![]() ![]() ![]() |
Le ultime elaborazioni dei modelli matematici stanno delineando un possibile cambio di rotta importante per l’evoluzione meteo nei prossimi giorni. L’aria fredda, che fino ad ora è rimasta confinata sull’Europa orientale, sembra intenzionata a muoversi in retrogressione verso ovest, colpendo in maniera più diretta il Mediterraneo e, soprattutto, le regioni adriatiche italiane. Questo significa che il gelo potrebbe avere un impatto più marcato su Abruzzo, Basilicata, Molise e Puglia, portando un significativo calo delle temperature e aumentando le possibilità di neve fino a bassa quota e, in alcuni casi, persino in pianura. La dinamica che si sta delineando è quella classica delle irruzioni fredde da est, con l’aria gelida che, dopo aver consolidato la sua presenza sull’Europa dell’est, tenta una retrogressione, ossia un movimento all’indietro verso ovest. Questo avviene quando si crea una configurazione di blocco capace di deviare il flusso atmosferico e spingere l’aria continentale verso il Mediterraneo. Se tale manovra andrà a buon fine, l’Italia potrebbe trovarsi nella traiettoria perfetta per essere investita in pieno da masse d’aria molto fredde e potenzialmente nevose. Secondo le ultime tendenze, i giorni più critici potrebbero essere quelli successivi al 19/20 febbraio, quando il gelo dovrebbe intensificarsi sulle regioni adriatiche. Le termiche a 850 hPa, ossia a circa 1400 metri di altezza, potrebbero scendere fino a valori tra i -8 e i -10°C, il che significa temperature sottozero in molte località anche in pianura durante le ore notturne. Se a questa massa d’aria fredda si assoceranno le giuste condizioni di umidità e precipitazioni, la neve potrebbe cadere non solo sui rilievi, ma anche fino alle coste di Abruzzo, Molise e Puglia, con accumuli significativi nelle aree interne e collinari. Un ruolo fondamentale sarà giocato anche dalla posizione dell’anticiclone delle Azzorre, che potrebbe favorire l’ingresso del freddo se riuscisse a posizionarsi più a nord, bloccando le correnti miti atlantiche e lasciando strada libera alle correnti gelide da est. Se questo schema barico verrà confermato, la retrogressione continentale avrà campo libero per colpire con maggiore decisione l’Italia, rendendo sempre più concreto il rischio di un’ondata di gelo tardiva. Le regioni più esposte saranno sicuramente quelle affacciate sull’Adriatico, quindi Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, dove l’aria fredda potrebbe scivolare lungo i Balcani e intensificarsi nel suo percorso verso il Mediterraneo. In particolare, le città di Pescara, Campobasso, Potenza, Bari e Foggia potrebbero ritrovarsi sotto un cielo carico di neve, con accumuli più consistenti nelle zone interne ma possibili sorprese anche sulle coste, soprattutto se il freddo dovesse raggiungere il suo massimo potenziale. Tuttavia, c’è ancora incertezza sulla reale traiettoria dell’irruzione fredda. Alcuni modelli vedono un afflusso più diretto e incisivo, con neve diffusa su molte regioni, mentre altri mantengono una traiettoria più orientale, con l’Italia colpita solo marginalmente. Saranno quindi fondamentali i prossimi aggiornamenti per capire quale sarà il destino di questa retrogressione gelida e quali saranno le reali possibilità di neve sulle regioni adriatiche. L’inverno sembra voler dare un colpo di coda importante e, se le previsioni dovessero trovare conferma, potremmo trovarci di fronte a un evento tardivo di grande rilievo. L’attenzione resta massima, perché il gelo è in movimento e le condizioni potrebbero cambiare rapidamente. Per ora la tendenza sembra chiara: il freddo è pronto a rimettersi in marcia, e questa volta l’Italia potrebbe essere nel mirino. Leggi anche: Il GELO minaccia il CENTRO-SUD, NEVE diffusa vicina Leggi anche: Regioni ADRIATICHE vicine a GELO senza SOSTA Leggi anche: Primo caldo estivo già a MARZO? Possibili 30 gradi! Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI