di Redazione, 11-02-2025 ore 06:00 |
I prossimi 15 giorni si preannunciano come un vero e proprio percorso in discesa verso il gelo siberiano, con un raffreddamento graduale che potrebbe culminare in un’irruzione fredda di grande portata. Gli ultimi aggiornamenti modellistici confermano che l’Europa sta già subendo l’influenza di un’aria gelida in espansione dalla Siberia, e l’Italia potrebbe essere il prossimo obiettivo di questa massa d’aria continentale. Fino al 25 febbraio, gli scenari termici e meteorologici saranno caratterizzati da un calo progressivo delle temperature, con un’accelerazione del freddo prevista soprattutto dal 17/18 in poi. L’elemento chiave di questa dinamica è il vortice polare, che continua a mostrare segni di debolezza e potrebbe frammentarsi ulteriormente nelle prossime settimane. Se ciò accadesse, una colata gelida dalla Siberia potrebbe trovare una strada libera verso l’Europa occidentale, coinvolgendo in pieno anche l’Italia. Il gelo siberiano potrebbe manifestarsi inizialmente con un raffreddamento sensibile delle temperature su tutto il Nord e le regioni adriatiche, per poi propagarsi fino al Centro-Sud. In particolare, le città della Pianura Padana, dell’Appennino centrale e persino del Sud Italia potrebbero sperimentare valori termici ben al di sotto della media stagionale. Se questa tendenza venisse confermata, il gelo siberiano avrebbe il potenziale per portare neve fino a quote molto basse, e in alcuni casi persino in pianura. Il periodo più critico sarà proprio dal 17/18 febbraio in poi, quando l’interazione tra l’aria gelida in arrivo e il Mediterraneo potrebbe generare minimi depressionari capaci di attivare nevicate intense. Le regioni più esposte a questo tipo di scenario sarebbero quelle settentrionali e le zone del versante adriatico, ma non è escluso che l’aria fredda possa raggiungere anche il Tirreno, con possibili sorprese nevose fino a Roma e Napoli. La vera incognita resta il comportamento delle alte pressioni. Se il blocco anticiclonico sull’Atlantico dovesse consolidarsi, il gelo avrebbe un percorso privilegiato per sfondare in direzione dell’Italia, portando un evento freddo di grande impatto. Al contrario, se il blocco dovesse cedere, il gelo potrebbe scivolare più a est, lasciando il nostro Paese solo con un raffreddamento parziale. Tuttavia, al momento le probabilità di un’ondata di gelo siberiano in arrivo dopo il 17/18 febbraio stanno crescendo di giorno in giorno, e i prossimi aggiornamenti saranno decisivi per comprendere l’evoluzione di questa tendenza. I segnali sono chiari: il gelo siberiano sta avanzando e l’Europa ne sentirà presto gli effetti. Le temperature previste indicano un raffreddamento diffuso su tutto il continente, con valori che potrebbero toccare i -20°C a 850hPa nel core più freddo della massa d’aria in movimento. Se il gelo riuscisse a scendere ulteriormente verso sud, anche l’Italia potrebbe essere investita in pieno, con condizioni atmosferiche che ricorderebbero quelle dei grandi eventi invernali del passato, come il 2012 o il 1956. Tutto è ancora in bilico, ma i prossimi giorni saranno fondamentali per delineare con maggiore precisione il destino meteorologico della seconda metà di febbraio. Se le attuali tendenze verranno confermate, il gelo siberiano potrebbe regalare all’Italia un finale d’inverno decisamente fuori dal comune, con neve e temperature rigide su molte regioni. L’attenzione è massima, e il consiglio è di monitorare costantemente gli aggiornamenti per capire se il grande freddo riuscirà a imporsi in modo netto sulla nostra Penisola. Leggi anche: Burian mastodontico alle volte dell'Italia Leggi anche: Vortice polare cambia casa, diretto sull'Europa e l'Italia Leggi anche: Burian siberiano con gelo e Neve diffusa, ecco quando e dove Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI