![]() ![]() ![]() |
Le ultime proiezioni dei modelli matematici lasciano poco spazio ai dubbi: dopo metà febbraio potrebbe concretizzarsi un evento di gelo e neve che coinvolgerebbe non solo la Pianura Padana, ma gran parte delle pianure italiane. L’arrivo dell’aria gelida siberiana sembra sempre più probabile, con la possibilità di un’ondata di freddo che potrebbe spazzare via ogni traccia di clima mite e trasformare l’Italia in un vero e proprio paesaggio invernale. Se gli aggiornamenti attuali venissero confermati, il rischio di nevicate diffuse in pianura aumenterebbe esponenzialmente, creando uno scenario da pieno inverno russo. La dinamica prevista vede il vortice polare letteralmente spaccarsi in più tronconi, con uno di questi diretto verso l’Europa. Questa configurazione, favorita dall’anticiclone russo-siberiano in grande forma, potrebbe spalancare le porte a una discesa gelida di rara intensità, capace di portare temperature sottozero in tutta la Pianura Padana e sulle principali pianure del Centro-Sud. Le termiche previste a 850hPa, ossia circa 1500 metri di quota, potrebbero toccare valori tra -10 e -15 gradi in alcune zone, valori decisamente importanti che se confermati porterebbero a nevicate abbondanti anche in pianura. L’aria gelida in arrivo dalla Siberia ha un peso specifico notevole, trattandosi di aria pellicolare, molto densa e pesante, che scorre velocemente lungo il suolo senza mescolarsi con le masse d’aria più miti presenti a latitudini inferiori. Questo tipo di configurazione è tipica degli eventi storici di Burian, il vento siberiano che ha già colpito l’Italia in passato, con esempi come il febbraio 2012 e il gennaio 1985. In quegli anni, la Pianura Padana e le pianure italiane furono avvolte dalla neve, con accumuli importanti anche lungo le coste adriatiche e temperature che crollarono ben oltre la soglia del gelo. Le regioni maggiormente esposte a questo tipo di irruzione fredda sarebbero quelle settentrionali, con la neve che potrebbe cadere copiosa su Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Milano, Torino, Bologna e Venezia potrebbero essere imbiancate da una coltre nevosa significativa, ma l’evento potrebbe non fermarsi qui. Anche le pianure del Centro, comprese le zone interne della Toscana, dell’Umbria e del Lazio, potrebbero vedere nevicate a quote bassissime, fino a lambire persino le coste tirreniche. Per il Sud Italia, la situazione resta più incerta, ma con questa configurazione anche la Puglia, la Campania e la Basilicata potrebbero vivere giornate di neve a bassa quota. Il nodo cruciale resta la traiettoria precisa della massa gelida. Se l’anticiclone atlantico dovesse spingere troppo verso est, il grosso del gelo potrebbe rimanere confinato sui Balcani e limitare gli effetti sull’Italia. Tuttavia, alcuni modelli come ECMWF e GEM iniziano a vedere una dinamica favorevole per un affondo più deciso verso ovest, il che significherebbe un coinvolgimento pieno del nostro Paese. L’ipotesi di una ciclogenesi sul Mar Ligure o sull’Adriatico potrebbe poi intensificare ulteriormente le nevicate, grazie al mix tra aria umida e aria gelida siberiana, creando il setup perfetto per precipitazioni nevose estese. L’attesa cresce, ma è necessario mantenere cautela. Eventi di questo tipo sono estremamente complessi da prevedere con largo anticipo e le prossime emissioni modellistiche saranno fondamentali per affinare la previsione. Se il gelo siberiano dovesse realmente invadere l’Italia dopo metà febbraio, potremmo assistere a uno degli episodi invernali più rilevanti degli ultimi anni. Tutto resta in bilico, ma la possibilità di vedere la neve su gran parte delle pianure italiane diventa ogni giorno più concreta. Leggi anche: Gelo siberiano esplosivo, meteo da grande evento Leggi anche: Neve dall'Abruzzo alla Puglia, ecco quando arriva il Burian Leggi anche: Burian gelido come il 2012 sull'Italia Trovaci anche sul canale WHATSAPP! CLICCA QUI siamo anche su Facebook e Instagram - cerca METEO PUGLIA Meteopuglia raddoppia! è ATTIVO anche www.meteoitalianews.it un ulteriore portale con meteo a 360 gradi a livello nazionale, seguilo anche tu: CLICCA QUI