poche centinaia di chilometri dai confini italiani. Le prossime emissioni modellistiche saranno fondamentali per capire se l’inverno ha ancora qualche colpo da sparare o se invece riuscirà a mantenersi confinato sull’Europa orientale. Una cosa è certa: non si può ancora archiviare del tutto la possibilità di un colpo di scena, perché con il freddo così vicino, basta poco per riscrivere completamente la tendenza delle prossime settimane.

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