Meteo: Lago gelido minaccia l’Europa. Burian siberiano conquista la scena. Neve estesa


di  Redazione, 10-02-2025 ore 11:00      Condividi su facebook  Condividi su whatsapp  


L’attenzione meteorologica si concentra su un possibile evento di portata storica. Intorno a metà febbraio e nei giorni seguenti, un lago gelido minaccia l’Europa con un’ondata di freddo che potrebbe essere tra le più rilevanti degli ultimi anni. Le temperature previste dai principali modelli matematici dipingono uno scenario da gelo esteso, con valori che scenderanno ben al di sotto delle medie stagionali su gran parte del continente. Il Burian siberiano, protagonista assoluto di questo possibile evento, potrebbe allungare i suoi tentacoli anche sull’Italia, spalancando le porte a nevicate diffuse e temperature rigidissime.

Secondo le ultime analisi modellistiche, il meccanismo che potrebbe portare il Burian siberiano fino in Europa passa attraverso una dinamica ben precisa. I modelli numerici suggeriscono la formazione di un’alta pressione sulla Scandinavia, nota come Scand+, che svolgerebbe un ruolo cruciale nel bloccare il flusso zonale e nel permettere all’aria gelida di avanzare verso sud-ovest. Questo fenomeno, già osservato in diversi episodi storici di freddo intenso, sarebbe il primo passo per un’invasione di aria gelida continentale capace di spingere le temperature a valori eccezionalmente bassi su tutto il settore orientale e centrale europeo.

L’Europa orientale potrebbe essere la prima a sperimentare gli effetti di questo lago gelido, con Mosca e Kiev che potrebbero piombare sotto i -20°C, mentre città come Varsavia, Berlino e Vienna potrebbero registrare minime fino a -10°C. L’eventuale avanzata del Burian siberiano verso l’Europa occidentale e l’Italia dipenderà da una serie di fattori chiave, tra cui la persistenza dello Scand+ e l’eventuale formazione di un Atlantic Ridge, ovvero un blocco atlantico che aiuterebbe a spingere il gelo più a sud. Se questo schema atmosferico dovesse compiersi, il Mediterraneo potrebbe essere travolto da un’onda gelida senza precedenti.

Gli effetti del Burian siberiano in Italia sarebbero significativi, con la possibilità di neve fino in pianura su diverse regioni. Le zone più esposte sarebbero le adriatiche e le pianure settentrionali, dove il mix tra l’aria gelida continentale e le umide correnti mediterranee potrebbe generare nevicate abbondanti. Se il lago gelido dovesse coinvolgere direttamente il nostro Paese, città come Milano, Torino, Bologna e persino Firenze potrebbero vedere fiocchi di neve cadere con insistenza, mentre sulle coste adriatiche, da Rimini fino a Bari, potrebbero verificarsi episodi di neve tonda o di neve marittima, fenomeno tipico delle irruzioni siberiane.

L’eventualità di un’ondata di gelo di questa portata dipende da molte variabili, ma è ormai chiaro che i segnali lanciati dai modelli numerici stanno diventando sempre più coerenti. Se il Burian siberiano riuscirà a conquistare l’Europa e a estendersi fino all’Italia, ci troveremo di fronte a un evento meteo di portata storica, paragonabile ai grandi inverni del passato come quelli del 1956, del 1985 e del 2012.

L’evoluzione va seguita passo dopo passo, perché basta un piccolo cambiamento nelle dinamiche atmosferiche per modificare radicalmente il destino di questa irruzione gelida. La formazione dello Scand+ potrebbe da sola bastare a veicolare il freddo in direzione dell’Italia, ma se dovesse intervenire anche un blocco atlantico, il Burian avrebbe un’autostrada perfetta per estendersi senza ostacoli. Tuttavia, non è escluso che la dinamica possa completarsi anche senza il supporto dell’Atlantic Ridge, basandosi interamente sullo Scand+, che da solo potrebbe gestire l’invasione del freddo.

Al momento, gli aggiornamenti modellistici restano incerti sui dettagli, ma la tendenza verso un evento invernale di rilievo è sempre più evidente. Se nei prossimi giorni dovessero arrivare ulteriori conferme, ci troveremmo di fronte a una delle ondate di freddo più significative degli ultimi decenni, con il rischio di nevicate abbondanti e temperature che potrebbero scendere anche di 10-15 gradi sotto le medie stagionali.

L’Italia potrebbe quindi essere sul punto di vivere un evento meteo memorabile, ma la prudenza è d’obbligo. L’inverno, dopo settimane di incertezza, sembra ora pronto a mostrare il suo lato più crudo e spettacolare. Il lago gelido che minaccia l’Europa potrebbe ben presto diventare una realtà anche per il nostro Paese, e il Burian siberiano potrebbe essere il protagonista indiscusso delle prossime settimane.

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