Gelo avveniristico avvolge l’Italia. Paesaggi fiabeschi in Arrivo. Meteo da Neve ovunque


di  Redazione, 13-02-2025 ore 06:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Gli ultimi aggiornamenti mostrano un quadro meteorologico che potrebbe stravolgere il finale dell’inverno sull’Italia. Il gelo siberiano avveniristico, ovvero un’irruzione fredda prevista dai modelli numerici con largo anticipo, sembra pronto a scendere con decisione sull’Europa e potrebbe investire anche il nostro Paese. Le previsioni, pur nella loro naturale incertezza a lungo termine, suggeriscono che tra il 17 e il 18 febbraio potrebbe iniziare una fase invernale di grande impatto, capace di regalare paesaggi fiabeschi e portare la neve diffusa su molte regioni. L’aria gelida proveniente dalla Siberia è un elemento che i modelli matematici stanno monitorando da giorni, con alcune emissioni che mostrano un vero e proprio tracollo termico, il che significherebbe gelo intenso e precipitazioni nevose a bassissima quota o addirittura in pianura.

L’elemento chiave in questa dinamica è il comportamento del vortice polare, che nelle prossime settimane subirà una vera e propria trasformazione. Un’anomalia nella distribuzione delle alte pressioni potrebbe innescare uno split del vortice, favorendo la discesa di masse d’aria gelida verso l’Europa. Se questa tendenza venisse confermata, lo scenario potrebbe ricordare alcuni degli inverni più rigidi del passato, come il 2012 o addirittura il celebre febbraio 1956, quando l’Italia fu investita da un’ondata di gelo senza precedenti. I modelli numerici, pur con le dovute oscillazioni, stanno delineando un quadro favorevole all’arrivo del gelo siberiano, con temperature a 850 hPa che potrebbero scendere fino a -12/-15°C su alcune zone d’Europa e valori vicini ai -10°C anche sul Mediterraneo.

Se l’irruzione fredda dovesse concretizzarsi, il rischio di nevicate diffuse sull’Italia sarebbe elevato. Le regioni più esposte sarebbero quelle del versante adriatico, dalla Romagna fino alla Puglia, dove l’aria gelida in arrivo da est incontrerebbe l’umidità presente sul Mediterraneo, generando precipitazioni nevose a quote molto basse. Anche il Nord Italia potrebbe essere coinvolto, soprattutto se si dovesse formare un minimo depressionario sul Mar Ligure, che potrebbe attivare nevicate fino in pianura su Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. Al Centro-Sud, invece, la dinamica dipenderebbe molto dall’interazione tra l’aria fredda e i sistemi perturbati atlantici, che potrebbero amplificare il potenziale nevoso anche su Toscana, Lazio e Campania. Insomma, un quadro meteorologico in piena evoluzione, dove ogni piccolo spostamento delle figure bariche potrebbe fare la differenza tra una semplice ondata di freddo e un evento di portata storica.

L’aspetto più affascinante di questa previsione è la possibilità di assistere a scenari tipicamente invernali, con paesaggi fiabeschi che potrebbero interessare molte regioni. La neve potrebbe imbiancare città che non vedono accumuli significativi da anni, trasformando strade e campagne in cartoline invernali mozzafiato. Il gelo siberiano avveniristico, se confermato, porterebbe un abbassamento drastico delle temperature, con valori sottozero anche di giorno su molte aree interne, mentre le minime notturne potrebbero raggiungere livelli estremi, specie nelle valli e nelle zone montuose. Le città potrebbero trovarsi a dover affrontare un freddo pungente, con la possibilità di ghiaccio diffuso e condizioni difficili per la circolazione.

Un altro fattore da considerare è la durata di questa fase invernale. Se l’impianto barico dovesse restare favorevole, il gelo siberiano potrebbe insistere per diversi giorni, mantenendo condizioni meteorologiche rigide e favorendo ulteriori nevicate. Alcune proiezioni indicano che l’aria gelida potrebbe persistere fino alla fine di febbraio, con ulteriori impulsi freddi che potrebbero ripresentarsi anche a marzo. Se ciò accadesse, l’Italia potrebbe trovarsi di fronte a una delle fasi più fredde degli ultimi anni, con ripercussioni significative sul clima e sulle attività quotidiane.

Tuttavia, come sempre accade in meteorologia, le certezze assolute non esistono. Il gelo siberiano avveniristico è un’ipotesi che al momento appare concreta, ma che necessita di ulteriori conferme nei prossimi giorni. I modelli numerici possono subire variazioni, e una piccola modifica nella disposizione delle alte pressioni potrebbe cambiare radicalmente lo scenario. Per questo motivo, è fondamentale seguire con attenzione i prossimi aggiornamenti, che saranno decisivi per comprendere l’effettiva portata dell’evento. L’Italia potrebbe trovarsi di fronte a un inverno tardivo di rara intensità, con gelo e neve diffusa su molte regioni, oppure potrebbe assistere a una semplice fase fredda senza particolari conseguenze. La partita è ancora aperta, ma una cosa è certa: il mese di febbraio ha ancora molto da dire, e l’inverno potrebbe riservare sorprese fino all’ultimo.

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