Russia chiama Italia, la risposta è Gelo e Neve diffusa. La data è molto vicina


di  Redazione, 14-02-2025 ore 13:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Il gelo posizionato a due passi dall’Italia sarà determinante per il futuro delle prossime settimane meteorologiche del nostro Paese. La situazione si fa sempre più interessante, con una massa d’aria siberiana che ha già conquistato l’Europa orientale e che continua ad avanzare senza sosta. Le temperature sono crollate in molte nazioni, e il manto nevoso si sta estendendo su vaste aree del continente. Ora la grande domanda è: la Russia chiama, l’Italia risponderà? Se le dinamiche atmosferiche si allineeranno nel modo giusto, il nostro Paese potrebbe essere investito da un’ondata di gelo e neve diffusa, con effetti che potrebbero manifestarsi in modo significativo tra il 19 e il 28 febbraio.

Gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici evidenziano una situazione estremamente dinamica e ricca di potenziali sorprese. L’aria fredda di origine siberiana continua a scendere verso sud-ovest, sospinta da un anticiclone di blocco posizionato sulla Scandinavia. Se questa configurazione dovesse restare invariata o addirittura rafforzarsi, il gelo avrebbe via libera per sfondare anche sull’Italia, portando con sé un crollo delle temperature e possibili nevicate fino in pianura.

Non è una possibilità remota, anzi. La storia meteorologica insegna che quando una massa d’aria così potente si avvicina ai confini italiani, basta una piccola modifica delle correnti per far precipitare la situazione e trasformare il nostro Paese in un paesaggio da pieno inverno. I segnali ci sono tutti e le date da tenere d’occhio sono proprio quelle comprese tra il 19 e il 28 febbraio, periodo in cui potrebbe verificarsi l’atteso affondo gelido sull’Italia.

Le zone più a rischio, secondo le attuali proiezioni, sarebbero quelle del versante adriatico e del Sud Italia, con l’aria fredda che potrebbe entrare dalla porta dei Balcani e scivolare lungo la dorsale appenninica. Tuttavia, anche il Nord non è escluso da possibili sorprese, soprattutto se il gelo dovesse riuscire a interagire con qualche minimo depressionario in formazione sul Mediterraneo. In questo caso, avremmo neve diffusa anche sulle pianure del settentrione, con accumuli che potrebbero risultare localmente importanti.

I prossimi giorni saranno cruciali per capire l’evoluzione della situazione. I modelli stanno ancora cercando di inquadrare con precisione la traiettoria della massa d’aria fredda e il suo potenziale impatto sull’Italia. Alcune emissioni più prudenziali indicano un coinvolgimento solo parziale del nostro Paese, con il gelo che resterebbe confinato più a est, mentre altre vedono un ingresso deciso con effetti notevoli su gran parte del territorio nazionale.

Quello che è certo è che l’Europa sta vivendo un inverno che si sta risvegliando con tutta la sua potenza. La Russia ha già dato il via a questa ondata fredda e ora resta da capire se anche l’Italia verrà coinvolta a pieno titolo in questo scenario. Il tempo di attesa non sarà lungo: tra pochi giorni avremo risposte più chiare, ma l’idea di un’ondata di gelo e neve diffusa sta prendendo sempre più piede. Monitorare costantemente la situazione sarà fondamentale, perché potremmo trovarci di fronte a un evento di grande portata.

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