Gelo dalla Siberia compatto ed esteso, al suo segnale si scatena la Neve


di  Redazione, 11-02-2025 ore 15:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


Dopo metà febbraio, gli occhi sono tutti puntati sull’Europa centro-orientale, dove una massa d’aria gelida siberiana, compatta ed estesa, è pronta a prendere il comando della scena meteo. Le proiezioni modellistiche continuano a mostrare un’enorme struttura fredda che scivolerà lentamente verso ovest, portando neve fino in pianura e temperature abbondantemente sotto lo zero. Questa volta il gelo non si limiterà a una comparsa fugace, ma avrà tutte le caratteristiche per imporsi in maniera duratura. La dinamica in atto lascia pochi dubbi sul fatto che gran parte dell’Europa sarà investita da condizioni invernali estreme. E l’Italia? La posizione geografica del nostro paese rende sempre incerta l’evoluzione degli eventi, ma questa volta c’è un elemento chiave che potrebbe cambiare tutto: il gelo in arrivo sarà così massiccio che basterà una piccola oscillazione barica per coinvolgere direttamente anche la nostra penisola.

Il cuore di questa ondata fredda affonda le radici nella Siberia più profonda, un’area che negli ultimi giorni ha accumulato temperature eccezionalmente basse. Non è un dettaglio di poco conto: più freddo si accumula nell’entroterra russo, maggiore sarà il potenziale di espansione verso ovest una volta che le condizioni atmosferiche lo permetteranno. E a giudicare dalle attuali previsioni, quel momento potrebbe essere imminente. Il gelo compatto e ben strutturato ha infatti già iniziato a muoversi, puntando direttamente verso l’Europa dell’Est. Una volta che raggiungerà quest’area, la sua successiva evoluzione dipenderà dalla disposizione delle figure bariche a livello emisferico.

La chiave sarà l’anticiclone russo-siberiano, un colosso atmosferico che spesso gioca un ruolo fondamentale nelle grandi ondate di freddo. Se questo anticiclone riuscirà a spingersi sufficientemente a nord, andrà a creare un vero e proprio blocco in grado di deviare le correnti occidentali, favorendo un afflusso diretto di aria gelida verso il Mediterraneo. È qui che si aprono due scenari possibili: nel primo caso, il gelo scivolerà più verso ovest, limitando gli effetti all’Europa centrale e settentrionale; nel secondo caso, la massa d’aria riuscirà a sfondare anche verso sud, portando conseguenze rilevanti per l’Italia.

Se il secondo scenario dovesse prendere forma, ci troveremmo davanti a un evento potenzialmente storico. Il gelo compatto e denso avrebbe infatti tutte le caratteristiche per scatenare nevicate estese, non solo sulle zone montuose, ma anche in pianura e persino lungo le coste. Un simile impianto barico potrebbe infatti favorire la formazione di un minimo depressionario sul Mediterraneo, una condizione ideale per la genesi di perturbazioni capaci di distribuire la neve su ampie zone del nostro paese. Dall’Emilia-Romagna alla Toscana, dal Lazio alla Campania, fino ad arrivare al Sud e alle regioni adriatiche: nessuno sarebbe escluso dalla morsa del freddo se la traiettoria del gelo dovesse confermarsi.

Per ora, i modelli matematici si alternano tra conferme e ritrattazioni, ma il segnale è forte: una svolta invernale è in arrivo. Il gelo dalla Siberia non sarà una semplice comparsa, ma un vero protagonista della scena meteo europea. Il suo ingresso potrebbe essere graduale, ma una volta in moto, la massa d’aria fredda avrà una notevole inerzia, rendendo difficile un ritorno rapido alla normalità. Questo significa che il freddo potrebbe accompagnarci per diversi giorni, con effetti che potrebbero protrarsi fino alla fine del mese e oltre.

Le temperature previste parlano chiaro: valori abbondantemente sotto lo zero in Europa dell’Est, con picchi di -20°C a 850hPa, un chiaro segnale della potenza dell’irruzione in arrivo. Mosca, Kiev, Varsavia e Berlino saranno tra le città più colpite, ma l’aria gelida non si fermerà lì. Con una spinta ulteriore, potrebbe facilmente guadagnare terreno verso l’Europa occidentale e il Mediterraneo, portando conseguenze ben diverse da quelle a cui siamo stati abituati in questo inverno fino ad ora piuttosto altalenante.

L’Italia rimane in attesa del segnale decisivo. Basta poco perché la situazione prenda una piega nettamente invernale anche per noi. La neve potrebbe scendere fino in pianura, le temperature potrebbero crollare rapidamente e la sensazione di un inverno che si risveglia con prepotenza sarebbe tangibile in molte città. Ora resta solo da capire se le prossime emissioni modellistiche confermeranno questo impianto oppure se l’Italia verrà solo sfiorata dal gelo. Una cosa è certa: l’Europa si prepara a un colpo di coda dell’inverno di quelli che possono lasciare il segno.

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