C’è fermento nel meteo. L’inverno non finirà senza il Gelo siberiano. Ecco perché


di  Redazione, 17-02-2025 ore 10:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’inverno non ha ancora presentato il suo conto gelido. Siamo ormai nella seconda metà di febbraio e, nonostante qualche episodio freddo, le vere ondate di gelo in stile siberiano non si sono ancora fatte sentire sull’Italia. Ma attenzione: non è affatto detto che non lo facciano prima che la stagione volga al termine. C’è ancora tutto il tempo perché il gelo siberiano si metta in moto e colpisca anche il nostro Paese con un colpo di coda invernale che potrebbe lasciare il segno.

Va ricordato che, secondo il calendario meteorologico, l’inverno terminerà il 1° marzo, data che segna l’inizio della primavera meteorologica. Tuttavia, dal punto di vista astronomico, la stagione invernale si concluderà solo il 20 marzo, con l’equinozio di primavera. Questo significa che abbiamo ancora più di un mese potenziale in cui il gelo siberiano potrebbe irrompere in modo deciso sulla scena europea e italiana, cambiando radicalmente la percezione di questo inverno.

Nonostante l’attuale quadro meteorologico mostri un’Italia alle prese con un clima più variabile che realmente invernale, non bisogna lasciarsi ingannare. A est, nelle immense distese della Russia e della Siberia, il freddo si è accumulato in modo significativo. La vera domanda è se e quando riuscirà a spostarsi verso ovest. Ed è proprio questo il punto cruciale: il gelo siberiano ha bisogno della giusta configurazione per sfondare e raggiungere il Mediterraneo. Per ora, il blocco anticiclonico sull’Europa occidentale ha ostacolato la sua avanzata, ma questa situazione potrebbe non durare ancora a lungo.

Le ultime proiezioni mostrano segnali interessanti. L’enorme serbatoio di freddo sull’Eurasia non può rimanere statico a lungo e, prima o poi, una spinta delle correnti potrebbe riorganizzare le masse d’aria, consentendo al gelo siberiano di partire alla conquista dell’Europa centrale e meridionale. È un meccanismo che si è già visto in passato e che, con un simile accumulo di freddo a disposizione, ha buone probabilità di ripetersi anche quest’anno. La domanda non è tanto se il gelo si muoverà, ma piuttosto quando e con quali modalità colpirà.

Nel frattempo, ci troviamo in una fase interlocutoria. Alcuni modelli prevedono un possibile cambiamento tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, con un’eventuale discesa di aria molto fredda che potrebbe interessare anche l’Italia. Ma per ora restiamo in attesa di conferme più concrete. Quello che è certo è che la stagione non si è ancora chiusa e che il gelo siberiano ha ancora la possibilità di dire la sua prima della fine dell’inverno.

In passato, non sono mancati episodi di gelo tardivo che hanno sorpreso anche gli esperti. Pensiamo a eventi storici in cui marzo ha riservato nevicate importanti e crolli termici improvvisi. Non sarebbe affatto strano se anche quest’anno il gelo siberiano decidesse di prendersi il suo spazio prima di lasciare il posto alla primavera. Questo è un elemento che non possiamo sottovalutare e che anzi va monitorato con attenzione nelle prossime settimane.

Abbiamo dunque tutti gli ingredienti per un finale d’inverno ancora ricco di sorprese. Il gelo siberiano è lì, pronto a colpire se le condizioni lo permetteranno. I prossimi aggiornamenti ci diranno se davvero dovremo fare i conti con un colpo di coda invernale che potrebbe riportare il freddo e la neve su diverse regioni italiane. Aspettiamo gli sviluppi, ma una cosa è certa: l’inverno non è ancora finito e potrebbe riservarci il suo momento più gelido proprio quando meno ce lo aspettiamo.

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