Meteo: Belva dall’est! Orso siberiano graffierà tutta Italia. Il peggio deve arrivare


di  Redazione, 11-02-2025 ore 19:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Le proiezioni modellistiche iniziano a prendere una direzione chiara: la Belva dall’est potrebbe davvero graffiare l’Italia con un’ondata di gelo siberiano di proporzioni rilevanti. Il peggio, infatti, potrebbe ancora dover arrivare, e gli aggiornamenti delle ultime ore confermano una dinamica atmosferica che va monitorata con grande attenzione. Dopo la metà di febbraio, l’Europa sarà il primo bersaglio di questa massa d’aria gelida, ma i modelli iniziano a delineare un possibile coinvolgimento anche dell’Italia, con temperature in crollo e la concreta possibilità di nevicate fino a quote molto basse, se non addirittura in pianura.

Il cuore dell’aria fredda è attualmente in accumulo tra la Siberia e la Russia occidentale, una zona che ha già registrato temperature di gran lunga inferiori alla media stagionale. Questo serbatoio di gelo, spinto da un anticiclone russo-siberiano in forte espansione, potrebbe mettersi in moto verso ovest, avanzando progressivamente prima sull’Europa orientale, poi su quella centrale e infine puntando il Mediterraneo. È proprio questa dinamica a far pensare che la Belva dall’est possa presto graffiare l’Italia, portando una fase di maltempo prettamente invernale.

Un elemento chiave sarà la configurazione del vortice polare, attualmente in fase di forte disturbo. Se la spaccatura del lobo siberiano dovesse essere confermata, una parte della circolazione fredda verrebbe deviata proprio verso l’Europa. Questo è esattamente lo scenario che ha caratterizzato alcuni degli eventi invernali più rilevanti del passato, compreso il Burian del 2012 o le irruzioni fredde degli anni ’80. Ovviamente, ogni configurazione è unica, e bisognerà valutare con attenzione i dettagli, ma la tendenza appare chiara: il gelo potrebbe conquistare buona parte del continente e coinvolgere anche l’Italia.

Il primo impatto della Belva dall’est sarà avvertito tra Scandinavia, Germania, Polonia e Balcani, dove le temperature potrebbero scendere rapidamente, con valori di diversi gradi sotto zero e nevicate estese. Poi il freddo potrebbe continuare la sua avanzata, trovando la strada aperta verso la nostra penisola. Se il quadro barico lo permetterà, tra il 16 e il 20 febbraio l’Italia potrebbe essere investita da una vera e propria sciabolata gelida, con conseguenze che andranno valutate nel dettaglio nei prossimi aggiornamenti.

A essere più esposte a questa configurazione saranno le regioni del Nord e del versante adriatico, ovvero quelle zone che solitamente vengono colpite per prime dalle correnti fredde continentali. Qui la possibilità di nevicate anche in pianura appare concreta, soprattutto in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo. Tuttavia, a seconda della traiettoria dell’aria gelida, il coinvolgimento potrebbe estendersi anche al Centro-Sud, con particolare attenzione a Puglia, Molise e Basilicata, regioni spesso interessate dal Burian. Anche Roma e il Lazio potrebbero vedere un calo termico significativo, con possibili episodi nevosi se il freddo dovesse interagire con l’umidità tirrenica.

La durata di questo evento resta ancora un’incognita, ma alcuni scenari modellistici suggeriscono che il freddo potrebbe persistere per più giorni, rendendo la seconda metà di febbraio particolarmente rigida. Se l’anticiclone russo-siberiano continuerà a premere, la colata gelida potrebbe essere alimentata da nuovi afflussi, prolungando il periodo di freddo intenso fino agli ultimi giorni del mese. Questo potrebbe avere ripercussioni anche sul mese di marzo, con una coda invernale che potrebbe protrarsi oltre le attese.

Ovviamente, come sempre accade in questi casi, sarà fondamentale attendere ulteriori conferme. Al momento, la Belva dall’est appare pronta a graffiare l’Italia, ma la traiettoria esatta e l’intensità dell’evento dipenderanno dagli sviluppi nei prossimi giorni. Quel che è certo è che il meteo è destinato a subire un drastico cambiamento e che il peggio potrebbe ancora dover arrivare. Il freddo siberiano sta scaldando i motori, e l’Italia potrebbe trovarsi nel mirino di un’ondata di gelo storica.

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