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Gli ultimi aggiornamenti confermano uno scenario meteorologico che potrebbe entrare nella storia. Il vortice polare si è letteralmente spaccato, dando origine a una bilobazione netta che sta già influenzando il tempo su larga scala. Da una parte, una porzione del vortice sta affondando verso il Nord America, portando gelo estremo e tempeste di neve. Dall’altra, un’altra porzione si sta dirigendo verso l’Europa, trascinando con sé una massa d’aria gelida siberiana pronta a riversarsi sul continente nei prossimi giorni. Questo attacco a due onde avrà ripercussioni notevoli, e secondo gli ultimi dati modellistici, l’Italia potrebbe essere coinvolta in modo diretto da una delle fasi più fredde degli ultimi anni. Il gelo siberiano è ormai pronto a scendere con decisione, e da domenica 16 febbraio potremmo trovarci di fronte a un vero e proprio crollo termico con neve diffusa su diverse regioni. L’ultima emissione di GFS, uno dei modelli di riferimento, mostra chiaramente il flusso gelido in avanzamento verso il Mediterraneo, con effetti significativi già nel corso della terza settimana di febbraio. Se la tendenza dovesse trovare conferma, l’aria siberiana impatterebbe in modo deciso sulle regioni adriatiche, dalla Romagna fino alla Puglia, determinando nevicate anche a bassa quota o addirittura in pianura. Il gelo siberiano che sta per conquistare l’Italia porterà valori termici molto bassi, con temperature a 850 hPa che potrebbero scendere fino a -10°C, un valore che comporterebbe un calo drastico delle temperature al suolo, con differenze di almeno 20°C rispetto ai giorni precedenti. Questo significa che molte città potrebbero registrare temperature sottozero anche di giorno, mentre le minime notturne potrebbero raggiungere valori estremi, soprattutto nelle zone interne e nelle vallate appenniniche. Il gelo siberiano non si limiterà a colpire solo le regioni adriatiche. La configurazione barica lascia aperta la possibilità che anche il Nord e il resto d’Italia vengano coinvolti. Con l’arrivo dell’aria fredda, infatti, si creerebbero le condizioni ideali per la formazione di minimi di bassa pressione sul Mediterraneo, con conseguenti precipitazioni nevose su molte regioni. Le regioni settentrionali potrebbero essere interessate da nevicate anche in pianura, soprattutto sul Piemonte, la Lombardia e l’Emilia-Romagna. Anche al Centro-Sud, se il flusso gelido dovesse penetrare in modo deciso, potrebbero verificarsi episodi nevosi fino alle zone costiere, come accaduto nei grandi eventi del passato. L’inverno, dunque, sembra pronto a fare sul serio, e lo scenario che si sta delineando potrebbe portare a una fase di gelo e neve diffusa in tutto il Paese. Uno degli aspetti più rilevanti di questa ondata di gelo è la sua durata. Con il vortice polare in frantumi e un anticiclone russo-siberiano in grande forma, le condizioni invernali potrebbero persistere per diversi giorni, se non settimane. Il rischio è che il gelo siberiano possa mantenersi sull’Europa per un periodo prolungato, continuando a inviare impulsi freddi verso il Mediterraneo. Se ciò dovesse accadere, l’Italia potrebbe affrontare una delle fasi invernali più dure degli ultimi decenni, con temperature abbondantemente sottozero, ghiaccio esteso e nevicate che potrebbero ripetersi a più riprese. I modelli a lungo termine lasciano intravedere la possibilità che il freddo possa insistere almeno fino alla fine di febbraio, con possibili ripercussioni anche a marzo. In questa fase è fondamentale seguire con attenzione gli aggiornamenti modellistici, perché piccoli spostamenti delle figure bariche potrebbero determinare variazioni significative nella distribuzione del gelo e delle nevicate. Se la discesa fredda dovesse confermarsi con il percorso attuale, l’Italia si troverebbe immersa in un contesto di gelo e neve paragonabile ai grandi eventi invernali del passato. Le città italiane dovranno prepararsi a un drastico cambiamento delle condizioni meteo, con temperature rigide, venti forti e nevicate che potrebbero assumere carattere di eccezionalità su alcune regioni. La situazione è in continua evoluzione e nei prossimi giorni capiremo con maggiore precisione l’entità e la traiettoria di questa ondata di gelo siberiano. Se il quadro attuale dovesse mantenersi invariato, l’Italia potrebbe affrontare una delle fasi invernali più severe dell’ultimo decennio. La combinazione tra il vortice polare spezzato, l’aria gelida siberiana in avanzamento e la possibilità di formazioni depressionarie sul Mediterraneo potrebbe dar vita a un evento di portata storica. Al momento, le probabilità che il gelo colpisca l’Italia sono in aumento, ma è ancora necessario attendere ulteriori conferme per comprendere fino a che punto la nostra Penisola verrà coinvolta. L’unica certezza è che l’inverno non ha alcuna intenzione di mollare la presa, e anzi potrebbe riservare ancora molte sorprese nelle prossime settimane. Leggi anche: Gelo siberiano esplosivo, meteo da grande evento Leggi anche: Neve dall'Abruzzo alla Puglia, ecco quando arriva il Burian Leggi anche: Burian gelido come il 2012 sull'Italia Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI