Ribaltoni su Ribaltoni. Elaborazioni in corso e meteo da sorprese dietro l’angolo


di  Redazione, 13-02-2025 ore 17:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Ribaltoni su ribaltoni, il meteo continua a giocare con le previsioni e gli ultimi aggiornamenti dei modelli numerici mostrano uno scenario in continua evoluzione. Se c’è una certezza in questa fase è che non ci sono certezze, perché il quadro atmosferico è talmente complesso da rendere difficile ogni previsione oltre le 120 ore. I centri di calcolo sono costretti a continui aggiornamenti e ricalcoli, con variazioni talvolta sostanziali tra una corsa e l’altra. In questo meteo da sorprese, l’aria siberiana che spinge da est e le correnti atlantiche che provano a inserirsi nel Mediterraneo creano un vero e proprio braccio di ferro, nel quale la partita è ancora tutta da giocare.

Il punto critico riguarda proprio il comportamento del vortice polare, che si trova in uno stato di forte stress. Gli ultimi movimenti stratosferici indicano che la bilobazione è ormai avvenuta, con una parte del lobo polare che si muove verso il continente americano e l’altro che tende a scendere verso l’Europa. Tuttavia, non basta un semplice spostamento del vortice per garantire che il gelo siberiano investa in pieno l’Italia, perché servono anche determinati incastri barici che al momento restano incerti. Proprio per questo motivo, la previsione per la seconda metà di febbraio è ancora un rebus meteorologico, nel quale ogni aggiornamento può stravolgere completamente lo scenario precedente.

I modelli numerici sono in difficoltà, e lo si nota dai continui ribaltoni nelle elaborazioni a medio e lungo termine. Se fino a pochi giorni fa sembrava quasi scontato un affondo gelido da metà mese, ora alcune emissioni tendono a ridimensionare l’irruzione fredda, lasciando spazio a un flusso più zonale che potrebbe limitare gli effetti del gelo sull’Italia. Tuttavia, questa non è una sentenza definitiva, perché la presenza di un’enorme massa d’aria fredda sull’Europa dell’Est resta una variabile fondamentale che potrebbe cambiare improvvisamente le carte in tavola. Ecco perché il meteo da sorprese continua a essere il vero protagonista di questa fase, con l’incertezza che regna sovrana e la necessità di monitorare ogni aggiornamento con estrema attenzione.

Ciò che appare evidente è che la battaglia tra Atlantico e gelo siberiano non si è ancora conclusa, e che l’Italia si trova proprio nel mezzo di questo scontro tra titani. A seconda della traiettoria delle correnti, il nostro Paese potrebbe trovarsi a vivere scenari molto diversi, passando da un inverno crudo e nevoso a una fase più umida e instabile con piogge diffuse ma temperature meno rigide. Proprio per questo motivo, gli esperti consigliano prudenza nell’interpretare le previsioni a lungo termine, perché le elaborazioni in corso potrebbero essere stravolte da un momento all’altro. Quello che oggi appare come uno scenario altamente probabile potrebbe essere completamente ribaltato nelle prossime emissioni, confermando ancora una volta quanto il meteo sia imprevedibile e ricco di colpi di scena.

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